Sacrificio e fragilità nella famiglia – Cose che so essere vere di Valerio Binasco

L’ultimo spettacolo di Valerio Binasco al Teatro Sociale di Trento

Valerio Binasco in Cose che so essere vere © Virginia Mingolla
Valerio Binasco in Cose che so essere vere © Virginia Mingolla

L’ultimo spettacolo di Valerio Binasco Cose che so essere vere, ha fatto tappa anche a Trento, al Teatro Sociale dal 21 al 24 novembre 2024.

Il testo dello scrittore australiano Andrew Bovell, una tragedia con un velo di comicità, affronta la tematica attuale e intricata della famiglia e della felicità, delle parole nascoste, degli eventi mai confessati. Quanto siamo disposti a sacrificare per l’unione della famiglia? Quanto si può essere felici in questo modo?

La vicenda ruota attorno alla famiglia Price, composta dai genitori Bob e Fran (rispettivamente Valerio Binasco e Giuliana De Sio) e i loro quattro figli, Pip (Stefania Medri), Ben (Fabrizio Costella), Mark (Giovanni Drago) e Rosie (Giordana Faggiano). Quest’ultima, dopo un viaggio all’avventura in Europa, reduce da una pesante delusione amorosa vissuta Berlino, decide di tornare a casa. Si aspetta di trovare il calore familiare di quando era bambina. Ritrova invece una famiglia in crisi, in cui ognuno dei componenti ha un dolore nascosto e una vita in crisi.

Pip, giovane donna che decide di lasciare figli e marito e trasferirsi a Vancouver con il suo amante, Mark che fino a quel momento non aveva mai avuto il coraggio di confessare alla famiglia la sua volontà di cambiare genere e chiamarsi Mia, Ben, agente finanziario che ha rubato dei soldi all’azienda in cui lavora e chiede aiuto ai genitori, soprattutto alla madre. Anche tra i coniugi si nasconde un profondo dolore, che probabilmente ha minato i loro 30 anni di matrimonio: Fran ha avuto un amore segreto, ma non ha mai avuto il coraggio di lasciare la sua famiglia. La sua decisione ha ovviamente avuto ripercussioni sul matrimonio, sulla sua felicità e sull’educazione dei figli, soprattutto di Pip, che in un bellissimo monologo, confessa alla madre di aver avuto il coraggio che invece a lei è mancato.

Lo spettacolo è suddiviso in quattro capitoli, in ciascuno dei quali ogni personaggio espone il suo vissuto e il suo punto di vista. Si inizia e si finisce con una tragica telefonata, che crea suspense all’inizio dello spettacolo e shock alla fine. Anche Rosie, interpretata da una brillante Giordana Faggiano, apre e chiude lo spettacolo con due intensissimi monologhi. La minore delle figlie Price è colei che osserva la realtà della situazione familiare, ne assorbe i dolori e non è un caso infatti che proprio dal suo ritorno, la famiglia inizi a disgregarsi e a far emergere la verità.

La scenografia è semplice, gli attori recitano su una pedana rotante, che permette i cambi scena. Sul palco sono sempre presenti le piante del giardino di casa Price, simbolo di cura e calore familiare, destinato però, come si vede alla fine dello spettacolo, a disgregarsi.

Binasco affida al suo personaggio Bob, il ruolo di un padre affettuoso e un po’ impacciato, l’unico a tenere veramente alla cura del giardino di casa. Fran, interpretata magistralmente da Giuliana De Sio, è una donna forte che non vacilla mai, e che cerca di tenere insieme la famiglia a qualsiasi costo, anche sacrificando la sua stessa vita.

Un’ora e quaranta minuti senza intervallo, in cui lo spettatore non si annoia mai, anzi, si crea l’opportunità per immergersi nei meandri delle dinamiche familiari e riflettere sui valori e su un’idea di famiglia che è soggetta ai cambiamenti del tempo.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Drammaturgia
Attori
Allestimento scenotecnico
Pubblico
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sacrificio-e-fragilita-nella-famiglia-cose-che-so-essere-vere-di-valerio-binascoCose che so essere vere <br>(Things I Know to Be True) <br>di Andrew Bovell <br>traduzione Micol Jalla <br>regia Valerio Binasco <br>con Giuliana De Sio, Valerio Binasco <br>Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri <br>scene e luci Nicolas Bovey <br>costumi Alessio Rosati <br>suono Filippo Conti <br>video e pittura Simone Rosset <br>assistenti regia Fiammetta Bellone, Eleonora Bentivoglio <br>assistente scene Francesca Sgariboldi <br>assistente costumi Rosa Mariotti <br>tirocinante dell’Università di Torino/D.A.M.S. - Beatrice Petrella <br>tirocinante dell’Accademia Teatro alla Scala - Marina Basso <br>Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale