MoodMovies: film per ogni stato d’animo. 3^ Puntata

Anche in questa terza puntata di MoodMovies abbiamo titoli davvero interessanti. Ci auguriamo di risvegliare in voi la curiosità per questi film e che magari ci direte il vostro parere al riguardo. Vi ricordiamo inoltre di postare i vostri suggerimenti per la prossima puntata qui sotto l’articolo, oppure di scriverci sulla pagina Facebook, Twitter o anche Google + (non ci facciamo mancare nulla!).

Alla fine dell’articolo troverete i tre nuovi argomenti della prossima puntata. Buon Mood!

Voyer, che Passione!:

1)      Quell’oscuro oggetto del desiderio (proposto da Tiziano), regia di Luis Buñuel (1977). Il film racconta della relazione sentimentale complessa e spesso violenta tra un benestante francese di mezza età, Mathieu, ed una giovanissima e bellissima, povera ballerina di flamenco di Siviglia, Conchita. Il rapporto conflittuale con la giovane, lo esaspererà addirittura, facendosi guardare da lui in pieno atto sessuale con un altro uomo. Questo porterà Mathieu ad allontanarsi da lei, ma non sarà così facile. Per chi non vuole più essere un semplice vojer nella propria relazione.

2)      La finestra sul cortile, regia di Alfred Hitchcock (1954). Un fotoreporter è costretto su una sedia a rotelle da una frattura alla gamba. Immobilizzato e annoiato nel proprio, il fotoreporter, di nome Jeff inizia a osservare i suoi vicini di casa, servendosi di un binocolo e della propria macchina fotografica con teleobiettivo. Incapperà in qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Per tutti i curiosoni; ci penseranno due volte!

3)      La scala a chiocciola, regia di Robert Siodmak (1948). Un capolavoro del cinema noir, tratto dal romanzo Some Must Watch di Ethel Lina White. Uno spietato killer spia e uccide donne menomate e disabili, per far provare loro il senso di incapacità che lo ha torturato fin da bambino. La prossima vittima sarà una povera ragazza muta, Helen Capel. Quando la fragilità porta al il male.

Affamato Cronico:

1)      Il diario di Bridget Jones (proposto da Tiziano), regia di Sharon Maguire (2001). Tratto dall’omonimo romanzo di Helen Fielding, una sfiziosa e accattivante commedia sentimentale, dove la protagonista Renée Zellweger, compensa le sue pene d’amore con cibo, sigarette e alcool, affidando sentimenti e chili persi (e presi), al suo fedele diario. Una commedia piena di buon humor e ottime interpretazioni, grazie anche a Hugh Grant e Colin Firth. Per le donne che sognano un giorno, di smettere  “i mutandoni pancia piatta” e indossare “il vero amore”.

2)      La grande abbuffata, regia di Marco Ferreri (1973). Il film narra di quattro uomini che, stanchi della vita noiosa e inappagante che conducono, decidono di suicidarsi, chiudendosi in una casa nei dintorni di Parigi, e mangiando fino alla morte. Contro l’eccessivo consumismo che porta alla monotonia e all’autodistruzione. Per quelli che non hanno ancora pranzato.

3)      Il pranzo di Babette, regia di Gabriel Axel (1987). La povera Babette, sfuggita alla repressione della Comune di Parigi, arriva in Danimarca, ospitata dalle sorelle Martina e Philippa. Con una vincita alla lotteria preparerà un pranzo degno dell’artista quale è per dodici commensali. Questi, dopo una vita priva di piaceri, saranno sedotti irrimediabilmente dalle prelibatezze preparate dalla donna. Per chi pensa come Babette che “un artista non è mai povero”.

Depressione a Go Go:

1)      Magnolia (proposto da Tiziano), regia di Paul Thomas Anderson  (1999). Un’intrecciarsi di diverse storie e  personaggi, uniti da legami di parentela o di altro genere, che ha fine con un incredibile evento. Per momenti decisamente negativi; alla fine c’è sempre una luce dopo il tunnel.

2)      L’albero degli zoccoli (proposto da Erika), regia di Ermanno Olmi (1978). Vincitore della Palma d’oro al 31º Festival di Cannes.

Si distingue per far parte dei 100 film italiani da salvare e per la scelta del regista di volere per attori, semplici contadini della campagna bergamasca senza alcuna esperienza di recitazione. La dura vita di campagna e le storie di alcune famiglie  ruotano attorno ad una cascina. Dal bambino a cui si rompono gli zoccoli (che ispira il titolo del film) alla rivolta degli stomaci, ai due giovani innamorati. Una perla del cinema italiano, che ricorda i film di Luchino Visconti (vedi la Terra Trema). Per chi sente intensamente il legame con le proprie radici.

3)      Autumn in New York (proposto da Dorotea), regia di Joan Chen (2000). Richard Gere e Winona Ryder in una storia d’amore straziante ed intensa, dal sapore dolce ma dai risvolti amari. Per quelli che l’amore li consuma e li strugge, eppure continuano a viverlo con tutte le loro forze.

Nella prossima puntata:

A che Giochiamo?!; Screaming in the Rain; A Passo di Danza!

Grazie a Tiziano, Erika e Dorotea per i loro preziosi suggerimenti!

1 COMMENTO

  1. Cara Alessandra, si va sempre più sul difficile…eheheh, vediamo…direi per A che gioco giochiamo: “The Game”, “Maverick” e “La stangata”.
    Per Screaming in the rain non saprei, non è il mio genere.
    Mentre per A passo di danza: “Flash dance”, “La febbre del sabato sera” e “Dirty dancing”.
    Alla prossima!

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