
Edito da Giovane Africa Edizioni
Dedicato a Ramatoulaye e Amadou, Maria e Francesco i nostri genitori. Per Rama, Mbajang’, Gianluca e Sheik Ibrahim i nostri figli.
Questa è la storia di Papa Ngady Faye, un senegalese come tanti, venuto in Italia per fare soldi. Là dove cercava un po’ di fortuna, ha trovato anche l’amore. Un giorno qualunque, sulla spiaggia, era intento a vendere libri e proprio tra le sdraio conosce quella che diverrà sua moglie, l’italiana Antonella Colletta.
La coppia scrive insieme la storia di un sogno, di una realtà che spiazza rivelando gioie inaspettate, perché “Lì fuori c’è una strada da trovare, e forse più di una. Sta a te cercarle e percorrerle tutte fino in fondo.”
Il loro libro segue un canale di distribuzione particolare. Come tutti i volumi editi da Giovane Africa Edizioni, anche questo viene distribuito attraverso i venditori ambulanti, i quali collaborano con la casa editrice.
“Io potrei benissimo riempirmi lo zaino di sassi. La gente compra per il valore che riusciamo a dare, a trasferire nell’oggetto che abbiamo fra le mani e non per l’oggetto in sé.” Forse è vero, chi va al mare non ha bisogno di occhiali da sole, collanine o libri, però il fatto che l’oggetto porti con sé una storia, una tradizione come le fiabe o le ricette d’Africa, o anche solo una testimonianza come la stessa di Ngady Faye, sicuramente arricchisce di valore aggiunto quello che non è più solo un oggetto, ma un veicolo di incontro tra culture.
Un venditore di libri ambulante è un sistema ancora alternativo rispetto ai tradizionali metodi di diffusione culturale. Sono tante le organizzazioni che hanno portato in giro piccole librerie itineranti, basti pensare anche solo al book-crossing o agli scaffali aperti. Tutte iniziative volte al solito scopo, far circolare, creare nuovi lettori. Inoltre, per il venditore ambulante diventa un’occasione di lavoro, ed è bene sottolinearlo e ricordare di non calpestare la dignità di queste persone: “A volte succede, sono soprattutto gli uomini a farlo, che qualcuno mi dica ‘no, non compro niente ma ti do un euro’. Divento serio e rispondo di guardarmi bene, di vedere se per caso il mio corpo presenta un qualche handicap che mi impedisce di lavorare. Se sembro uno che sta chiedendo la carità.”
Attraverso il lavoro che fa in Italia, Ngady Faye ha finanziato, fra le altre cose, l’apertura di una scuola a Dakar, elementari, medie e superiori, realizzando il sogno di un amico.
In Italia si viene per mandare i soldi alla famiglia, per farsi una bella casa per quando “troppo vecchi, troppo stanchi per lavorare ancora, torneremo in Africa per scoprire, con amarezza, che non siamo più capaci di viverci.”
Con questa storia, auguro a tutti buone vacanze, sperando che guardiate con occhi nuovi i venditori che incontrerete sulla spiaggia, con una pila di libri sotto braccio.
Info: www.giovaneafricaedizioni.it
Noemi Neri: consulenzaletteraria@libero.it
grazie……….a i venditori……..di libri e di sogni,,,,,,,,la voglia di credere e mandare via la massa degli ipocriti europei …forza ghana