“Gaber se fosse Gaber” al Teatro Puccini di Firenze

Venerdì 12 aprile al Teatro Puccini di Firenze alle 21 la Fondazione Giorgio Gaber presenta “Gaber se fosse Gaber” in occasione della rassegna Firenze ricorda Giorgio Gaber a dieci anni dalla scomparsa.

“Gaber se fosse Gaber” è un incontro-spettacolo composto da un percorso per immagini assolutamente originali e inedite, che fanno vivere o rivivere al pubblico le forti emozioni che solo il canto, la recitazione e la mimica di Gaber sanno trasmettere.

Si tratta di un viaggio nel mondo dell’artista, che attraverso opportuni interventi di approfondimento e riflessione, consente al pubblico di scoprire i momenti salienti di quel Teatro Canzone che ha consacrato la fama di Gaber per oltre quarant’anni.

Tale proposta, ideata e condotta dal giornalista e critico musicale Andrea Scanzi, fa seguito a un sorprendente successo ottenuto in un unico evento straordinario a Firenze. La Fondazione ha poi avuto richieste di programmazione in vari Centri Culturali del nostro territorio nazionale.

La scomparsa di Giorgio Gaber, l’1 gennaio 2003, ebbe a suscitare immediatamente l’unanime sentimento della mancanza di un riferimento artistico e culturale. I suoi spettacoli costringevano a riflettere, alle biglietterie si affrontavano lunghe code pur di non perdere l’annuale appuntamento con l’artista.

La figura e l’opera di Gaber, universalmente riconosciuti patrimonio della nostra cultura, hanno indotto la Fondazione che ne porta il nome, anche per le sollecitazioni giunte da più parti, ad attivarsi per proporre ogni iniziativa, con lo scopo di sottolineare l’attualità del grande messaggio, mantenendo vivo il suo pensiero.

Si sono succedute e istituzionalizzate manifestazioni a livello nazionale, come il Festival di Viareggio, la grande Rassegna ‘Milano per Gaber’, iniziative editoriali, mostre, la presenza sempre più capillare soprattutto fra il mondo giovanile, le collaborazioni con numerose e qualificate produzioni teatrali.

Andrea Scanzi, aretino, scrive ne La Stampa e MicroMega. Eclettico, si occupa di cultura e spettacolo, sport e costume, politico ed enogastronomia. Autore di biografie e saggi trasversali (Roberto Baggio, Ivano Fossati, Beppe Grillo), ha firmato i bestseller Elogio dell’invecchiamento (2007) e Il Vino degli altri (2010), entrambi per Mondadori. Firma ironica e corrosiva, ha visto la prima volta Giorgio Gaber all’Anfiteatro di Fiesole nel 1991, quando aveva 17 anni. Da allora ne ha parlato e scritto spesso, eleggendolo dichiaratamente a “maestro”.

La Fondazione Giorgio Gaber nasce allo scopo di divulgare, tutelare e valorizzare la figura e l’opera dell’artista scomparso. Per ulteriori informazioni sulle sue attività è possibile consultare il sito ufficiale www.giorgiogaber.it

Maggiori informazioni: www.teatropuccini.it

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