Cinico e splatter. Homo Ridens

[rating=4]  Benvenuti a Homo Ridens, esperimento teatrale, ma anche test psicologico, della compagnia Teatro Sotterraneo. Non ci sono personaggi e non esiste trama in questo spettacolo di 40 minuti che non rivendica alcuna paternità, e vive dei suoi mezzi espressivi.

Nel calderone della prosa contemporanea – spesso una zuppa riscaldata offerta al pubblico – Homo Ridens è un piatto espresso servito freddo. Immediato, auto-ironico, eccessivo, il suo stile è una firma d’autore, non soggetta a riproduzioni. La provocazione continua è la benzina che mette in moto il marchingegno inventato da Daniele Villa (fine e visionario drammaturgo), guidato a sua volta da Sara Bonaventura e Claudio Cirri, più l’aggiunta delle new-entries Iacopo Braca e Filippo Polasini. Le repliche del 15 e 16 settembre, andate in scena nella chiesa di Santa Verdiana a Firenze, hanno registrato il tutto esaurito, e un motivo ci sarà. Forse perché il Teatro Sotterraneo scatena riflessioni e discussioni, lubrifica i meccanismi mentali con un olio fatto di tempi comici, scoppi di battute, scene surreali, ma con un piede nel reale.

La risata come fenomeno sociale e filosofico è il filo conduttore di Homo Ridens. Il modo in cui il tema viene attuato è una rivelazione, un andamento insolito, una geometria che si auto-costruisce con apparente casualità. Dalle domande al pubblico, a interazioni con lo spettatore, a scene di finta violenza che, non si sa come, fanno ridere, il fine è svelare i meccanismi della risata. Si ride per conservazione della specie, reazione alla sofferenza, o cinismo?

Homo ridens

Esercizi meta-teatrali e presenze paradossali- come l’uomo che impersona Gesù, con addosso la maglietta I am Jesus – sfiorano il lato demenziale e intelligente di un’operazione chirurgica sul teatro, la vita, e la psiche, pienamente riuscita. La narrazione segue una linea interrotta, poi ripresa in mano, poi fatta a pezzi. Questo gioco a muso duro, con un ghigno e una risata acida, è una delle più divertenti e piacevoli creazioni degli ultimi anni.

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