Maria Pia De Vito in “Omaggio a Joni Mitchell”

Una tra le più autorevoli voci della scena jazz europea degli ultimi 30 anni incanta in concerto ad Avellino

Sensibilità, poesia e una particolare predilezione per la musica delle “emozioni”, insieme all’immenso talento degli Artisti sul palco sono stati gli elementi chiave di uno dei concerti più apprezzati della programmazione musicale organizzata dall’Associazione “ISenzatempo” di Avellino e guidata dal Direttore Artistico Luciano Moscati.

Sul palco della sala dell’Hotel De La Ville di Avellino, sabato 25 febbraio, la voce di Maria Pia De Vito, accompagnata al pianoforte da Julian Oliver Mazzariello e al contrabbasso Enzo Pietropaoli, per uno dei progetti più belli mai ascoltati degli ultimi anni Portrait of a Lady, dedicato ad uno dei punti di riferimento per moltissimi musicisti, artista di culto oltre che nota pittrice e autrice di tantissimi successi a partire dagli anni ’60 ad oggi: Joni Mitchell.

La stessa De Vito, nel presentare alcuni brani eseguiti durante il concerto, si è professata «profondamente innamorata della musica e del talento della Mitchell sin dalla sua giovinezza» tanto che porta avanti il progetto da diversi anni, nato con il disco “So Right” (2005) con il quale si era già cimentata con la musica della cantautrice canadese, collaborando, in quell’occasione, oltre con lo stesso Enzo Pietropaoli, con altri due talenti della musica come Danilo Rea e Aldo Romano.

Maria Pia De Vito in “Omaggio a Joni Mitchell” © SpectraFoto

Maria Pia De Vito è tra le più autorevoli voci della scena jazz europea degli ultimi 30 anni, pluripremiata al Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz. Cantante, compositrice e arrangiatrice, riesce a fondere la tradizione classica e moderna del jazz, la continua ricerca musicale che rasenta la perfezione, una forte personalità artistica e una voce che affascina per il suo tono caldo e raffinato. Stile inconfondibile, una carriera strepitosa iniziata a 16 anni con la musica popolare di Eugenio Bennato, poi il grande jazz con le innumerevoli collaborazioni con i maggiori artisti del mondo tra i quali John Taylor, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Norma Winstone, Enrico Rava, Joe Zawinul, Kenny Wheeler, Micheal Brecker, Cameron Brown, Uri Caine, Bobby Previte e tantissimi altri, oltre che essere impegnata in progetti strepitosi che l’accompagnano in questi quarant’anni di carriera e che l’hanno portata ai vertici del jazz oltre alla partecipazione a Festival e rassegne jazz di importanza anche internazionale.

Per tale progetto la De Vito ha riproposto canzoni dagli album di maggiore successo della Mitchell come “Blue”, “Hejira”, “Ladies of The Canyon”, “Mingus”, soprattutto sui brani degli anni Settanta, simbolo non solo dell’impegno politico ma anche di forte valore artistico dell’artista insieme a brani originali firmati dai membri della prima formazione di “So Right” in cui si percepisce un amorevole oltre che fedele rispetto allo stile e alle emozioni che la musica di tale artista è riuscita a dare a diverse generazioni di pubblico, ma arricchita dalle straordinarie capacità vocali ed interpretative di Maria Pia de Vito, oltre che dalla bravura e dal talento dei due musicisti sul palco i quali, grazie agli assoli a loro dedicati, hanno letteralmente conquistato il pubblico in sala.

Maria Pia De Vito in “Omaggio a Joni Mitchell” © SpectraFoto

Brani come “Amelia” o “A case of you” volutamente estremamente fedeli alle versioni originali, contrariamente ad una “Woodstock” che nella versione di Mitchell è lenta e composta e invece viene proposta (e stravolta) con un ritmo frenetico, insieme a brani più “moderni” essendo della produzione fine anni 90 come “Harlem in Havana” o il ritmo di “God Must be a Boogie” o “Chinese Cafè ” hanno emozionato il pubblico.

Il concerto si è concluso con due brani applauditissimi come “River” e “The dry cleaner” e un’emozionatissima Maria Pia De Vito, nel condividere i suoi tre desideri, cosi come viene chiesto ad ogni artista della rassegna, sullo stile della tradizione di Pannonica, la mecenate britannica che supportò diversi musicisti jazz negli anni ’40 e ’50: il primo, nella maturità vivere in una casa di fronte al mare, il secondo, vivere in quella stessa casa circondata dai suoi allievi e dalle persone che la amano e che lei ama, e il terzo che le donne artiste non debbano più lottare il doppio dei loro colleghi uomini per far conoscere ed apprezzare il proprio talento artistico.

Anche in questo, Maria Pia De Vito si è mostrata una grande donna oltre che una grande artista.

Foto: SpectraFoto (Catuogno Mario)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here