Al Metastasio di Prato arriva il pluripremiato “L’ingegner Gadda va alla guerra”

Dal 29 novembre al 2 dicembre al Teatro Metastasio di Prato arriva lo spettacolo teatrale pluripremiato con Fabrizio Gifuni “L’ingegner Gadda va alla guerra”(o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro), un’ idea di Fabrizio Gifuni (da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare) in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti.

Premio Ubu 2010 come miglior attore dell’anno
Premio Ubu 2010 come miglior spettacolo dell’anno
Premio dell’Ass. Naz. critici teatrali 2010 per la miglior interpretazione
Premio Le maschere del teatro italiano come miglior interprete di monologo

 

Dopo il successo di ‘Na specie di cadavere lunghissimo, basato su alcuni testi di Pasolini e su un poemetto di Giorgio Somalvico, Fabrizio Gifuni e Giuseppe Bertolucci tornano a lavorare insieme proseguendo la riflessione teatrale sulla trasformazione del nostro paese, “su ciò che eravamo, ciò che siamo diventati o su ciò che infondo siamo sempre stati” (Gifuni), affidandosi al pensiero di un altro grande scrittore novecentesco: Carlo Emilio Gadda.

La prima parte dello spettacolo si basa su il Giornale di guerra e prigionia, testimonianza diretta della partecipazione di Gadda al Primo Conflitto Mondiale (arma di Fanteria,  5° reggimento).  Un diario sconvolgente dove si narra la tragedia personale dell’autore, dal volontario arruolamento (24 maggio 1915) fino al ritorno a casa (gennaio 1919) dopo anni di detenzione nei campi di prigionia tedeschi.

La seconda parte, invece, guarda all’avvento del fascismo attraverso il poemetto Eros e Priapo, un testo scritto in un reinventato fiorentino cinquecentesco e che assume l’originale forma letteraria di un trattato di psichiatria sulla psicopatologia erotica dell’allora Presidente del Consiglio, Benito Mussolini, e sull’attrazione periodica che il popolo italiano prova verso questo tipo di figure affette da “delirio narcissico”.

Il testo finale è il risultato di un sapiente lavoro drammaturgico, a cui non mancano rimandi all’Amleto shakespeariano, come lascia intuire il sottotitolo dell’opera (Della tragica storia di Amleto Pirobutirro).  Un Amleto novecentesco quello di Gifuni, segnato dalla solitudine e dall’incapacità di vivere il proprio tempo,  la cui figura si intreccia alla biografia dell’autore, (come si intuisce dal rimando al protagonista de La cognizione del dolore, Gonzalo Pirobutirro, forse il personaggio più autobiografico di tutta la produzione gaddiana) e si riaffaccia periodicamente nel dramma, proprio a sottolineare gli snodi fondamentali dell’azione, come una sorta di ossatura sottesa a tutto il lavoro teatrale.

Gifuni e Bertolucci restituiscono il ritratto di una nazione attraverso gli occhi di un’anima, dando luogo ad uno spettacolo capace di suscitare riflessioni sull’epoca presente e di emozionare profondamente.

Maggiori informazioni: www.metastasio.net

feriali ore 21; festivo ore 16
info: 0574 608550; biglietteria 0574 608501
biglietti da 25 a 7 euro

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