
Team America: World Police (2004) è uno di quei film che si potrebbe rivedere all’infinito e non annoierebbe mai. E’diretto da Trey Parker, e scritto da Parker e Matt Stone, i creatori della famosa serie animata South Park.
Veniamo alla trama: il Team America è un commando votato all’eliminazione del terrorismo in ogni angolo del mondo. Durante una missione a Parigi, combattono contro un gruppetto di terroristi, sconfiggendoli, a danno dei numerosi monumenti ed edifici distrutti. Ma uno dei nemici, con le sue ultime forze, riesce a sparare a uno dei membri, uccidendolo. Il capo del team, Spottswoode, decide di reclutare come nuovo membro Gary Johnston, il più promettente giovane attore di teatro d’America, convinto che sia l’unico in grado di infiltrarsi nei luoghi frequentati dai terroristi per carpire loro importanti informazioni. Dopo lunghe riflessioni e incomprensioni, l’attore finalmente accetta. In un’altra missione al Cairo, cercando di scoprire i segreti di alcuni terroristi ceceni, la squadra viene scoperta e questi distruggono nuovamente tutto, anche la Sfinge ed una piramide.
Il team crede che la missione sia stata un successo. I terroristi, per ripagare le perdite subite, decidono di far saltare il Canale di Panamá, causando una strage. Da quel momento in poi tutto va storto per il Team America: l’opinione pubblica, aizzata dalla Gilda Attori Yankee (G.A.Y.), che fra i suoi membri include Alec Baldwin, Tim Robbins, George Clooney, Sean Penn, Liv Tyler, Helen Hunt , Samuel L. Jackson, e Matt Damon, celebri attori “di sinistra”, accusa il Team di essere la causa della crisi internazionale. Nel frattempo, il dittatore Kim Jong –Il, il vero autore del piano terroristico prepara una nuova strategia per distruggere il mondo. Riuscirà il Team America a salvare il nostro pianeta dagli assurdi piani del folle?
Il primo punto che affronterei è la scelta di realizzare un film d’animazione recitato interamente da marionette, imitando la nota serie televisiva inglese Thunderbirds, che è ovviamente parodiata sia nella tipologia della storia che nella scelta estetica. I due creatori definiscono lo stile di animazione di questo film Supercrappymation (per dirla in modo pulito, “animazione riuscita male”) prendendo in giro la Supermarionation, denominazione ufficiale della tecnica usata in Thunderbirds. Gli stessi ammettono però di aver voluto un’animazione fatta volutamente male, con tanto di fili ben in vista e tecniche usate al solo scopo di rimarcare la loro natura di pupazzi (geniale l’idea di usare gatti neri come pantere). Il secondo punto da esaminare è lo scopo degli autori. La trama del film prende di mira principalmente i metodi americani per combattere il terrorismo, perciò sfruttando questa motivazione, si capisce come le frecciate vadano all’eccessivo patriottismo, anche se non entra nei particolari, citando personaggi politici importanti (il film venne criticato perché si sospettava in uno sbeffeggio di G. W. Bush, cosa che non poté essere mai confermata).
Vi troviamo tutti i tipici cliché delle pellicole d’azione blockbuster. Team America, satireggiando sulla politica, prende in giro sia la destra che la sinistra, così come porta all’estremo le caratterizzazioni dei terroristi. I nostri eroi (la destra) distruggono tutto in nome della giustizia senza curarsi delle conseguenze delle loro azioni, mentre gli attori della G.A.Y. (la sinistra), non fanno che parlare di pace e armonia ripetendo tutto come un copione, ma alla fine si comportano né più né meno come i loro antagonisti. L’umorismo, la satira e la parodia sono gli elementi che costituiscono Team America, e nonostante la volgarità (non sempre mostrata) e le frecciatine palesi, non ti disturba affatto.
Sono da ammirare, al di là di questo, l’accuratezza delle scenografie, che rendono il film il più realistico possibile. Un esempio ne è la fotografia di Bill Pope (Darkman, L’armata delle tenebre, la trilogia di Matrix, Spider-Man 2, Scott Pilgrim vs. The World, per citarne solo alcuni), in contrasto con la natura palesemente finta di tutta l’opera. Affascinante in Team America è proprio il ridicolo, che rende tutto molto più spassoso, con puro umorismo “politicamente scorretto”. Consigliato soprattutto per chi vuol passare una serata libera da puritanesimo e preconcetti. Team America è tutt’altro che un semplice film d’animazione. E’ l’essenza della parodia, puro divertimento e risate a raffica. Da non perdere.