Esiste una Danimarca affascinante, semi sconosciuta alla maggioranza dei turisti, che associa il suo nome quasi esclusivamente a quello di Copenhagen. La terra danese oltre la capitale è ricca di natura sconfinata, patrimoni artistici e storici, città accoglienti e una cucina stellata.
Per toccare con mano l’autenticità di questi luoghi, il nostro tour di undici giorni prende corpo nello Jutland danese, la penisola confinante con la Germania, che divide il Mare del Nord da quello Baltico. Una sorta di spartiacque che segna l’ingresso in terra scandinava. Per poi continuare sull’isola di Fionia.
Un viaggio che parte dalla città più felice d’Europa, Aalborg, toccando le dune selvagge di Skagen, dove la natura ed il sole regnano indisturbate, per tornare verso i sorrisi arcobaleno di Aarhus, con i suoi ristorante stellati ed architetture futuristiche. Quindi si raggiungerà Ribe, la città più antica della Danimarca, scoprendo il parco nazionale dello Wadden Sea, patrimonio dell’UNESCO, per concludere nella fiabesca isola di Fyn, sulle tracce di H.C. Andersen. Buon viaggio!
1. I GIORNO – Aalborg, la città più felice d’Europa

Un’ottima base di partenza è Aalborg (vedi la guida essenziale di Aalborg), facilmente raggiungibile da Billund, dove un comodo ed economico volo ci fa atterrare in meno di un’ora e mezza da Pisa. Presa una macchina a noleggio, dalla città di Legoland, in circa due ore raggiungiamo la città più felice d’Europa (secondo una recente indagine di Eurobarometro), la frizzante e accogliente Aalborg, nello Jutland settentrionale danese.
Ci sistemiamo al Kompas Hotel, quindi andiamo alla scoperta del pittoresco centro storico, percorrendo la Nørregade, la strada dello shopping, lungo la quale ci imbattiamo nelle coloratissime e tipiche casette danesi, in piccoli giardini artistici e gallerie d’arte. Degustando una calda brioche al rabarbaro, andiamo alla caccia delle 50 ingegnose opere di Street art che costellano la città, scoprendo così angoli inconsueti e nascosti. Quindi ci prepariamo per assistere ad un sublime concerto nell’eclettica Musikkens Hus, ovvero Casa della Musica: un’esperienza assolutamente consigliata!
2. II GIORNO – A spasso lungo il fiordo

Dopo una rigenerante colazione, prendiamo la macchina ed andiamo a conoscere il Kunsten Museum of Modern Art, il museo d’arte moderna progettato dalla mente geniale dell’architetto finlandese Alvar Aalto: un must che ogni appassionato d’arte o architettura non potrà perdersi. Quindi per un buon break raggiungiamo lo Street Food The Lighthouse vicino al porto, un ex-magazzino industriale con un’atmosfera accogliente e dinamica.
Il pomeriggio vola con una rigenerante passeggiata lungo lo splendido fiordo, percorrendo la Aalborg Waterfront, tra aree verdi, sportive, ottimi ristoranti e luoghi d’interesse, come l’Utzon Center, opera del famoso architetto danese Jørn Utzon, che ospita mostre di pregio su architettura e design che visitiamo con piacere. Concludiamo la serata a cena nell’elegante Brdr Price Restaurant nella storica Piazza Obel (qui la recensione del Brdr Price Restaurant).

3. III GIORNO – Verso la selvaggia Skagen

Svegli di buon mattino, saliamo in macchina e a pochi chilometri da Aalborg, sulla sponda opposta del fiordo, ci fermiamo per ammirare Lindholm Høje, una collina dedita alla sepoltura vichinga, oggi imperdibile attrazione storica. Quindi in circa due ore, raggiungiamo la punta più estrema della penisola dello Jutland, Skagen (leggi la guida di Skagen per un tour ai confini della natura).
Ci sistemiamo al Petit Hotel e subito ci immergiamo nella natura incontaminata di questa terra, per scoprire Tilsandede Kirke, la chiesa insabbiata, di cui resta visibile solo il campanile. Quindi raggiungiamo sul far del tramonto Grenen, la punta più a Nord, là dove si incontrano il Mar Baltico e quello del Nord, con i loro diversi colori, per una visione idilliaca e selvaggia di questa lingua di sabbia sbattuta dal mare e dai venti, dove si gode di scorci davvero unici.
4. IV GIORNO – Gli artisti di Skagen

Il quarto giorno lo dedichiamo all’arte meravigliosa ispirata a questi paesaggi, visitando prima lo Skagens Museum, un piccolo gioiello con una collezione permanente interamente dedicata ai pittori di Skagen (la più ampia in assoluto!). Quindi ci immergiamo nella vita degli artisti visitando la Drachmanns Hus, del poeta, drammaturgo e pittore Holgher Drachmann e la Anchers Hus, dei pittori Michael e Anna Ancher dove si respira ancora appieno l’atmosfera di questa fervida corrente artistica.

