La Stagione 2015/2016 del Teatro Metastasio Stabile della Toscana

Al via la Stagione 2015/2016 del Teatro Metastasio Stabile della Toscana che riconsolida la sua vocazione alla molteplicità di approcci in una accurata selezione delle migliori proposte della drammaturgia italiana e europea, sia letteraria che scenica.

26 i titoli in cartellone da ottobre a maggio che onorano i classici della tradizione ma accolgono anche artisti dagli approcci innovativi, non trascurando inoltre la commistione di generi, con in programma spettacoli che contaminano linguaggi e garantiscono aperture anche alla danza e al circo e inaugura un filone di ‘teatro in musica’ che percorre trasversalmente tutte e tre le sale della Fondazione.

Mentre Peter Stein ha già ricevuto oltre 500 richieste per il laboratorio per attori in vista del Riccardo II che debutterà nel 2016, tra gli artisti di riferimento che firmano le nuove produzioni di questa annata ci sono Valerio Binasco, Luigi Lo Cascio, Sandro Veronesi ma anche artisti più giovani come la rivelazione milanese Serena Sinigaglia, e Lisa Capaccioli.

La stagione 2015/2016 sigla anche una nuova convenzione produttiva triennale con il Festival di Spoleto di Giorgio Ferrara (tra pochi giorni debutteranno in quella sede 4 nuovi allestimenti della Fondazione), un nuovo protocollo d’intesa con la Fondazione Toscana Spettacolo per un sostegno produttivo e promozionale ai progetti inediti di tre giovani gruppi toscani, e nuove sinergie con altri importanti centri culturali e non solo e con le Università e le scuole di Prato e Firenze di cui sarà reso conto successivamente.

Viene inoltre confermato il lavoro della Compagnia stabile del Metastasio, impegnata in nuovi allestimenti e nelle riprese di repertorio.  Nove in tutto le produzioni di quest’anno in stagione, tra cui sette debutti e due riprese. Ma l’attività produttiva non si esaurisce qui, altri titoli saranno presentati durante l’annata.

Hotel Belvedere

Tante le formule di abbonamento, varie, appetibili e economicamente allettanti.

Il TEATRO METASTASIO

Questa è la sala depositaria dell’espressività italiana, qui si concentrano alcuni tra i migliori autori, gli artisti, le compagnie e gli attori del teatro italiano, sia esso ‘classico o innovativo’, di prosa, ‘in musica’, o persino comico/surreale.

Apre la stagione Romeo Castellucci con la prima nazionale di Schwanengesang D744, ciclo liederistico basato sulle musiche di Franz Schubert e su poesie di vari autori che la Societas Raffaello Sanzio ha fatto debuttare al festival di Avigone 2013 e poi presentato al festival d’Automne 2014 (30/31 ottobre).

Subito dopo, attingendo a uno tra i maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo, Valerio Binasco restituisce una personale lettura in forma di “commedia quasi borghese” di Porcile di Pier Paolo Pasolini, prodotta dal Metastasio nel 40 anno dalla morte di PPP, interpretata dagli attori della Compagnia stabile insieme a Alvia Reale, Fulvio Cauteruccio, Franco Ravera e Pietro d’Elia, con il debutto previsto a Spoleto, al 58 Festival dei 2Mondi, dal 27 giugno al 5 luglio (5/15 novembre).

La notte

Segue un concerto-spettacolo di Pippo Delbono, che percorre con Il sangue un viaggio musicale nella classicità del mito di Edipo trovando eco nelle cascate vocali di Petra Magoni (17 novembre).

Da ascrivere nell’ambito del ‘classico’, solo con un respiro europeo, c’è poi un’inedita commedia amara di Arthur Schnitzler, Scandalo, cui danno voce Stefania Rocca e Franco Castellano diretti da Franco Però (26/29 novembre).

