Misia Sert, interpretata magnificamente al Piccolo Eliseo

L'intenso ritratto della regina di Parigi di Lucrezia Lante della Rovere

Lucrezia Lante della Rovere è Misia Sert

Maria Zofia Olga Zenajda Godebska, meglio nota come Misia Sert, dal cognome dell’ultimo marito, fu probabilmente la donna più in vista di Parigi negli anni dell’Avanguardia. Traghettatrice del nuovo secolo, amica di artisti, talent scout, pianista ribelle, amante capricciosa.

Il suo nome rimane oggi nell’ombra, ma fu lei a scoprire Coco Chanel che diverrà sua fedele amica, così come dello scontroso Diaghilev. Portò fra i benpensanti le scabrosità del nuovo balletto russo, fu ritratta da Renoir, Lutrec, ispirò Picasso, Proust la “imprigionò” nella recherche, Cocteau la definì un genio. Sono solo alcuni dei nomi che gravitarono attorno al suo rinomato salotto parigino, una donna forte, libera, indipendente figlia più che mai del nuovo prorompente Novecento.

Lucrezia Lante della Rovere in Io sono Misia
Lucrezia Lante della Rovere in Io sono Misia

Francesco Zecca ne recupera le memorie pubblicate attualmente da Adelphi e offre il ritratto di una cosmopolita selvaggia, impavida, magnificamente resa in scena da Lucrezia Lante della Rovere che ne esprime al meglio la fragilità, l’ironia, la leggerezza, ma anche la profonda solitudine. Il monologo è serrato, intenso, un racconto che scorre veloce da un secolo all’altro riportando la parabola umana di Misia, dei suoi amori, delle sue follie. Bellissimo l’allestimento di Gianluca Amodio, con l’enorme poltrona metafora di quel salotto forse troppo grande e affollato, pieno di tutto, in cui Misia sprofonda e si confonde nel bel gioco di luci (Pasquale Mari) che si perdono fra la seta e il velluto dell’abito smeraldo (Alessandro Lai).

Un ottimo adattamento che rende giustizia a questo profilo femminile oggi dimenticato con una pari prova d’attrice, accompagnata nel ritmo dalle musiche evocative di Diego Buongiorno. Restituita insomma l’immagine di una Misia Sert autentica. Bella pièce, dalle emozioni crescenti, struggenti, dalle amicizie violate agli amori traditi di una donna sola ma terribilmente fascinosa, irresistibile fino alla fine … Tutta in Chanel!