
SmarT.eatr è un laboratorio teatrale creato su misura per i social media più popolari, in particolare Instagram, dai due registi d’opera Anna Zwiefka e João Aboim.
I due giovani ideatori si sono posti la domanda “è possibile creare un palcoscenico su Instagram?” e la risposta si è rivelata affermativa, perché i social media, per la loro conformazione, sembrano già avere tutte le caratteristiche di una moderna forma teatrale.
Il progetto SmarT.eatr utilizza tutti gli strumenti della piattaforma Instagram per creare una nuova e unica narrativa. Propone una realtà teatrale propria, che grazie alla giovinezza degli artisti ripensa dinamicamente la tradizione. SmarT.eatr apre le porte al mondo del pubblico digitale proveniente dagli utenti di social media, dalla moda al design e alla cultura pop, e, soprattutto, risponde alle possibili domande poste da uno spettatore “che viene dal futuro”.
In più, crea lo spazio per il debutto di giovani artisti da tutto il mondo.

La prima produzione di SmarT.eatr è “Decameron”, spettacolo fusion, che combina teatro, opera, video, grafica, moda e danza, liberamente ispirato alla celebre raccolta di novelle dello scrittore fiorentino Giovanni Boccaccio (1313-1375). Lo spettacolo si può fruire ogni giorno nelle puntate pubblicate come post dall’account Instagram @SmarT.eatr.
Nella realizzazione di questo spettacolo sono impegnati più di 20 giovani artisti e professionisti, provenienti da almeno 7 Paesi e 3 continenti. Sono registi, musicisti, scenografi, coreografi, ballerini, designer, orafi, cantanti, attori, film maker, artisti d’arte visiva, truccatori. Tutti interconnessi dall’idea all’origine di SmarT.eatr, da un’idea di solidarietà culturale e dalla ricerca e sviluppo delle tecniche di rappresentazione.
Questo spettacolo-pubblicazione online si svolge contemporaneamente in diverse lingue: italiano, polacco, inglese e portoghese, con alcuni frammenti in spagnolo ed ebraico.
Il capolavoro di Boccaccio “Decameron” è stato scelto per l’inaugurazione di SmarT.eatr non solo per quanto riguarda l’importanza della sua rilettura nei tempi della pandemia attuale, ma anche perché nell’ideazione e direzione del progetto sono coinvolti artisti legati a Firenze e alle sue bellezze artistiche, per il lavoro che svolgono e per l’amore che provano per la città.

