“Orchidee” di Pippo Delbono in scena all’Arena del Sole di Bologna

Dal 20 al 23 novembre all’Arena del Sole di Bologna va in scena Orchidee (leggi la recensione), uno spettacolo di Pippo Delbono con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Julia Morawietz, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella, immagini di Pippo Delbono, musiche di Enzo Avitabile e luci di Robert John Resteghini.

L’Arena del Sole è tra i coproduttori di Orchidee – in scena da mercoledì 20 novembre –, il nuovo spettacolo di Pippo Delbono, regista, attore e autore, spirito libero della scena internazionale, che da sempre ama rompere le barriere. Dopo aver lavorato quest’ultimo anno per il cinema con registi del calibro di Bernardo Bertolucci, Peter Greenaway e Marco Risi, dopo aver diretto Cavalleria Rusticana di Mascagni per il Teatro San Carlo di Napoli ed essere stato invitato dal Residenztheater di Monaco di Baviera per la creazione di un lavoro con gli attori del teatro stabile tedesco, in Orchidee Delbono, come un “terrorista della cultura”, invita lo spettatore a un viaggio nello spazio teatrale che rende omaggio ai vivi e alla verità delle cose, trascinando nella sua danza imprevedibile i fantasmi del cinema e guidando i propri attori attraverso gli specchi.

Come riassunto dai fiori esotici del titolo, delicati, eleganti e suggestivi, che sovente abbelliscono i salotti delle case borghesi in esemplari artificiali, l’artista mette in scena il falso di fronte al vero, oppone i codici della finzione cinematografica all’arte dello spettacolo dal vivo, alla verità dell’azione teatrale rappresentata. Inventore di immagini forti, spazi, ritmi, Delbono ricostruisce e ricrea il mondo in chiave fantasmagorica, come rappresentazione fatta di scandali, folgori, visioni, colori, voci, scoppi, le sue meraviglie, le violenze, i corsi e ricorsi della storia.

Restituisce, in momenti di rara intensità, frammenti del nostro mondo, frammenti della sua biografia, frammenti delle vite degli spettatori e denuncia, alla sua maniera, le feroci ipocrisie del nostro tempo. Ad accompagnarlo sulla scena c’è la sua compagnia di sempre, la sua “compagniafamiglia”, le sue creature, la sua banda di illuminati, omogenea nella sua disomogeneità: cantori, danzatori, attori di altri mondi che insieme inventano una celebrazione delle forze della vita per un teatro necessario. Un viaggio in cui la musica gioca un ruolo di primo piano facendosi elemento drammaturgico: un tappeto sonoro che, pur presentando importanti tasselli musicali firmati da autori come Miles Davis, Philip Glass, Joan Baez, Nino Rota, Gruppo Italiano e Pietro Mascagni, trova il suo protagonista in Enzo Avitabile, musicista recentemente al centro del documentario a lui dedicato Enzo Avitabile Music Life, firmato dal regista Jonathan Demme.

Maggiori informazioni: www.arenadelsole.it

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