Nel pomeriggio indossiamo i panni da esploratori e raggiungiamo la Råbjerg Mile, ovvero duna mobile, di circa 2 km² e un’altezza di 40 m sul livello del mare, che si sposta 18 metri all’anno grazie al vento: un’esperienza unica! La serata termina sul porto, al Pakhuset un ristorante tradizionale danese con un’affascinante storia di mare da raccontare e un buon menù ricco di piatti gustosi.

5. V GIORNO – Aarhus, la città dei sorrisi

Salutiamo la punta più estrema della penisola dello Jutland, per scendere lungo la costa del Mar del Nord, nel pressi della città di Lønstrup, dove una breve passeggiata tra le dune ci svela il Rubjerg Knudee, un faro abbandonato quasi completamente sommerso dalla sabbia, che sorge in un punto panoramico di una bellezza estrema, su una scogliera a 60 metri sul livello del mare: uno spettacolo mozzafiato salirvi e poter ammirare chilometri di costa frastagliata protesa sul mare!
Quindi ci dirigiamo verso l’energizzante Aarhus (leggi la guida essenziale di Aarhus), già capitale europea della cultura nel 2017, informale per natura, ma eccezionalmente cult, un arcobaleno di colori che abbraccia coloro che vi abitano e che la visitano. Ci sistemiamo al Wakeup Aarhus e partiamo alla scoperta del porto e del nuovo quartiere Aarhus Ø, ammirando la multifunzionale e sostenibile biblioteca pubblica Dokk1, schivando gli schizzi dell’Endless Connection, restando lunghi minuti ad osservare stupiti i voli pirotecnici sul CableWakeboard, vista mare, fino a raggiungere l’Iceberg, un condominio dall’architettura davvero unica: un quartiere in continuo fermento costruttivo, che presto vedrà sorgere anche un edificio simile ad un faro. Una zona assolutamente da visitare per scoprirne le novità!

6. VI GIORNO – I mille colori della città

Assolutamente da non perdere ARoS, uno dei musei d’arte più grandi del Nord Europa, che ospita su dieci piani importanti collezioni d’arte danese: noi vi dedichiamo mezza giornata, raggiungendo il suo tetto ed immergendoci nel Your rainbow panorama, un’installazione permanente, ovvero un percorso panoramico circolare dai colori dell’arcobaleno lungo 150 metri con vista a 360° sulla città circostante: vale bene la visita!
Nel pomeriggio cambiamo scenario ed epoca, tuffandoci nel Den Gamle By: l’immenso museo a cielo aperto di storia e cultura urbana della Danimarca, dove è possibile ripercorrere tre diverse epoche del passato tra veri edifici storici, negozi vintage ed attori in costume. Un vero viaggio nel tempo! Per una cena sfiziosa, infine, raggiungiamo l’Aarhus Central Food Market, posizionato vicino alla principale via dello shopping, la Skt. Knuds Torv Square, dove in un ambiente intimo e informale scegliamo tra gli ottimi cibi locali.
7. VII GIORNO – Dalla preistoria a una cena stellata

A sud di Aarhus, con vista mozzafiato sui boschi e sul mare, si erge il Moesgaard Museum, il futuristico museo antropologico della città: noi lo raggiungiamo di buon mattino, per ripercorrere la storia della Danimarca dalle origini (Età della Pietra) al periodo degli affascinanti Vichinghi in un percorso interattivo e coinvolgente, che termina con la spettacolare vista dal tetto in pendenza ricoperto d’erba del museo.
Quindi torniamo in centro per ammirare la città dall’alto dalla piattaforma in vetro sul tetto dei grandi magazzini Salling: un’esperienza consigliata! Per poi rilassarci nel Quartiere Latino, il più antico e affascinante quartiere di Aarhus, tra negozietti e caffè.
La serata termina in bellezza nel ristorante stellato Gastromé, dove il nord si fonde con la tradizione danese in un connubio sensoriale e sperimentale di primissima qualità.

8. VIII GIORNO – Ribe, la città più antica della Danimarca

Dopo aver scoperto la città più giovane della Danimarca, Aarhus, non potevamo perderci quella più antica, Ribe (per maggiori approfondimenti leggi la guida essenziale di Ribe). Un tranquillo e rilassante salto nel passato tra natura e vichinghi.
Sistemati i bagagli in un comodo appartamento del Ribe Byferie Resort, a pochi passi dal centro storico di Ribe, partiamo subito verso il Wadden Sea Centre che raccoglie le bellezze del Parco Nazionale del Wadden Sea, Patrimonio dell’UNESCO.
Quindi, con una guida d’eccellenza, il direttore Klaus Melbye, indossiamo gli chantilly e partiamo alla scoperta del suggestivo parco nazionale, tra distese sterminate di sabbia e mare, nuvole di uccelli che qui sostano per raddoppiare il proprio peso, ostriche, conchiglie fino a raggiungere una fila in dormiveglia di foche: uno spettacolo unico, da godersi a pieno assaporando i ritmi tutti naturali che qui albergano.

