Vigilia di poesia e magia al Maggio Fiorentino con Coppèlia

Una vigilia di Natale per tutta la famiglia quella celebrata il 24 dicembre dell’ormai anno vecchio dal MaggioDanza diretto da Francesco Ventriglia al Teatro Comunale di Firenze con la riscoperta del celebre balletto Coppélia, ovvero L’uomo della sabbia, sulla coreografia di Evgheni Polyakov ripresa da Raffaella Renzi; direttore dell’allestimento Italo Grassi.

Coppélia, balletto pantomimico in due atti e tre scene andato in scena per la prima volta all’Opéra di Parigi il 25 maggio 1870, è tratto da un racconto di E. Th. A. Hoffmann sulle splendide musiche di Léo Delibes, dall’inesauribile creatività propulsiva per i movimenti, vero mastice delle azioni, capace di uniformare pantomima e danza, come sottolineava George Balanchine, uno dei maggiori coreografi del XX secolo.

Grazie alla limpidezza della struttura coreografica, drammaturgia e musicale, il balletto riassume le caratteristiche delle migliori opere d’impronta formalistica e si fa vero antesignano non solo della produzione tardo-romantica ma anche delle linee generali del balletto contemporaneo.

La storia mostra come soggetto Coppélia, bambola inerte, a cui Coppelius e Spallanzani danno vita e la cui bellezza gelida ed accattivante farà innamorare il giovane Nataniele: tema felice e di grande successo quello fascinoso dell’essere inanimato in tutto simile all’uomo che percorrerà come un filo rosso la scena dell’inizio del Novecento con esiti rivoluzionari, come nel burattino-danzatore pre-espressionista Petruška di Michael Fokin.

La magica fiaba vede come interpreti d’eccellenza Gisela Carmona Gàlvez nei panni di Coppélia, ora automa realisticamente meccanico, ora magnifica fanciulla dai movimenti morbidi e fascinosi nel costume rosso sgargiante della festa; Zhani Lukaj è Nataniele, il giovane innamorato che si lascia carpire dagli incantesimi di Coppelius fino al dramma d’amore, la cui bravura si merita caldi e ripetuti applausi durante tutto lo spettacolo; Silvia Cuomo è invece una gelosa e apprensiva Clara, che si ritroverà suo malgrado incapace di combattere le stregonerie dell’uomo della sabbia; Paolo Arcangeli e Leone Barilli rivestono rispettivamente i panni di due inquietanti figure, l’uno venditore di occhiali, l’altro strampalato scienziato, ottimi nell’interpretare gli oscuri personaggi che infine, così come le hanno dato vita, distruggeranno la loro creatura. Una menzione speciale per Michelangelo Chelucci, la giovane Noemi Gnesini e Anastassya Jastrebova, deliziosi nei cammei del Grammofono col suo Piccolo cane e della Televisione.

Bellissimi i costumi e le scene surrealiste dell’eccentrico pittore spagnolo Sigfrido Martìn Beguè, costumi coloratissimi e dalle forme geometriche, che, insieme al fondale dai mille occhi blu, sembrano ricordare il surrealismo di Luis Buñuel: scenografie e colori capaci di incantare adulti e bambini.

Ottima come al suo solito l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Giuseppe Mega.

Grande il successo, arricchito dal clima di festa delle canzoni natalizie suonate nel foyer da un piccolo gruppo di ottoni dell’Orchestra del Maggio, mentre la prima ballerina Letizia Giuliani, nel brillante abito rosso di Coppélia, distribuiva caramelle e autografi sotto ad un imponente albero di natale. Il tutto si è concluso con un simpatico dono per i più piccoli, un peluche gentilmente offerto da Ikea, con la quale il Maggio ha strinto per l’occasione un’inedita alleanza.

Una vigilia all’insegna della poesia e dell’educazione alla bellezza.