Nel filone teatro-canzone si inserisce Adriana Asti che rende omaggio a Bertolt Brecht e Kurt Weill con Jadasmeeristblau. Il mare è blu, uno spettacolo coprodotto dal Metastasio e dal Festival di Spoleto, lì in scena il 4 e 5 luglio prossimi (21/24 gennaio).

A far posto alla comicità impegnata e mai banale, dopo il grande consenso dello scorso anno torna il duo Antonio Rezza/Flavia Mastrella con una nuova creazione tutta da pensare ridendo (29/30 gennaio).

L’incontro con i primi due classici della tradizione è con Il sindaco del rione sanità di Eduardo De Filippo, cui danno corpo Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta e Federico Vanni diretti da Marco Sciaccaluga (4/7 febbraio), e con L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello, che vede il ritorno alle scene di Marco Messeri accanto a Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli, nella regia di Giuseppe Dipasquale (11/14 febbraio).

C’è poi spazio per un tuffo nell’ultimo lavoro di un coraggioso regista come Antonio Latella, che si ispira liberamente alla poetica del cinema fassbinderiano e firma, con riflessi cechoviani, un omaggio appassionato al grande cineasta tedesco, affidando al talento di Monica Piseddu l’interpretazione di Ti regalo la mia morte. Veronika (18/21 febbraio).

Si incontrano di seguito I rusteghi di Carlo Goldoni, con protagonisti alcuni tra i migliori interpreti del teatro veneto diretti Giuseppe Emiliani (3/6 marzo) e, sempre di Goldoni, Il bugiardo, portato in scena dalla Popular Shakespeare Kompany di Valerio Binasco (17/20 marzo). Infine ad omaggiare Luigi Pirandello Enrico IV diretto e interpretato da Franco Branciaroli (14/17 aprile).

Franco Branciaroli in Enrico IV

A lato della stagione, ad arricchire il cartellone con dei fuori abbonamento, vengono inoltre riproposti due spettacoli di repertorio che hanno cadenzato nel tempo il lavoro di Paolo Magelli con la Compagnia stabile del Metastasio: Giochi di famiglia di Biljana Srbljanovic, che ha debuttato nel 2011 (11/13 dicembre, Teatro Fabbricone), e Hotel Belvedere di Ödön von Horváth, andato per la prima volta in scena nel 2013 (4/6 dicembre, Teatro Metastasio).

Il TEATRO FABBRICONE

Questa sala guarda invece all’Europa, alla drammaturgia d’oltralpe, a scrittori, drammaturghi, poeti e anche giornalisti tra i massimi autori della letteratura del Novecento, così come ad artisti della scena contemporanea che, con loro scritture sceniche fatte di commistioni e suggestioni, aprono nuovi fronti al concetto di arte e mestiere in teatro.

Apre le danze Non dirlo. Il Vangelo secondo Marco, un monologo di Sandro Veronesi, (che firma anche l’omonimo libro edito da Bompiani appena edito) coprodotto dal Metastasio con il Festival di Spoleto, dove debutta il 28 giugno. Una riflessione che interroga questo testo universale e apolide spremendone fino all’ultima stilla il succo segreto, che è una raffinata macchina da conversione sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo è più simile ai film di Tarantino che ai testi con i quali gli altri evangelisti raccontano la stessa storia (3/4 novembre). Proprio per la lettura trasversale che restituisce, lo spettacolo sarà presente in diverse date anche al Teatro Magnolfi.

Ci sono poi due diverse declinazioni di ‘teatro in musica’: La notte, uno spettacolo-concerto di Pippo Delbono che assieme alla chitarra di Piero Corso si confronta per la prima volta con Bernard-Marie Koltès (18/19 novembre); e Missalaika, un’opera-concerto quasi rock che consente uno stravagante incontro fra un pianista preso dal moto perpetuo come Arturo Annecchino, un’instabile rock-band come la Symphònia Band e una voce incantatrice come quella di Ivanka Mazurkievic (8 dicembre).