Anna Zwiefka, fondatrice e direttrice creativa di SmarT.eatr, ha risposto ad alcune nostre domande.
Come è nata l’idea di Smart.eatr?
L’idea di SmarT.eatr è nata come frutto di mie esperienze che vengono dal Teatro, dall’opera e dalla moda. Insieme con João Aboim da tempo facevamo ricerca sul perché “Teatro e opera non sperimentano con la comunicazione come moda, design e arti visive”. Analizzando tutti gli aspetti, estetica, tradizione, rifiuto della tradizione, età del pubblico, cultura delle rapresentazioni, eccetera… alla fine siamo arrivati alla conclusione più prevedibile: il mondo del Teatro ancora non conosce come usare i social media, come invece fanno la moda e il design. In realtà, confesso che io sono apassionata al mondo dei social da anni, da quando ho studiato allo IED a Roma al master “stylist per la moda e lo spettacolo”.
Hanno aiutato anche le discussioni con i miei studenti di design per l’opera dell’Accademia delle Belle Arti di Cracovia, su cosa funzionasse e cosa no per loro e in generale per persone molto giovani, appena uscite dal liceo (tre di loro sono anche state invitate a SmarT.eatr per le variazioni di “Alatiel”, poema ebraico medioevale spagnolo).
Avevi già lavorato con il team coinvolto?
Sì, avevo già lavorato con grande parte del team, e posso dire che il progetto è basato sulla fiducia, comunicazione e qualità artistiche dei talenti coinvolti. Con João Aboim abbiamo studiato insieme, come con Kamila Sudoł, Graphic Designer. Anche con alcuni cantanti e attori. E le persone per me “nuove” come Marina de Lucas, Direttore musicale, sono invece quelle con cui ha lavorato João.
In questa situazione, dove non abbiamo potuto per lungo tempo incontrarci dal vivo, per la realizzazione dei contenuti non potevamo rischiare di lavorare con qualquno che non conoscevamo. E poi dall’inizio dell’organizzazione del progetto alla Prima sono passati circa due mesi, dovevamo essere sicuri che nessuno del team non “vendesse” l’idea.
Pensi che il lockdown e la pandemia abbiano accelerato una trasformazione della rappresentazione artistica? In che modo?
Credo che il lockdown abbia dimostrato le debolezze e gli errori del mondo del Teatro, e ha dimostrato che i creativi riescono a sviluppare cose nuove anche senza appoggio insituzionale, finanziario, ma organizzando e producendo tutto da sé. Chi dopo la pandemia riparte da dove si era fermato, avendo sprecato almeno un paio di mesi, e chi è andato avanti con nuovi progetti out of the box, alla ricerca di un progresso.
Questa situazione particolare ha confermato anche che non dobbiamo sottovalutare nessuno tipo di media e di pubblico: non bisogna pensare che la gente sia ignorante e non interessata alla cultura, ma, piuttosto, che noi stessi non siamo stati capaci fin’ora di comunicare a queste persone. Probabilmente la colpa è nostra.
Per me la migliore lezione di trasformazione del Teatro viene dalla moda, e penso all’ultima “sfilata” di Dior diretta da Matteo Garrone, che per me definisce cosa deve succedere. Qualità artistica, qualità comerciale e qualità della comunicazione.
Spero che da adesso il lavoro teatrale che si fa per i social abbia riconosciuta la stessa importanza che ha lo spettacolo dal vivo, proprio come gli shooting dei brand di moda relizzati per i social hanno lo stesso uguale valore di quelli per la stampa.

@SMART.EATR
Direttrice creativa, fondatrice: Anna Zwiefka
Direttore artistico, fondatore: João Aboim
“DECAMERON”
Regia: Anna Zwiefka, João Aboim
Direzione musicale: Marina de Lucas
Scenografia, social media, grafica, video art: Kamila Sudoł
Curatoria estetica sui social media, scenografia, video e costumi: Anna Zwiefka
Cast:
Antonella Miglioretto
Laura Esposito
Magdalena Kaczmarek
Francesco Argirò
Piotr Sędkowski
Zé Bernardino
Musicisti:
Maite Colás – viola
Iñigo Mikeleiz Berrade – fisarmonica
Aránzazu Nieto – flauto
Arturo Castro Nogueras – chitarra
Collaborazione Fashion:
Catalina Correa Uribe – Triada Jewels
Hania Bulczyńska – Lallu Chic Millinery
Artisti Ospiti:
André Matos Torres – cinematografia
Diego Fontecilla Correa – fotografia
Sabrina Liutaio – coreografia orientale (novella “Alatiel”)
Natasha Zini – ballerina (novella “Alatiel”, courtesy by Angelo Egarese Kinesis Contemporary Dance Company)
Eleonora Chiaramonti – ballerina (novella “lo Specchio”)
Gemma Arosio – animazione e collage (novella “il Giudice senza pantaloni”)
Martina La Mantia – costumi (novella “Alatiel”)
Zara Boatto – scenografia e costumi (novella “Ghismonda e Guiscardo”)
Aneta Sobolewska – makeup (novella “la Confessione”)
Josefina Ramirez – ballerina (novella “Alatiel”)
Francisca Bozzolo – ballerina flamenco (novella “Alatiel”)
Piotr Zwiefka – video drone, riprese (novella “la Confessione”)
Diogo Aureliana – riprese (novella “il Falco”)