
I suoni del Sud del Mondo conquistano il pubblico de I Senzatempo di Avellino
Una scelta decisamente “coraggiosa” quella dell’Associazione I Senzatempo di Avellino che, nella scelta di continuare il viaggio tra culture musicali differenti, tema cardine di tutta la programmazione di quest’anno, tema fortemente voluto dal direttore artistico dell’Associazione Luciano Moscati, in perfetto accordo con tutti i membri del Direttivo, presentando negli ultimi due anni artisti di grandissimo valore provenienti da tutto il mondo, ha scelto per il penultimo concerto dell’edizione di quest’anno un Artista che fa dal ritmo e della naturale predisposizione di saper comunicare e coinvolgere il pubblico nelle sue performance musicali il fulcro centrale della sua vita: Neney Santos.
Neney Santos è uno dei più brillanti percussionisti brasiliani in Italia. Ha collaborato con artisti del calibro di Michael Jackson, Peter Ganriel, Caetano Veloso, Carlinhos Brown e Olodum. In Italia, grazie ai suoi straordinari arrangiamenti percussivi, alle performance live e alla sorprendente energia ritmica, ha partecipato ai tour di Jovanotti, Alex Britti e Mario Venuti.
Neney si ispira principalmente all’Afro Axé – genere musicale tipico di Salvador de Bahia; la sua musica è un potente mix di funk, pop, afro-samba, bossa-nova e jazz. Neney Santos Project è il progetto autoriale e vocale del percussionista soteropolitano che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo nel quale ha presentato anche il suo primo EP “Meu Canto” percussioni e voce, esempio di altissimo effetto afro-axé e grande levatura vocale, un lavoro speciale nel quale per la prima volta Neney Santos ha mostrato le sue doti vocali, oltre che il già noto senso della sua ritmica, ed elevate abilità di compositore, oggi rare nel panorama italiano e in quello brasiliano dove è più comune il legame ai grandi classici e al criterio interpretativo.
La serata all’Hotel de la Ville di Avellino è stata l’occasione giusta per presentare un nuovo progetto che darà vita presto ad un nuovo album, “Comida Boa”, per il quale si avvale della collaborazione di Andrea Cangianiello – batteria, Emiliano Pari – Piano, Tastiere e Voce, Piero Masciarelli – Chitarra e Voce, Matteo Pezzolet – Basso, Neney Santos – Percussioni e Voce.
Sin dai primi brani del concerto si è avvertita la grande capacità interpretativa di Neney Santos e la sua grande capacità di comunicare con il pubblico, in un italiano perfetto ma anche aiutandosi con espressioni della lingua portoghese che hanno dato ancora più energia alla serata che verso la fine del concerto stesso ha visto un coinvolgimento totale del pubblico che non ha resistito e anzi ha aderito con gioia all’invito dello stesso percussionista/cantante ad alzarsi in piedi e ballare sulle note dell’ultimo brano “Afro” che è un autentico inno all’allegria e al ritmo.
Come lui stesso ha dichiarato in una bellissima intervista concessa in esclusiva a Maria Rusolo, addetta stampa dei SenzaTempo, “Comida Boa nasce dalla grande passione per la musica, e dall’incontro con musicisti straordinari, ognuno con bagagli di influenze musicali ed artistiche diverse, jazz, pop, funk, Afrobeat, samba, bossanova, ma sempre con un’attenzione e un desiderio di ricercare e creare qualcosa di nuovo, cercando di amalgamare tutti i diversi suoni, vissuti e sperimentati, in una sorta di unico suono potente e dinamico”.
Oltre ad un’elevatissima capacità di entrare in totale empatia con il pubblico, sia con la sua musica e sia con i racconti che l’Artista ha donato al pubblico sui motivi e occasioni che hanno ispirato le sue canzoni, i testi sono molto ricercati e come lui stesso ha dichiarato “ La nostra musica è molto influenzata da quello che accade nel mondo, ne rimaniamo colpiti nel profondo, ed è per questo motivo che cerchiamo di trasmettere messaggi di solidarietà pace e amore. Las musica deve parlare al cuore della gente, mai come in questo periodo storico che stiamo vivendo ha bisogno di positività’ e di una grande sinergia tra i popoli”.
In conclusione Neney Santos ha portato una ventata di energia e di musica particolare e coinvolgente del Sud del Mondo, riuscendo ad emozionare e scatenare con un’energia inarrestabile e un talento indescrivibile il pubblico presente, dando testimonianza che una scelta diversa di ospitare una scelta artistica diversa dal jazz tradizionale può essere una scelta vincente.
Prossimo ed ultimo appuntamento della stagione de I SenzaTempo 26 maggio con il concerto di Tosca.