Pavla nad prepadom

Subito dopo si incontra il traduttore, scrittore e romanziere sloveno Andrej E. Skubic, autore di Pavla nad prepadom (Pavla sul precipizio), uno spettacolo ispirato alla vita della scalatrice di montagne Pavla Jesih diretto dal visionario regista della scena contemporanea slovena Matjaz Pograjc (15/17 gennaio).

Non manca un tributo a Thomas Bernhard, di cui Walter Pagliaro dirige Alla meta, una formidabile commedia dell’anormalità che è anche una riflessione sul senso del teatro, affidata all’interpretazione di Micaela Esdra (28/31 gennaio).

C’e poi uno squarcio aperto sull’universo di dolore, desiderio, speranza e disperazione di Sarah Kane, toccante scrittrice, poetessa e drammaturga inglese scomparsa ancora giovanissima nel 1999, di cui Pierpaolo Sepe mette in scena Crave, suo quarto e penultimo testo teatrale (26/28 febbraio).

A ruota arriva il francese Pascal Rambert, direttore di T2G teatro parigino, che lavora da qualche anno sulla creazione contemporanea con successi mondiali, e che firma testo, regia e coreografia della sua nuova creazione, La prova, uno spettacolo sul tema della scrittura e dell’atto creativo che ha debuttato nella sua versione francese all’ultimo Festival d’Automne e che sarà presentato nella versione italiana, in esclusiva assoluta, prima al Vie Festival a Modena, e poi a Prato, con Anna Della Rosa, Laura Marinoni, Luca Lazzareschi e Giovanni Franzoni (11/13 marzo).

Paolo Magelli colora di atmosfere mitteleuropee un classico latino come la Medea di Seneca, uno spettacolo che ha consacrato la bravura di Valentina Banci (affiancata sulla scena da Filippo Dini, Daniele Griggio e Francesca Benedetti) a Siracusa dove sarà in scena fino al 28 giugno nell’ambito del 51 Ciclo di Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco, e che il 13, 14 e 15 luglio sarà anche a Roma al Colosseo, coprodotto dal Metastasio insieme all’Istituto Nazionale del Dramma Antico (1/10 aprile).

CRAVE

A chiudere il programma arriva infine Constanza Macras una delle più apprezzate coreografe del teatrodanza contemporaneo europeo (è argentina, ma opera a Berlino dal 1995), che dopo il debutto berlinese previsto a settembre, presenta in prima nazionale al Fabbricone The Ghosts, una creazione in cui si indaga il mondo della Repubblica popolare cinese attraverso l’arte straordinaria del circo cinese, i suoi numeri di spettacolare equilibrismo e prodezze acrobatiche quasi sovrumane (17/18 aprile).

Il TEATRO MAGNOLFI

È la sala che apre una finestra sulla drammaturgia contemporanea, dedicata a sguardi, scritture, approcci e letture nuovi, siano essi inedite drammaturgie o innovative riletture di classici.

In prima nazionale inaugurano la stagione due nuove produzioni del Metastasio:

Edoardo Erba firma Utøya, un testo tratto dal libro di Luca Mariani che prende spunto dalla strage di ragazzi laburisti del 2011 nell’isola norvegese, uno spettacolo/riflessione su quei meri fatti e su quello che muovono in tutti noi che la regista Serena Sinigaglia affida in scena a Arianna Scommegna e Mattia Fabris (8/25 ottobre);

due drammaturghe di generazioni diverse e con differenti esperienze teatrali come Paola Bigatto e Lisa Capaccioli si uniscono osservando con sguardo contemporaneo lo stile, la scrittura e le considerazioni di Virginia Woolf, grande mito letterario del ‘900, riadattando per la scena un suo saggio teorico sulla guerra (Le tre ghinee, scritto tra il 1936 e il 1937) che, interpretato da Elena Ghiaurov, racconta la Virtù dell’oscurità (11/29 novembre).

