La monumentale Messa di Requiem di G. Verdi a Empoli

Lunedì 22 aprile alle 21 si celebra il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con la monumentale Messa di Requiem presso la Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani di Empoli.

L’opera vedrà sul palco l’Orchestra dell’Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia, la Pia Società Corale Santa Cecilia di Empoli ed il Coro Cassa di Risparmio di Firenze, diretti da Severino Zannerini. Maestro del coro Ennio Clari.

L’imponente Messa di Requiem per soli, coro e orchestra è dedicata alla memoria di Manzoni. Iniziata nel 1873, venne eseguita per la prima volta nella Chiesa di San Marco il 22 maggio 1874, con il soprano Teresa Stolz, il mezzosoprano Maria Waldmann, il tenore Giuseppe Capponi e il basso Ormondo Maini, diretti dallo stesso Verdi.

Nell’opera sono quasi del tutto assenti quegli elementi mistici legati a una religiosità che pare fosse del tutto esclusa dalla filosofia esistenziale e dall’ispirazione creativa di Verdi, dichiaratamente ateo e massone. L’unica componente religiosa è il testo utilizzato, che attinge dalla liturgia chiesastica per la celebrazione delle funzioni per i defunti. Trasudano invece sentimenti umani forti e terreni, quali il dolore, il terrore, la speranza di consolazione, tutte emozioni legate all’utilizzo di artifici propri della tecnica teatrale, quali la passionalità (talvolta un po’ melodrammatica), di alcuni brani solistici, l’uso contenuto della costruzione polifonica, l’effetto fortemente drammaturgico e declamatorio del motivo conduttore (appunto il “Dies  irae”).

L’esecuzione vedrà riuniti la Pia Società Corale Santa Cecilia di Empoli ed il Coro Cassa di Risparmio di Firenze, diretti dal maestro Ennio Clari. Sul palco l’Orchestra dell’Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia, fondata a Trieste nel 1984, diretta da Severino Zannerini.

Solisti: Marina Fratarcangeli soprano, Patrizia Scivoletto mezzosoprano, Simone Nicola Mugnaini tenore, Alessandro Calamai basso.

Maggiori informazioni: www.centrobusoni.org; csmfb@centrobusoni.org.

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