Ravioli all’ortica

Ricette con piante spontanee da trovarsi Behind the Corner... oggi ravioli.

Da “Erbe alimentari” di Raffaello Corsi.

Ravioli all’ortica:
Scottiamo 500 g. di cime d’ortica e 500 g. di foglie tenere di borragine, strizziamole e
tritiamole finemente per unirle ed impastarle con 200 g. di ricotta, 150 g. di pecorino
grattugiato, due uova e un pugnello di pangrattato. Disponiamo l’impasto a pizzicotti su una
sfoglia sottile e otteniamo da questa dei grossi ravioli da lessare in abbondante acqua salata.
Il condimento è a piacere ma il sapore si sente di più con burro e salvia o con aglio e olio,
sempre completati da parmigiano grattato.

Ortica “Urtica dioica”

Da “Gli Erbi boni” di Ivo Poli:

L’Ortica, della famiglia delle Urticaceae deve il suo nome al latino urere: bruciare. Appena sfiorata rilascia acetilcolina ed istamina. Sin dall’antichità è conosciuta per le sue proprietà antiasmatiche, ipoglicemiche, antiforfora, galattogoghe, emostatiche, astringenti, diuretiche, toniche. E’ una fonte di proteine importante, se fresca circa 7 grammi ogni 100. I suoi principi attivi sono acido formico, istamina, vitamine A, C, e K, sali minerali. Si raccoglie tutta la pianta finchè è giovane e succosa. Se il fusto è legnoso non è adatta. IL periodo va da marzo a settembre circa. Ottima con le foglie di parietaria ha un sapore molto delicato per preparare passati, minestre, ripieni, infusi, succhi e tisane. Non a caso è massicciamente impiegata dalle industrie farmaceutiche e cosmetiche.

Si raccoglie da Dicembre a Giugno ed è comunemente chiamata borraggine, boraggine o borrana. Si trova spesso nei campi coltivati, dal piano ai circa 900 metri s.l.m. Si usano fiori e germogli. Il nome in latino “borra” sta ad indicare un tessuto di lana ruvida. I Celti la aggiungevano al vino per dare coraggio ai guerrieri in battaglia ed in Celto “Borrach” significa proprio Coraggio. I greci la usavano per riprendersi dai mal di testa dovuti a sbronze. Il nome Gallese è “llwenlys” e cioè erba della contentezza. Loro la usavano per decorare le case durante i matrimoni. Plinio la consiglia in decotto per donarsi gioia di vivere.  Si trova spesso nei campi coltivati, dal piano ai circa 900 metri s.l.m.

Borragine “Borago Officinalis”

Ricca di minerali essenziali, quali calcio e potassio quindi purificatrice del sangue e tonica, diuretica, galattogoga. Ha un sapore simile al cetriolo ed è utilizzata per sostituirlo ad esempio nelle insalate. Lessata può essere utilizzata per ripieni, frullata, ridotta a poltiglia per fare pasta tipo tagliatelle, nei minestroni, nelle torte salate, nelle frittate. Si possono friggere le foglie grandi, come la salvia, nella pastella. Si fa anche la crema di borraggine. I bellissimi fiori congelati in cubetti di ghiaccio, decorano bevande estive, aperitivi.
Alla prossima.