Dopo essere già stato al Fabbricone, Sandro Veronesi presenta in due occasioni il suo monologo-riflessione Non dirlo. Il Vangelo secondo Marco (17/20 dicembre e 21/24 marzo).

Anche qui, poi, il teatro e la musica si incontrano ne Il contrabbasso, una commedia nera del 1981 del riservato sceneggiatore e drammaturgo tedesco Patrick Süskind (autore di un best seller mondiale come fu Profumo nel 1985) diretta da Luca Giberti e con Andrea Nicolini che duetta tra parole e note intrecciando un discorso sulla Musica e sull’Arte con la parabola tragicomica della vita (7/9 gennaio).

A chiusura, Luigi Lo Cascio firma Il sole e gli sguardi. La poesia di Pier Paolo Pasolini in forma di autoritratto, una nuova produzione del Metastasio realizzata insieme al CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, un omaggio al grande poeta bolognese costruito esclusivamente sulla sua produzione propriamente lirica, tratto dalla sua sterminata raccolta di poesie, condiviso sulla scena con Nicola Console (9/15 maggio).

LA STAGIONE 2015/2016

8/25 ottobre, Teatro Magnolfi

UTOYA

un testo di Edoardo Erba
con la consulenza di Luca Mariani, autore de “Il silenzio sugli innocenti”
regia Serena Sinigaglia

Scrivere un testo su quanto è avvenuto a Utoya, in Norvegia, nel 2011 è un’impresa impegnativa. Sì, d’accordo, di quell’evento si è parlato troppo poco e male, e il libro di Mariani colma un po’ una lacuna di comunicazione per certi versi scandalosa. Ma il Teatro non è il luogo della documentazione e dell’informazione in primis, è la sede di una riflessione. […] Così con Arianna, Mattia, Serena e Luca, compagni in questa avventura, abbiamo scelto di tornare là, in Norvegia, quel terribile 22 luglio del 2011, a osservare tre coppie coinvolte in modo diverso in quello che stava accadendo. Proverò attraverso di loro a spalancare una finestra di riflessione, che se non ci darà tutto il filo per uscire da quel labirinto, per lo meno a sprazzi, ne illuminerà alcune zone oscure con la luce della poesia. Edoardo Erba

30/31 ottobre, Teatro Metastasio

SCHWANENGESANG D744.

concezione e regia ROMEO CASTELLUCCI

Il titolo – che significa “Canto del cigno” – viene da un Lied di Schubert che, cantato insieme ad altri, costituisce questa serata di canzoni. Siamo insieme, di nuovo, nella caverna inattuale del cavo di un teatro, ad ascoltare della musica schubertiana. Tutto scorre semplice, letterale, apparentemente senza conflitti. Ma mentre sono seduto nel buio ad ascoltare nasce una domanda: come fa questa donna che canta ad aver vissuto ciò che io stesso non ho mai vissuto; eppure – si – sono certo di averlo fatto un tempo. Come fa a conoscere la mia intimità più a fondo di me stesso? Qual’ è l’origine della sua canzone che tocca così profondamente la mia origine? E che origine hanno queste mie lacrime, ora, prive di contenuto e diametralmente opposte al sentimentalismo – che odio – ? Romeo Castellucci

Non Dirlo ph.LucaDelPia

3 novembre, Teatro Fabbricone
17/20 dicembre – Magnolfi
22/25 marzo – Magnolfi

NON DIRLO. IL VANGELO DI MARCO

monologo di Sandro Veronesi

“Non dirlo” è l’ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo che compie, la chiave del segreto di personalità che costituisce la trama della sua avventura terrena. Il Vangelo di Marco è il Vangelo d’azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile, quello in cui il segreto non si scioglie nemmeno alla fine. Sandro Veronesi spreme fino all’ultima stilla il succo segreto di questo testo e lo propone al pubblico nella sua scintillante modernità.

