Dirty Dancing: enorme successo al teatro Augusteo di Napoli

Musica e danza per festeggiare i 30 anni della storia di Dirty Dancing. In scena fino al 25 febbraio.

Arriva a Napoli il tour italiano del musical “Dirty Dancing” che celebra i 30 anni di successo dal celebre film in scena al Teatro Augusteo di Napoli da venerdì 16 a domenica 25 febbraio con una speciale versione del regista Federico Bellone, adattamento di Alice Mistroni, coreografie di Gillian Bruce, prodotto da Wizard Productions.

“Unico titolo anglosassone in assoluto il cui allestimento italiano è stato esportato in tutto il mondo, compreso il celeberrimo West End di Londra” come scrive lo stesso Bellone nelle note di regia, si è confermato, già nella prima di ieri sera, uno spettacolo assolutamente da non perdere.

Fedele trasposizione teatrale dell’omonimo film, la storia, ambientata nella lontana estate del 1963, racconta il magico incontro tra la giovane Frances Houseman, chiamata da tutti “Baby” (interpretata da una giovanissima Sara Santostasi) e il fascinoso maestro di ballo Johnny Castle (interpretato dal bravissimo Giuseppe Verzicco) e tra serate di balli e cene del villaggio turistico, nonostante le loro differenze sociali, si innamorano fino a sfidare le regole rigide della società molto chiusa e selettiva dell’epoca.

Al di là della musica e dei brani che fanno parte dello spettacolo e del talento di ogni singolo attore/attrice e ballerini, su tutti spicca ovviamente il protagonista principale Giuseppe Verzicco, che ha una presenza scenica davvero strepitosa (la sua interpretazione di Johnny Castle non fa per nulla rimpiangere quella di Patrick Swayze) e quella di Federica Capra che da grande risalto al ruolo della ballerina Penny Johnson, dimostrando di essere davvero una grande professionista, soprattutto nelle scene di ballo sia con Verzicco che con gli altri ballerini del cast.

E’ sempre particolarmente difficile riproporre al pubblico un musical che è stato uno dei più grandi successi degli ultimi 30 anni, e soprattutto confrontarsi con la bravura di attori e attrici che li hanno preceduti, ma i protagonisti dell’attuale adattamento teatrale hanno raggiunto pienamente tale obiettivo. Lo spettacolo è molto coinvolgente, la scenografia, grazie a particolari pannelli girevoli, è riuscita a riprodurre le principali scene della storia anche nello spazio del palcoscenico del Teatro, e una serie di effetti luci e di video che sostituiscono alcune scene (come quella delle prove della presa nel fiume) che sarebbero state impossibili da realizzare in Teatro.

In “Dirty Dancing” non c’è solo l’amore, ma è un vero e proprio passaggio da un’epoca, di un mondo chiuso, con valori rigidi, ad un mondo di libertà, di lotte per affermare i propri diritti sociali e personali (nella storia ad un certo punto di parla anche delle lotte che iniziavano al Sud in quegli anni con Martin Luther King) e della trasformazione anche del ruolo della donna da semplice figlia o mamma, a protagonista della propria vita, scegliendo il proprio percorso di formazione universitaria e di vita in generale come lo farà appunto Baby, senza avere paura del giudizio (e del pregiudizio) degli altri e delle convenzioni sociali in generale.

Siate quello che sentite di essere, solo così potrete vivere il momento più bello. E’ il tema del brano “(I’ve Had) The time of my life” con il quale il musical si conclude, con un ballo scatenatissimo dei due protagonisti compreso la famosa scena del volo di “Baby” nelle braccia di Johnny, sottolineato da un fragoroso applauso del pubblico in Teatro, che ha accompagnato tutta la scena finale del ballo di tutto il cast con applausi infiniti.