
L’artista algherese Franca Masu, voce dell’identità catalana e grande interprete di tutta la tradizione latina, è stata protagonista, sabato 14 aprile, in un concerto di grandissimo successo nell’ambito della rassegna musicale organizzata dall’Associazione “I Senzatempo” di Avellino, diretta da Luciano Moscati.
L’artista si è esibita nella salone dell’Hotel de la Ville di Avelino, accompagnata dal suo amico di sempre Salvatore Maltana (contrabbasso) e il fisarmonicista Fausto Beccalossi. Il concerto dal titolo “Cor de mar“, sviluppa un sapiente intreccio sonoro e artistico tra memoria, poesia ed emozioni.
Dalle melodie popolari di Alghero al fado, dalle composizioni originali in italiano al tango, dalle più struggenti canzoni napoletane a quelle in lingua sarda, la Masu rivela quella naturale predisposizione al gioco dell’improvvisazione che ha fatto di lei un’artista originale e completa anche per la presenza scenica e la profondità delle sue doti interpretative.
Figlia d’arte e insegnante di lettere riconvertita a cantante appassionata, Franca Masu è l’esponente più internazionale della lingua e della antica cultura catalana ancora vive ad Alghero, in Sardegna. Cantante autodidatta, incontra nel 1995 un gruppo di jazzisti sardi con i quali comincia a presentarsi al pubblico come vocalist appassionata in un repertorio di standards, per ufficializzare nel 1996 l’esordio in Teatro con due grandi concerti ad Alghero insieme a Tony Scott, che pubblicamente la definisce una delle migliori voci in Italia.

Nel 2004 vince il premio “Maria Carta”, molto importante in Terra di Sardegna a conferma di una breve ma illuminante carriera. Oltre alle sfumature jazzistiche miscelate alla caratteristica sonorità mediterranea del suo canto, Franca Masu mostra anche una speciale predilezione per il Fado, che cura e perfeziona nel tempo e nella cui interpretazione si rivela una delle migliori voci in Italia. Dalle melodie popolari di Alghero al Fado , dalle sue composizioni originali in italiano al Tango, dalle più struggenti canzoni napoletane a quelle in lingua sarda. Cor de mar sviluppa un sapiente intreccio sonoro e artistico tra memoria, poesia ed emozioni, conquistando, a pieno titolo, l’appellativo di “La voce che abbraccia i mari“.
Il concerto è di una straordinaria bellezza che avvolge l’anima, un vero e proprio viaggio tra le emozioni ma anche le sonorità del mondo mediterraneo, cullato da quel mare che le bagna e le trasforma in terre affascinanti e meravigliose.
I brani presentati sono in parte in lingua sarda, in parte in portoghese e catalano e narrano di storie che vivono di desiderio e di assenza, di fuoco della passione e di nostalgia, di amarezza della solitudine e di dolcezza del ricordo, di amore inseguito o mai corrisposto, del “viaggiare” dei pensieri dietro ai propri sogni e alle proprie inquietudini.
La voce di Franca Masu, accompagnata dalle note a volte struggenti, a volte jazzistiche, a volte ispirate alla musica popolare del sud del mondo del contrabbasso di Salvatore Maltana e della fisarmonica di Fausto Beccalossi, conquista letteralmente il pubblico presente.

Brani come “Amargantango”, “Vida”, Almablava” che parlano di amori sofferti, di inno alla vita, di desiderio di poter conoscere anzitempo il futuro (e quindi il destino) della propria coppia e del proprio profondo amore come in “Astrolicamus” suscitano emozioni profonde, ma gli applausi più calorosi li ottiene con una meravigliosa interpretazione di “Nuovo Cinema Paradiso” con la quale celebra uno dei miti del fado portoghese Dulce Pontes.
Ma Franca Masu è anche la voce della sua terra oltre che delle emozioni del cuore e lo dimostra con una bellissima interpretazione di “Nassaiolo”, una delle sue più belle canzoni popolari dedicata alla fatica ma anche alla gioia di una giornata di pesca dell’aragosta, tipica pesca di Alghero, oltre ad essere una bravissima interprete anche della canzone napoletana dedicando al pubblico presente e soprattutto a tutti i soci del direttivo che collaborano con il Presidente Luciano Moscati e che hanno accolto l’Artista e i suoi musicisti con grande affetto e grande cura, una bellissima interpretazione di “Indifferentemente”.
Prossimo appuntamento della rassegna il 29 aprile con il concerto in piano solo di Kenny Barron.