5/15 novembre, Teatro Metastasio

PORCILE

di Pier Paolo Pasolini
regia Valerio Binasco

Uno spettacolo tenero, con personaggi disperati e smarriti da scovare sotto le abili maschere e i trucchi letterari in cui li ha costretti Pasolini, non più portavoci dell’autore e nemmeno tipi sociali, ma semplicemente personaggi, cioè persone. Non superficialità negazionista, dunque, ma profondo rispetto e voglia di confronto e incontro sulla scena, non un allestimento come pretesto per fare un bel discorso filosofico, ma necessità di leggere l’opera come un dramma vero e profondo. Anche se è scritto in modo anaffettivo e molto parodistico, Binasco cerca in esso le tracce di qualcosa di più intimo e fragile, in cui c’è perfino la pietà, una pietà che si avvicina alle soglie della tragedia classica, solo alle soglie però, perché in Porcile non ci sono eroi.

11/29 novembre, Teatro Magnolfi

VIRTÙ DELL’OSCURITÀ

drammaturgia di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli
liberamente tratta da “Le tre ghinee” di Virginia Woolf
regia Paola Bigatto e Lisa Capaccioli

Due drammaturghe di generazioni diverse e con differenti esperienze teatrali si uniscono osservando con sguardo contemporaneo lo stile, la scrittura e le considerazioni appartenenti ad uno dei più grandi miti letterari del ‘900. “Cosa possiamo fare per prevenire la guerra?” Questa la domanda da cui parte la riflessione di Virginia Woolf, nel saggio teorico “Le tre ghinee”, scritto tra il 1936 e il 1937, qualche anno prima del drammatico scoppio della seconda guerra mondiale.

17 novembre, Teatro Metastasio

IL SANGUE

Spettacolo-concerto
Ideazione e regia Pippo Delbono

Il sangue è una prima tappa del lavoro che ho iniziato intorno ai grandi temi della tragedia. I grandi temi del passato, che restano poi quelli dell’essere umano di oggi, sperduto e impaurito nella sua sorte di essere mortale, soggetto al suo inevitabile, inspiegabile scomparire (…) Pippo Delbono

18/19 novembre, Teatro Fabbricone

LA NOTTE

uno spettacolo-concerto di Pippo Delbono
da “La nuit juste avant les forêts”di Bernard-Marie Koltès

Un monologo forte, intenso, provocatorio, rabbioso che Delbono, accompagnato dalla chitarra di Piero Corso, interpreta con grande musicalità, modulando voce, toni e ritmi. La Notte si chiude con una lettera di Bernard-Marie alla madre: alla critica di pensare quasi soltanto al sesso, l’autore risponde rivendicando il suo concetto di amore, usando parole aspre, dolci e malinconiche per esprimere un sentimento di resistenza al nonsense del mondo che ci circonda.

26/29 novembre, Teatro Metastasio

SCANDALO

di Arthur Schnitzler
regia di Franco Però
Testo inedito e mai rappresentato in Italia

Un amore giovane e profondo, che travolge gli schemi stantii della società: è quello che lega Hugo, rampollo dell’alta borghesia, e Toni, ragazza di bassa estrazione. È quello da cui nasce Franz, per quattro anni tenuto nascosto alla famiglia di lui, come la loro felice relazione. Improvvisamente però Hugo ha un incidente e, in fin di vita, chiede alla famiglia di accogliere il figlio e la donna. La famiglia affronta lo scandalo, crede di poterne reggere i contraccolpi: Toni e il bimbo entrano nella ricca casa dei Losatti circondati d’affetto, tanto che la giovane inizia a immaginare una nuova vita. Ma in breve la presenza estranea inizia a suscitare insofferenza: si allontanano gli amici, muta il peso della famiglia in società, e se le donne continuano a proteggere i nuovi arrivati, gli uomini mostrano sempre più chiaramente il loro disappunto per la situazione.

