Transcendence: etica e dramma di una macchina senziente

[rating=4] Avevo quasi posto una croce sul tema Johnny Depp, quando ho letto dell’arrivo nelle sale di Transcendence. Così, armata di tutte le mie più alte aspettative (con il valore aggiunto del regista Wally Pfister, noto per la superba fotografia di Inception di Christopher Nolan), mi reco al cinema. Devo dire di non essere stata affatto delusa questa volta. Vuoi per la tematica sci-fi, etica e ambientalista, vuoi per gli spettacolari effetti speciali che la fanno da padroni in tutto il film, ma quella di Transcendence non è una storia che ti lascia indifferente.

Ecco dunque la trama del film: lo scienziato Will Caster (Johnny Depp) e sua moglie Evelyn (Rebecca Hall),  lavorano da anni nel campo dell’intelligenza artificiale, in particolare ad un tipo di macchina senziente, denominata PINN, che contiene l’intera gamma delle emozioni umane. Un gruppo di terroristi anti-tecnologia, durante una conferenza a cui partecipano i due scienziati, attaccano contemporaneamente i vari centri di ricerca nel campo delle intelligenze artificiali, facendo esplodere i laboratori e uccidendo svariate persone. Durante l’attacco, uno dei terroristi, spara a Will con dei proiettili radioattivi. A Will rimangono poche settimane di vita. Evelyn disperata, tenta, insieme al migliore amico dei due, Max Waters (Paul Bettany), un upload della coscienza di Will, nel tentativo di far sopravvivere la sua coscienza in un computer. I terroristi, guidati dalla giovane Bree (Kate Mara), tenteranno di evitare che ciò accada rapendo Max, con l’intento di scoprire il “codice sorgente” dell’upload. Arriveranno troppo tardi. Will, ormai online è in grado di controllare ogni congegno elettrico e la rete internet, che utilizzerà per proteggere la sua amata e per perseguire il sogno di Evelyn di cambiare il mondo.  La caccia è dunque aperta. Ma sarà davvero Will Caster ciò che vive all’interno della macchina, o qualcos’altro con ben altre intenzioni? Starà a Max e allo scienziato del governo Joseph Tagger (Morgan Freeman) scoprirlo.

Transcendence

Notevole è l’intento di Wally Pfister di confondere lo spettatore, lasciando il dubbio sulla reale presenza di Will all’interno della macchina e non permettendo mai di far trasparire le sue reali intenzioni, fino alla scena finale. Dietro ciò, molto lavoro di interpretazione c’è da parte di Depp, che riesce, come spesso è accaduto nei suoi film precedenti, ad adattarsi perfettamente ai cambiamenti emotivi e ai risvolti psicologici del suo personaggio. Interessante si rivela anche lo sviluppo della storia, lineare nella sua complessità, in cui i risvolti etici sono la problematica principale di tutta la vicenda. Un film visionario, drammatico e ricco di suspance, senza dubbio ispirato al mondo asimoviano, e più in generale, alla contemporanea teoria della trascendenza “tecnologica”, se così si può considerare. Ray Kurzweil, autore di “La Singolarità è vicina. Quando gli esseri umani trascendono la biologia” (2005) e di “Transcend” (2009), sono probabilmente le influenze più forti in merito al film, per Pfister.

Nella futurologia – una nuova scienza ampiamente sfruttata nell’ambito letterario e cinematografico che si occupa principalmente di previsioni sul futuro dell’umanità con un approccio, appunto, scientifico- , una singolarità tecnologica sta ad indicare la previsione di un punto preciso, all’apice dello sviluppo della civiltà, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani moderni. Il termine “singolarità” può riferirsi anche all’avvento di una intelligenza superiore a quella umana, e ai progressi tecnologici che, presumibilmente seguirebbero, a meno che non subentri un improvviso aumento artificiale delle facoltà intellettive di un essere umano.

Transcendence

Il concetto di “trascendenza” è stato ed è tutt’oggi, materia di dibattito. Se andiamo a fare una piccola e breve ricerca, scopriremo che, molto probabilmente, Will Caster e sua moglie Evelyn sono personaggi ispirati ai due scienziati Dennis Meadows e Donella Meadows, anch’essi coniugi e partner nella vita lavorativa. I due scienziati prevedevano che se il consumo delle materie prime fondamentali continuasse a dilatarsi a un ritmo esponenziale l’umanità dovrebbe affrontare gravi difficoltà a partire dagli anni dopo il Duemila. Le loro considerazioni si basavano sulla Teoria dei Sistemi del Massachusetts Institute of Technology di Boston. Questi temi, per quanto utilizzati spesso nella storia della cinematografia, sono posti dal Wally Pfister in una chiave di lettura del tutto nuova, dando solo un input visivo allo spettatore, ma lasciando a questi la possibilità di capire gradualmente, le problematiche che emergono dalla vicenda narrata.

Transcendence

C’è da dire, che nonostante il tema principale, l’amore tra Will ed Evelyn fa decisamente da controparte ad esso; l’amore tra i due coniugi è così forte da proseguire dopo la morte di lui, fino alla sua evoluzione in un amore donna e macchina, in cui Evelyn si fida ciecamente del suo amato, nell’obiettivo di trovare una cura per salvare il mondo, nonostante Will, non sembri più essere lo stesso. Transcendence è un film toccante, coinvolgente e dalle tematiche complesse e a tratti inquietanti. Ne consiglio la visione in particolare agli appassionati di sci-fi (amanti di Asimov e Philip K. Dick su tutti), ma soprattutto a coloro che sono ancora in grado di emozionarsi, nonostante la nostra vita sia influenzata dalla tecnologia in ogni momento.

C’è ancora speranza per il genere umano, dopotutto.

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