BlacKkKlansman

Un film di Spike Lee che esprime il concetto essenziale di cinema

BlacKkKlansman è un film diretto da Spike Lee, tratto da una storia vera nella quale, due poliziotti in missione investigativa presso il Dipartimento di Colorado Springs, al tempo stesso, portano avanti l’identità di uno solo di loro, ma facendosi mostrare pubblicamente solo nella veste del poliziotto bianco e al fine di ottenere quindi il miglior risultato possibile. Spiegazione basilare questa.

Periodo di fine anni ’50 in piena lotta sociale interna statunitense tra bianchi e neri. Ovvero tra Ku Klux Klan e gruppi di “liberazione” sociale delle persone di colore.

Senza volontariamente entrare nei dettagli della storia, si avverte una esemplificazione del disagio sociale presente tuttora nel periodo politico di Trump. E questo purtroppo è un dato di fatto importante e soprattutto avvertito dal regista a tal punto da promuovere un film trasposto al riguardo.

Film riuscito, ben fatto e paragonabile per struttura “geometrica” della storia a Batman Il Cavaliere Oscuro (paragone azzardato ma non sbagliato per il sottoscritto!) e per qualità dei dialoghi ai migliori film di Tarantino.

Senza effetti speciali ma basato sulla recitazione, dialoghi e storia credibile attraverso cui riflettere sui disagi sociali esistenti. Film che esprime il concetto essenziale di cinema. Molto buono e da vedere.

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