4/6 dicembre, Teatro Metastasio

HOTEL BELVEDERE

di Ödön von Horváth
traduzione e regia Paolo Magelli

Hotel Belvedere è una spietata radiografia delle nostre anime malate. Una nuvola nera che ci deve aiutare ad intravedere l’inizio della strada che ci porterà fuori dalla cattiveria e dalla paura. Paolo Magelli

8 dicembre, Teatro Fabbricone

MISSALAIKA

Opera quasi rock di Arturo Annecchino
Arturo Annecchino, pianoforte
Ivanka Mazurkievic, voce

Missalaika è un’opera-concerto, forse rock, uno stravagante incontro fra un pianista preso dal moto perpetuo, un’instabile rock-band e una voce incantatrice.

Giochi di famiglia_@FBorchi

11/13 dicembre, Teatro Fabbricone

GIOCHI DI FAMIGLIA

di Biljana Srbljanovic
regia Paolo Magelli

Giochi di Famiglia ha luogo nella periferia degradata di una qualsiasi città europea e racconta di quattro bambini soli che giocano a fare gli adulti, ed è proprio aderendo alla cattiveria del mondo che ci circonda che questi bambini ci offriranno la possibilità di guardarci dentro l’anima oltreché d’incontrarci con la brutalità che ognuno di noi nasconde dentro di sé. Il testo della Srbljanovic rappresenta l’occasione per parlare della famiglia in una civiltà come la nostra che ha il culto della famiglia e di parlarne in modo spietato.

7/9 gennaio, Teatro Magnolfi

IL CONTRABBASSO

di Patrick Süskind
regia Luca Giberti

Commedia musicale di uno degli autori più bizzarri e geniali della letteratura contemporanea, Il Contrabbasso è il monologo struggente, arguto, esilarante di un musicista curioso e istrionico. Questo testo agilissimo frantuma risolutamente ogni nozione di trama, catapultando lo spettatore in un flusso in piena di emozioni, passioni, giudizi folgoranti, deliri e paradossi.

15/17 gennaio, Teatro Fabbricone

PAVLA NAD PREPADOM (PAVLA SUL PRECIPIZIO)

ispirato alla vita della scalatrice di montagne Pavla Jesih
di
Andrej E. Skubic
regia Matjaž Pograjc ŽŽ

Pavla nad prepadom (Pavla sul precipizio) è uno spettacolo ispirato alla vita della scalatrice di montagne Pavla Jesih. Il testo di quest’opera è stato scritto da Andrej E. Skubic, traduttore, scrittore e romanziere che ha affascinato con i suoi numerosi romanzi.

21/24 gennaio, Teatro Metastasio

JADASMEERISTBLAU. IL MARE è BLU

da Bertolt Brecht e Kurt Weill
con Adriana Asti

L’opera di Bertolt Brecht è un immenso, inquietante, fascinoso e provocatorio diario lirico. Il teatro, la poesia, le canzoni, le schegge, i frammenti, le osservazioni lancinanti sul mondo e l’arte costruiscono una vera e propria biografia letteraria, culturale e sociale della prima metà del Novecento. Lo spettacolo che Adriana Asti dedica al “maestro” vuole essere un omaggio alla sua arte.

28/31 gennaio, Teatro Fabbricone

ALLA META

di Thomas Bernhard
regia Walter Pagliaro

[…] Valigie, bauli e una quantità incredibile di abiti caratterizzano una vigilia spasmodica e trepidante di attese, in quelle ore febbrili che precedono la partenza sospirata e agognata per un periodo di vacanze al mare. Una madre e sua figlia si accingono a lasciare la casa dove abitano, in una città olandese, per recarsi in treno in una località balneare. Questo rito sistematico e maniacale si ripete identico da tanti anni, ma le loro abitudini sono ora scosse da una novità: non partiranno più sole perché per qualche giorno saranno accompagnate da un ospite imprevisto, uno scrittore di teatro che le due donne hanno conosciuto in occasione del debutto della sua ultima pièce, Si salvi chi può, accolta da un grande successo. Questa è la situazione, abbastanza normale, su cui Bernhard costruisce la sua formidabile commedia dell’anormalità. […] Walter Pagliaro

REZZA MASTRELLA

29/30 gennaio, Teatro Metastasio

NUOVO SPETTACOLO TITOLO DA STABILIRE

di Flavia Mastrella Antonio Rezza
con Antonio Rezza

In uno spazio privo di volume, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale.

