Pomigliano Danza, un esempio da seguire

A Pomigliano d'Arco, vicino Napoli, scopriamo l'unica scuola comunale di danza in Italia. Una realtà in crescita, dove si sfornano talenti, e con obiettivi sempre più ambiziosi

Sei sale, mille metri quadrati, sei docenti. Sono solo alcuni dei numeri di Pomigliano Danza, scuola di danza comunale e, proprio per questa caratteristica, unica nel suo genere. Sembra impossibile che da noi, il Paese che bistratta l’arte in generale e in particolare quella tersicorea, si possa trovare una struttura simile. Ancor più stupefacente pensare che tale struttura non sia collocata nella parte alta dello stivale ma in Campania, a Pomigliano d’Arco. Eppure, questa associazione esiste, sta crescendo e si sta ponendo obiettivi sempre più ambiziosi.

Nata nel 2004, Pomigliano Danza ha inaugurato il 3 ottobre un nuovo anno accademico alla presenza delle autorità locali, dell’intero corpo docente, degli allievi e di una madrina d’eccezione. E’ Anbeta Toromani, danzatrice nota al grande pubblico per la sua partecipazione prima come allieva e poi come professionista alla trasmissione “Amici” e da qualche anno splendida ballerina al Teatro di San Carlo di Napoli (l’8 e il 9 ottobre in scena con l’Otello di Monteverde insieme a José Perez e Alessandro Macario).

La conferenza stampa di Pomigliano Danza

Anbeta ha tenuto una lezione per gli allievi della scuola, con la promessa di ritornare nel corso dell’anno per uno stage, e non ha mancato di dare il suo in bocca al lupo e qualche consiglio per i prossimi mesi di studio: “La danza richiede una grande fatica, solo così si ottengono dei risultati. Con il tempo questa disciplina fa una selezione naturale, ma il talento se ben coltivato può sbocciare. Anche se pochi riescono ad emergere, è bellissimo avere l’opportunità di studiare”. Una opportunità che Pomigliano Danza offre a tutti: essa, in quanto scuola comunale, consente di fare la sbarra e salire sulle punte anche a chi non potrebbe permetterselo economicamente. La danza qui diventa democratica, una materia di studio per oltre cento bambini e ragazzi. Sono infatti quasi centrotrenta gli allievi che si contano attualmente, ma il presidente Giacomo Messina dice: “L’obiettivo è di alzare il numero degli iscritti”.

Una sala della scuola di danza Pomigliano Danza

Dal 2011 alla guida della struttura, Messina punta in alto: “Stiamo già pensando di utilizzare i nostri spazi anche in altri modi e di creare una nostra compagnia professionale”. Come confermano il direttore artistico Gaetano Leone e il maestro Bruno Stoduto, questa idea della compagnia è nata anche sulla base del fatto che la scuola sforna molti talenti, ed è poi un peccato vederli andare via. Gli ultimi ad aver preso il volo sono Claudia Terracciano, impegnata all’Arena di Verona nel Don Chisciotte, e Filippo Franzese, vincitore di una borsa di studio a Reggio Emilia assegnatagli dal direttore della Michele Merola Contemporary Dance Company. Che tanti altri comuni prendano Pomigliano d’esempio!

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