
XIV Stagione Sinfonica a Pistoia. Se a 14 anni ragazzi e ragazze iniziano una metamorfosi – appesi a ribellione, primi motorini e primi amori – così anche la Stagione Sinfonica inizia a mutare aspetto. L’Orchestra Leonore, anima della Fondazione Pistoiese Promusica, dalla sua sede regina, il teatro Manzoni, si appresta infatti a espandersi per la provincia, le periferie e i luoghi musicali non istituzionali. Una spinta che risponde a un desiderio sempre più prepotente: scindere il marketing dalla vita reale, il business dalla bellezza.
Ed è così che nasce Floema, presentato giovedì 14 settembre alla stampa: progetto forte e vulnerabile allo stesso tempo, ancora in divenire, che trema per la responsabilità di innescare qualcosa di innovativo, positivo, difficile. Se in ambito teatrale innumerevoli sono gli esempi di fusione tra gli artisti e la cittadinanza, di progetti collettivi tra operatori del settore e quartieri problematici (spesso abitati da adolescenti e persone a rischio), Pistoia si dimostra fra le prime a pensare un concreto, nuovo modo di fare musica con e per la gente.
Questa piccola ma fervida città toscana presenta un fenomeno singolare: è attraversata da un mondo sommerso, con un’alta concentrazione di gruppi amatoriali che si dedicano al canto e al suonare insieme. I pistoiesi si riuniscono già, fuori dalle stanze dei bottoni del professionismo musicale, per evadere sulle note di generi musicali più disparati, e allo stesso tempo aggregarsi. Da qui l’idea, da parte della Fondazione Promusica, di inserirsi ancora di più nel tessuto urbano, formando dei vivai (così vengono chiamati) nelle scuole e in altri punti di Pistoia e provincia, dove gli stessi componenti dell’Orchestra Leonore possano dialogare con ragazzi, adulti, bambini; per formare, educare, insegnare, comporre insieme.
Come si evince dal comunicato stampa, “obiettivo importante del progetto sarà quello di avvicinare il pubblico alle ricchezze della musica contemporanea, attraverso la commissione di sedici nuove composizione musicali“. Non solo quindi la creazione di un ecosistema in cui i professionisti del settore si uniscano alla popolazione, ma anche scrivere insieme pezzi di musica contemporanea.
Compito della stampa, degli addetti ai lavori e dei testimoni di questa genesi, verificare lo svolgimento del progetto Floema. Sicuramente, quello che è stato detto, sarà fatto.
Contemporaneo è anche una parola da sottolineare nel vero e proprio programma della Stagione Concertistica 2017/18. Insieme agli immensi pilastri del regno della mitologia, Daniele Giorgi ha inserito squarci che si affacciano al nostro magmatico tempo presente. Alcuni nomi: tra Rachmaninov, Haendel, Debussy, Mozart e Bach (e molti altri), sarà possibile trovare Massimiliano Matesic e una sua overture da I ragazzi della via Paal; gli Astor Piazzolla, rivoluzionari del Tango argentino; Paolo Marzocchi, compositore italiano; Detlev Glanert, compositore tedesco con la sua Weites Land.
Otto saranno gli appuntamenti al Teatro Manzoni, otto momenti travolgenti condotti da un Direttore, Daniele Giorgi, che come pochi altri sa coinvolgere anche gli uditori meno propensi all’ascolto della musica classica. Tra gli ospiti di prestigio citiamo strumentisti di alto calibro, internazionalmente riconosciuti come fra i più brillanti della loro generazione: Vanessa Perez, Baiba Sride, il Direttore Eiji Oue, Nemanja Radulović, Ivo Pogorelich, Isabelle Faust, Danusha Waskiewicz, Marco Albonetti, Andrea Dindo, Federico Colli, l’Orchestra da Camera di Mantova.
Qui l’intero programma della Stagione, con tutti i dettagli e le informazioni su date, persone, orari: http://www.fondazionepromusica.it/sinfonica/stagione-2017-2018/