Tornati in città, seguiamo un tour con partenza dal VisitRibe per scoprire curiosità ed aneddoti di questa antica terra per quindi rifocillarci al ristorante Backhaus, situato in una tranquilla strada acciottolata dietro alla Cattedrale, con abbondanti piatti tipici.
9. IX GIORNO – Dalla selvaggia isola di Mandø all’affascinante Museo d’Arte

Dopo aver preso il sacchetto con la nostra ricca colazione all’accettazione del Ribe Byferie Resort ed averla consumata comodamente nel nostro appartamento, ci dirigiamo nuovamente verso il Wadden Sea Centre dove ci attende un mezzo davvero inusuale: il Traktorbus, un autobus trainato da un trattore, indispensabile per farci raggiungere in sicurezza la sperduta isola di Mandø, unita alla terraferma da una strada percorribile solo con la bassa marea. Attraversiamo così distese paludose e salmastre dal fascino selvaggio, raggiungendo la piccola isola dove impariamo quanto sia tenace l’uomo, capace di resistere su quel lembo di terra alle terribili mareggiate che spesso vi hanno portato distruzione.
Quindi ripartiamo, mentre la marea inizia ad alzarsi, e salutiamo con un pizzico di nostalgia quella terra selvaggia.

Ritornati sulla terraferma, cambiamo completamente scenario, tornando in città e visitando il Ribe Art Museum, il museo d’arte di Ribe, un vero gioiello sia per collezione che per architettura, che offre anche uno splendido giardino lungo fiume dove rilassarsi. La serata termina nell’antica locanda Weis Stue, una delle locande più caratteristiche della Danimarca, dove tra interni d’epoca, degustiamo piatti classici danesi.
10. X GIORNO – Odense, sulle tracce di H.C. Andersen

Salutiamo Ribe con un’ultima visita imperdibile: il Villaggio Vichingo, perfettamente ricostruito e vissuto quotidianamente come nel lontano 700, osservando la luce solare e ritmi più naturali.
Infine, seppur a malincuore, partiamo verso l’isola di Fionia (Fyn), per raggiungere Odense, la città che diede i natali al famoso scrittore danese Hans Christian Andersen (per maggiori informazioni leggi la guida da favola di Odense).

Ci sistemiamo al First Hotel Grand e subito andiamo alla scoperta della città, partendo dal pittoresco quartiere storico, tra casette colorate e stradine acciottolate, con una rapida visita alla casa natale di Andersen. Quindi ci perdiamo con piacere nel Eventyrhaven, il giardino delle fiabe nel cuore della città, circondati dal placido scorrere del fiume e da prati e fiori, mentre la visita prosegue seguendo le tracce del famoso scrittore e le statue dei suoi personaggi più noti, imbattendoci anche nel grande murales che lo ritrae sulla facciata del Bangs Boder n. 24. L’intensa giornata si conclude nella Vintapperstræde, un vicolo frizzante di vita e locali, dove ceniamo al Ristorante Vår, di primissima qualità, con piatti minimal che fondono nordic cuisine e cucina asiatica con grande stile.
11. XI GIORNO – Il castello di Egeskov

L’ultimo giorno ci svegliamo di buon’ora per raggiungere lo splendido castello fiabesco di Egeskov, a circa mezz’ora di macchina dalla città: qui ci attende un giardino incantato, tra strumenti musicali, pavoni e alberi secolari e il castello pieno di sorprese davvero uniche, come il palazzo di Titania (una delle più grandi e spettacolari case di bambole) e musei dove potrete rimirare una vasta collezione di auto e velivoli d’epoca e negozi vintage. Insomma un luogo incantato dove spendiamo almeno cinque ore!
Con gli occhi carichi di meraviglie, torniamo a Odense per un ultimo saluto alla città, dedicandoci allo shopping e concedendoci una pausa golosa all’“hyggelige” Storms Pakhus Street Food Market.
Un’ultima notte al First Hotel Grand, dove classe e comfort si sposano perfettamente, prima di ripartire verso l’aeroporto di Billund, carichi di emozioni e con corpo e spirito rigenerati solo come l’Hygge style danese è in grado di fare.
Il viaggio è stato organizzato in collaborazione con Visit Denmark, ente di riferimento per la Danimarca.
© Fermata Spettacolo