4/7 febbraio, Teatro Metastasio

IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ

di Eduardo De Filippo
regia Marco Sciaccaluga

Scritta e rappresentata nel 1960, Il sindaco del Rione Sanità è una commedia che lo stesso Eduardo amava definire «simbolica e non realistica». Dice il regista Marco Sciaccaluga: «Il sindaco del Rione Sanità è una commedia complessa che mescola comico e tragico, realismo e simbolismo (anche cristologico). (…) A me non sembra che Il sindaco del Rione Sanità sia tanto una commedia radicata in una ideologia, quanto una tragedia le cui autentiche radici affondano nell’esistenza umana».

11/14 febbraio, Teatro Metastasio

L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ

di Luigi Pirandello
regia Giuseppe Dipasquale

Il farsesco tema trattato dalla commedia è ben rappresentato dal titolo: l’uomo è la prima maschera, quella del professor Paolino che nasconde sotto il suo ostentato perbenismo la tresca con la signora Perella, che indossa la maschera della virtù, quella cioè di una morigerata e pudica madre di famiglia praticamente abbandonata dal marito, capitano di marina che appare agli occhi della gente con la maschera della bestia. Egli convive con una donna a Napoli e, nelle rare occasioni in cui incontra la moglie rifiuta, con ogni pretesto, di avere rapporti con lei. La commedia in maschera potrebbe proseguire con piena soddisfazione di tutti se il destino e il caso non intervenissero a far cadere le false apparenze. La signora Perella rimane infatti incinta ad opera del professor Paolino che dovrà, al di là di ogni morale, rimettere in piedi l’ipocrita buon ordine borghese.

L'uomo la bestia e la virtù

18/21 febbraio, Teatro Metastasio

TI REGALO LA MIA MORTE. VERONIKA

di Federico Bellini e Antonio Latella
regia Antonio Latella

La base di questo nuovo lavoro di Latella parte dell’opera cinematografica che Fassbinder ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda di Veronika Voss, ultima tra le protagoniste del suo cinema, lo spettacolo incontra alcune tra le figure femminili grazie alle quali il regista ha consegnato forse una grande, unica opera, un lavoro in cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere.

26/28 febbraio, Teatro Fabbricone

CRAVE

di Sarah Kane
regia Pierpaolo Sepe

Qualsiasi modalità si scelga per mettere in scena un testo di Sarah Kane, lo si tradirà. Il motivo è insito nella scrittura stessa di Crave, in italiano tradotto come Febbre, che racchiude, nel suo titolo originale, il violento e inappagato desiderio dell’autrice per la vita, la bellezza e la verità. Un bisogno tanto irraggiungibile da portarne alla prematura scomparsa per sua stessa mano: una non scelta, l’incapacità assoluta di sopravvivere al mondo, propria delle anime fragili. Pierpaolo Sepe

3/6 marzo, Teatro Metastasio

I RUSTEGHI

di Carlo Goldoni
regia Giuseppe Emiliani

Una nuova lettura goldoniana del regista Giuseppe Emiliani con protagonisti alcuni tra i migliori interpreti del teatro veneto per raccontare la storia di quattro rusteghi veneziani, quattro tradizionalisti conservatori, depositari degli pseudo valori del mondo borghese cui si contrappone la vitalità dei sentimenti più elementari dei giovani e delle donne. Nella commedia, al di sopra del principio economico e dei falsi ideali di compostezza, rigore, rispetto dell’autorità paterna, i figli e le donne si affidano a un umanissimo principio di piacere, ribaltando i ruoli familiari a loro vantaggio e isolando i quattro rusteghi nella vecchia austerità e nel conformismo che li caratterizza.

