Middle East Now, raccontare il medio Oriente contemporaneo attraverso il cinema e la cultura

Il premio del pubblico è andato al film “Wajib” della regista palestinese Annemarie Jacir

L’estremismo politico e religioso e la complessità della vita in Medio Oriente, ma anche storie di speranza verso il futuro, di superamento delle difficoltà quotidiane attraverso l’arte, la musica, la cucina, e una grande determinazione e voglia di cambiamento. Sono state queste le tematiche al centro degli oltre 40 film presentati a Firenze, durante la nona edizione di Middle East Now, il festival dedicato al cinema e alla cultura contemporanea del Medio Oriente, che si è concluso domenica 15 aprile al cinema la Compagnia di Firenze.

Middle East Now è un vero  e proprio evento, lungo sei giorni che ha coinvolto l’intera città di Firenze. Grande partecipazione di pubblico per gli incontri Il Punto delle 19.30 a cura di Felicetta Ferraro, con approfondimenti dedicati al tema Hashtag #Middleast e al ruolo della rete e dei social in Medio Oriente; le mostre fotografiche di Tamara Abdul Hadi, Flying Boys e The People’s Salon, quest’ultima visitabile fino al 31 maggio alla FSM Gallery; infine le presentazioni di libri, tra cui l’apprezzato manuale di cucina siriana Our Syria. Recipes from Home di Dina Mousawi e Itab Azzam; gli eventi musicali Middle East Now MUSIC @ BUH! con ospiti Saeed Aman e Habibi Funk.

Tra le varie iniziative ricordiamo lo spettacolo inedito White Rabbit, Red Rabbit di Nassim Soleimanpour, magistralmente interpretato da Fabrizio Gifuni al Teatro Cantiere Florida senza aver fatto prove e senza regia ma scoprendo il testo solo sul palco ad inizio performance insieme al pubblico in sala. Il testo teatrale sta facendo il giro dei palchi teatrali di tutto il mondo dal 2011, è stato tradotto in 20 lingue e ha fatto più di mille repliche.

Il Middle East Now Award, premio per il film più votato dal pubblico, è stato assegnato a Wajib della regista palestinese Annemarie Jacir. Il film è un ironico e toccante road-movie, che esplora la complessità del rapporto tra un padre e un figlio ormai quasi estranei – gli attori Saleh e Mohammad Bakri, due star del cinema arabo – alle prese con il “wajib”, la consegna a mano delle partecipazioni al matrimonio della figlia più piccola. Il film, che arriverà nelle sale italiane nelle prossime settimane, ha debuttato al Festival di Locarno, ha vinto premi ai migliori festival internazionali, ed è stato candidato agli Oscar 2018.

La giuria composta dagli studenti della New York University di Firenze ha premiato il cortometraggio Men’s Barbershop di Mishal Al Hulail, “storia semplice e originale che presenta con passione un aspetto della quotidianità, grazie a una tecnica eccellente e a un’estrema capacità attoriale”. Una menzione speciale è stata assegnata al cortometraggio Captain Diaa del regista siriano Yusuf Aljundi: in una Aleppo in via di distruzione vediamo il giovane Diaa, che sogna di diventare un calciatore e che finisce per emigrare in Italia con la sua famiglia.

La quarta edizione del premio Best OFF – conferito da OFF Cinema al miglior cortometraggio d’autore – scelto da una giuria composta dai registi Bartolomeo Pampaloni e Samuele Alfani, e dall’archeologo Anacleto D’Agostino, è stato assegnato a One Day in Aleppo di Ali Alibrahim: 24 minuti senza dialoghi, dove sfilano sullo schermo le immagini di una città assediata da bombardamenti e un gruppo di bambini che si mette per gioco a colorare la città, per dimenticare le difficoltà di ogni giorno e mostrare ottimismo alle centinaia di migliaia di persone intrappolate nella città.

Inoltre, una menzione speciale è andata a The Day we Left Aleppo di Hassan Kattan, il documentario sulla storia dolorosa dell’ultimo giorno trascorso da Saleh e Marwa nella loro città di Aleppo, che adorano, prima di essere costretti a lasciarla definitivamente, in un’atmosfera sospesa tra l’attesa e ilo momento decisivo della partenza.

Middle East Now è organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze – Osservatorio per le Arti Contemporanee, Oxfam Italia, Gruppo Why the Best Hotels Firenze, con il supporto di FST-Fondazione Sistema Toscana, La Compagnia, New York University Florence – Villa La Pietra, Ponte33, Azalai Travel Design, in partnership con Fondazione Istituto Stensen, Meltin’Concept / Let7, Fondazione Studio Marangoni, e altre istituzioni e partner locali e internazionali.ll festival è inserito nel cartellone della Primavera di Cinema Orientale,realizzato per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.