La pazza della porta accanto, Alda Merini internata secondo Claudio Fava

Anna Foglietta interpreta la "folle" Merini in uno spettacolo dove convince tutto, tranne il testo. Al Teatro Eliseo di Roma fino all'11 dicembre.

Anna Foglietta è Alda Merini in "La pazza della porta accanto"

Raccontare Alda Merini restituendone la purezza dei versi e l’intensità di un’anima torturata da bigottismo e ignoranza non è di per sé impresa facile. Claudio Fava politico prestato all’arte ci riesce in modo elegante, senza sbavature, ma forse attingendo un po’ troppo a piene mani dai testi della stessa Merini. Lo spettacolo in scena al Teatro Eliseo di Roma merita sicuramente una visione, innanzitutto per la magistrale interpretazione degli attori, su tutti la straordinaria Anna Foglietta che offre al pubblico romano un ritratto intenso ed emozionante della bella Alda, la milanese, la pazza, la giovanissima rimandata nientedimeno che in italiano al liceo Manzoni. Merita poi certamente la scenografia, ideata da Alessandro Gassmann che firma anche un’ottima regia, il disegno luci eccellente di Marco Palmieri, così come la videografica di Marco Schiavoni, entrambe perfettamente in armonia con i costumi ocra di Mariano Tufano e le musiche originali di Pivio e Aldo de Scalzi.

Un allestimento impeccabile, degli attori ineccepibili, bravissimi (menzione speciale per un indimenticabile Liborio Natali) resta solo un po’ di amaro in bocca per questo testo “rimpolpato” fino allo sfinimento dalle parole della poetessa dei Navigli.

La pazza della porta accanto di Claudio Fava
La pazza della porta accanto di Claudio Fava

Cosa c’è di Claudio Fava in questo testo? Pochino ahinoi… E per chi è un cultore del testo è peccato davvero imperdonabile, dopotutto dar voce a quelle parole sofferte, laceranti, profonde a tal punto da sfiorarci nell’anima in punti che non sapevamo neppure di avere, è una via più facile del cercare di ricostruire ex novo il personaggio scenico di Alda Merini.

Chi era davvero questa donna piena di troppa vita, troppo amore? Era davvero pazza? Come la percepivano gli altri? I pazzi? I “normali”? In teatro come in televisione, al cinema, nell’arte in genere piace che ci si dia un punto di vista, uno sguardo personale, un’istanza interpretativa che in questa pièce è mancata. Lecitissima la scelta di non farlo, ma allora con un pizzico di provocazione si potrebbe dire che, con una buona produzione alle spalle, un buon numero di autori meno prezzolati potrebbero parimenti raccontarci questa storia. Ma bando alle malelingue, La pazza della porta accanto è uno spettacolo bello, forse per le ragioni sbagliate, ma bello, applaudiremo allora più le parole originali che non il testo drammaturgico, ma suvvia applaudiremo!

Teatro Eliseo di Roma dal 22/11/16 all’11/12/16