11/13 marzo, Teatro Fabbricone

LA PROVA

testo, regia e coreografia Pascal Rambert
Prima assoluta: Arena del Sole, Sala Leo de Berardinis, febbraio 2016

Uno spettacolo che assume la forma di equazione priva di incognite: in una sala prove, Laura (attrice), Anna (attrice), Luca (scrittore) e Giovanni (regista) assistono all’implosione della loro unione artistica. La struttura, dietro al suo apparente ribollire, è molto semplice. Si assiste a un breve momento di una prova nel corso della quale Anna coglie nello sguardo di Luca che tra lui e Laura sta accadendo qualcosa. «A partire da qui – spiega Rambert – ho cercato di mostrare come, all’interno di uno sguardo, potessi costruire un mondo, un mondo che poi ho voluto far implodere».

17/20 marzo, Teatro Metastasio

IL BUGIARDO

di Carlo Goldoni
regia Valerio Binasco

Il Bugiardo è una commedia celeberrima, ricca di gag e di fulminanti trovate comiche. […] Il protagonista, Lelio, con le sue continue menzogne, innesca un meccanismo perverso e inesorabile che lo porterà alla rovina, al violento allontanamento dalla società in cui tenta disperatamente di inserirsi. Valerio Binasco

Medea

5/10 aprile, Teatro Fabbricone

MEDEA

di Seneca
regia Paolo Magelli

[…] Medea all’inizio dello spettacolo è già una donna pazza d’amore, ferita a morte dall’abbandono di suo marito, Giasone. […] Giasone parte con la nave Argo e con gli Argonauti sbarca nella Colchide e incontra Medea, che si innamora perdutamente di lui e lo aiuta ad impossessarsi del vello d’oro con le sue arti di ‘fanciulla-maga’. Poi s’imbarca e fugge con lui. […] Medea avrebbe potuto essere regina, vivere in pace, ma ha scelto la via dell’amore assoluto. […] Medea ritiene che ogni forma di potere sia ingiusta, e che non esistano terre felici. Dove andare? Dove continuare a vivere senza Giasone e senza i figli? Perché? E dentro questa creatura martoriata inizia un dialogo, o meglio una guerra, fra due io, […] che la porterà ad uccidere i propri figli e quindi alla morte. Paolo Magelli

14/17 aprile, Teatro Metastasio

ENRICO IV

di Luigi Pirandello
diretto e interpretato da Franco Branciaroli

Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autoreEnrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.

17/18 aprile, Teatro Fabbricone

THE GHOSTS

coreografia e regia Constanza Macras

In questa sua nuova creazione, Constanza Macras cerca di avvicinarsi al mondo della Repubblica popolare cinese, usando un personale punto di vista ed i suoi infallibili metodi artistici. Nella sua esplorazione artistica, Macras si concentra in particolare sulle vite e le parabole artistiche di alcuni acrobati cinesi ormai alla fine della loro carriera. Persone che a soli 25 anni si ritrovano già messi da parte e presto dimenticati dalla società cinese.

9/15 maggio, Teatro Magnolfi

LA POESIA DI PIER PAOLO PASOLINI

uno spettacolo di Luigi Lo Cascio
dall’opera poetica di Pier Paolo Pasolini
scene e art direction Alice Mangano
debutto: Udine – Teatro S. Giorgio, 25 novembre – 6 dicembre 2015

Interconnesso a una partitura di video-animazione, Lo Cascio indaga sulla “relazione” intima e sociale che emerge dal corpus poetico di Pasolini, fino alla sua forte e profetica posizione pubblica.                

Maggiori informazioni: www.metastasio.it

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