
Nel Canton Vallese, in Svizzera, nel cuore delle Alpi esistono numerosi esempi di centri culturali, uno di questi si trova nel paese di Lens (uno dei comuni che compongono Crans-Montana), dove in un’affascinante contesto naturale si erige la moderna Fondation Pierre Arnaud: un Centro d’Arte dal respiro europeo.
La sbalorditiva facciata del museo, composta da 84 pannelli solari che forniscono energia alla struttura, produce un suggestivo gioco di specchi tra la sue vetrate, dove si riflettono il Lac de Louché e le vicine vette Vallesi, paesaggi incantati che hanno ispirato numerosi artisti.
Un esempio di buona architettura firmata da Jean-Pierre Emery dove la struttura dell’edificio contemporaneo si fonde amabilmente con la natura dell’ambiente mozzafiato circostante, grazie anche ad un giardino pensile sul tetto che ospita piante tipiche del Vallese come le stelle alpine.

La Fondazione senza scopo di lucro, è stata fondata nel 2007 in memoria del collezionista e mecenate Pierre Arnaud, ed intende presentate e promuovere le belle arti in un contesto europeo, con un occhio di riguardo per la pittura svizzera.
Un nuovo luogo, quello del Centro d’Arte di Lens, inaugurato nel 2013 che arricchisce la vasta gamma di attività culturali offerte da Crans-Montana, con un programma annuale di 3 mostre temporanee di grande fascino, per fare nuova luce sui principali movimenti della pittura europea.
Abbiamo il piacere di visitare i due piani espositivi (per una superficie di circa 1000 mq) dell’affascinante mostra in itinere dedicata ai “Pittori fiamminghi e olandesi del Museum of Art and History in Geneva” (in mostra fino al 22 gennaio 2017) con la guida speciale di Christophe Flubacher, direttore scientifico dell’esposizione.

Il XVII e XVIII secolo fiammingo e olandese mostra dipinti che fanno parte di una ciclo dedicato alle collezioni svizzere. Oltre alle opere stesse, la rilevanza primaria della mostra è la forte collaborazione sviluppata tra un istituto pubblico e uno privato: il Museo di Arte e Storia di Ginevra, che ospita e si occupa della raccolta, e appunto la Fondazione Pierre Arnaud, che presenta una selezione rappresentativa di opere del Museo.
Il Museo di Arte e Storia di Ginevra è proprietaria di 280 dipinti fiamminghi e olandesi del XV al XVIII secolo. Ricevuti soprattutto come donazioni e lasciti, la collezione di opere di artisti di queste scuole è la più grande in tutta la Svizzera.

La mostra offre una selezione di 82 dipinti fiamminghi e olandesi incentrati sul periodo del XVII secolo, età dell’oro dei vari Rubens e Rembrandt.
Organizzata in sei sezioni principali, l’esposizione evidenzia il legame tra artisti di un determinato genere, sottolineando il contrasto tra la Repubblica delle Sette Province Unite (l’Olanda di oggi) prevalentemente calvinista, e i Paesi Bassi spagnoli (il Belgio di oggi, noto come Fiandre) rimasto invece cattolico.
Le sei sezioni tematiche riguardano: Il ritratto, Pittura storica, Pittura architettonica e d’interni, Scene esterne e paesaggio, Scene di cavalleria, caccia e pastorali, Quadri di animali e nature morte. Tra i pittori in mostra troviamo opere di Pietre Paul Rubens, Jan Van Ravestyn, Pieter I Neefs, Nicolaes Maes, David III Rijckaert, David II Teniers, Anthonie Beertstraaten, Willem Schellinks, Joannes Fijt, Hendrick Avercamp, Jan I Bruegel.
L’affascinante mostra raggiunge due obiettivi fondamentali: far scoprire al vasto pubblico un lato poco conosciuto delle collezioni di Ginevra e permettere di gustare nuovamente capolavori dell’arte fiamminga di enorme valore.

Prossime esposizioni
Dal 3 febbraio al 21 maggio 2017 nelle sale della Fondation troveremo una mostra di grande suggestione: Simbolismo. Magia dell’acqua (Symbolism. Sortilèges de l’eau).
Un’esposizione che si propone di rivelare diverse sfaccettature del movimento simbolista e su come è riuscito ad ispirare pittori, scultori, poeti, musicisti, arredatori, vetrai e ceramisti.
Dal 2 giugno al 24 settembre 2017 invece sarà allestita la mostra Le due facce d’Oriente (L’Orient aux duex visages).
Una rassegna concentrata sulla rappresentazione delle donne nella pittura orientale e nell’immaginario popolare delle terre islamiche; mettendo in luce quel profondo divario tra Oriente e Occidente.

Il tour delle mostre della Fondation Pierre Arnaud è reso ancor più confortevole da innovative audioguide, sezioni interattive ed un bookshop. Il Centro d’Arte coniuga con gusto il piacere dell’arte con quello del cibo, con un fiore all’occhiello: il ristorante interno “L’indigo” classificato con 13/20 sulla guida Gault&Millau.
Una visita alla Fondation Pierre Arnaud, alla sua architettura, alle sue mostre e alla sua anima poliedrica, offre un’opportunità unica per accordarsi con il senso del sublime nel mondo dell’arte, così a stretto contatto con ciò che di più cristallino possa riservare natura e aria di questa splendente vallata del Canton Vallese.