#Talequaleame: Gabriele Cirilli si svela a Milano

Al Manzoni di Milano lo spettacolo autobiografico del comico di Sulmuna a colpi di foto

[rating=5] Sulle note di “Un amore così grande” entra in scena al Teatro Manzoni di Milano cantando Gabriele Cirilli, un comico, un attore e uno show man di cui dobbiamo riconoscere anche doti canore notevoli.

Dopo questa maestosa premessa l’atmosfera di fa colloquiale, Cirilli da il benvenuto al suo pubblico come se parlasse con un gruppo di amici, immancabile un Selfie che immortala lui e i suoi spettatori. Ed è proprio partendo da questo autoscatto che inizia il suo monologo: parliamo di tecnologie moderne, di “Hashtag” quel simbolo che prima chiamavamo banalmente cancelletto (#) e che ormai è un simbolo indiscusso delle nostre vite, o almeno delle persone che utilizzano il web e i social network.

Così iniziamo a scorrere le fotografie raccolte da Gabrile Cirilli sul suo profilo Instagram precedute appunto dall’hashtag #Talequaleame e da qui ricostruiamo la storia della sua vita e carriera. Uno spettacolo autobiografico che attraverso fotografie va a ricostruire la fortunata carriera del protagonista.

Lo show è suddiviso in capitoli, ciascuno dei quali viene introdotto da una fotografia ed è separato dal successivo da una canzone a tema, interpretata in modo perfetto e coinvolgente dallo show Man da sempre estimatore dello spettacolo dal vivo, l’orchestra di accompagnamento è costituita da un solo elemento: il chitarrista Igor Mazzone (in qualche modo bisogna pur fronteggiare la crisi ricorda Cirilli!).

Questo One Man show permette subito al pubblico di divertirsi ma anche di riflettere sulla vita, che merita di essere vissuta in ogni momento, sempre con il sorriso sulle labbra, ma non quel sorriso finto che vedevamo negli anni ’80 sulle bocche della famiglia del mulino bianco e che ancora oggi ci mitraglia nelle pubblicità, un sorriso vero più autentico.

Prosegue così la narrazione delle avventure di un giovane comico in cerca di fortuna: Cirilli, nato nella provincia abruzzese dove la vita scorre tranquilla viene catapultato nella caotica realtà di Roma, così vicina e così diversa, una città difficile soprattutto per chi vuole affrontare la scalata nel mondo dello spettacolo, ci racconta della difficoltà di far ridere i romani sempre con la battuta pronta a volte anche più divertente di quella dei comici, l’illusione di quella città dove tutto sembra possibile ma in realtà è così distinguersi dalla massa.

Roma però non gli offre grandi soddisfazioni professionali, così tenta la fortuna a Milano, dove al primo provino Cirilli viene incredibilmente preso in considerazione. Segue così un divertente parallelismo tra la realtà della capitale e la più fredda realtà milanese che include anche l’esilarante spiegazione di “come si manda a quel paese la gente” nelle diverse regioni d’Italia.

Non mancano parti di spettacolo dedicate ai contrasti tra marito e moglie (dove racconta che le battute di sua moglie sono state scritte da lei in persona), alle vicende familiari, ai problemi con i figli e alle assemblee condominiali. Tutti episodi di vita vissuta in cui ci possiamo facilmente identicare, ed imparare a cogliere il lato comico, anche nelle situazioni spionose o banali. Sono esilaranti anche i racconti sulla fobia dell’aereo del protagonista e sulla sua brutta esperienza sugli sci.

Ovviamente reduce del grande successo non poteva mancare una parte di spettacolo dedicata a “Tale e quale show” che ha ampiamente rilanciato Gabriele. Per quanto ci annuncia di non essere proprio in forma con la voce causa raffreddore, ci regala un medley con tutte le migliori imitazioni del fortunato show: da PSY a Ligabue passando per Albano e Romina e gli Europe.

Ma il momento Top e quando durante l’imitazione del grande Freddie Mercury ci propone la sua cover in dialetto abruzzese di “We Are The Champions”.

Il pubblico accoglie bene tutto lo spettacolo, è molto partecipe di tutto lo show, si ride, si applaude e si acclama spesso Cirilli, lui è visibilmente emozionato, perché si sa, il palco milanese è sempre un po’ inquietante per chi ha iniziato la sua carriera al centro. Le due ore scorrono velocemente e non si ha tempo di annoiarsi!

Siamo quasi alla fine, non può mancare un importante ringraziamento a Gigi Proietti, il grande maestro di Cirilli. Lo spettacolo è un mix perfetto tra cabaret puro alternato a musica e momenti più poetici (primo tra tutti la lettura del Enrico IV di Pirandello), proprio come il varietà televisivo dei tempi d’oro.

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