
Una struttura policromatica, multi-ingresso, polifunzionale, un sorta di labirinto, quasi un parco giochi per bambini, la scenografia installata nell’arena del Teatro Golden e al grido “Papà, papà….” ecco in scena Charlotte Delong e Jean Marc Labert: l’una in cerca di maternità e l’altro di una birra, un panino o una prostituta com’è tipico di un single: ella la nostra Gaia De Laurentiis in abito da sposa ed egli Ugo Dighero, come il cerimoniale richiede in frak e cilindro.
L’uno e l’altra a raccontarci dei disastrosi incontri sentimentali che li hanno portati a ciò che anticipano per creare suspense nel disegno registico di Stefano Artissunch che ancora una volta da carattere e colore a un testo che nella sua semplicità fa del brio incessante la cifra del risultato. Un single per essere sempre sereno e brillante non può che cercare una sbronza, una buona tavola o una bella donna e poi chissà una bella storia a lieto fine.
Marlene in giacca rossa e l’ossessione per le multe e i vigili urbani; Clementina, una mummia imprigionata nel suo gesso a seguito di una frattura multipla procuratasi sulle piste da sci alla uscita dallo skilift, Mari la fisioterapista, in spolverino giallo con le sue fobie contro l’epatite B e Patricià in fucsia e le liti furibonde con il marito e le minacce di costui con la doppietta, quindi le sue pause nella vita coniugale, prima che Jean Mark, grandissimo nella sua prova attoriale, uno dei due protagonisti, riesca a capire che Charlotte è la persona giusta.
Antoine, in giacca rossa, Debora e la laringite della sua piccoletta; Alex, con cappello di alpino e giacca in lana cotta, il figo sciatore, rivelatosi una allevatore di capre, la sua “verdolina”, la sua passione per il pediluvio; il colpo di fulmine per un impresario delle pompe funebri, e l’incredibile bacio della fortuna ad aggiudicarsi il suo biglietto da visita, e l’immancabile presagio d’epilogo che con esso ne consegue; quindi Paul in giacca verde, e la moglie che lo ha lasciato per il fratello e i castranti ricordi di essa nei momenti più caldi.
Ma perché complicarsi la vita quando ciò che hai a portata di mano ti può rendere felice e/o madre come nei desideri della nostra brava e bella Gaia De Laurentis? Questo il percorso ad ostacoli che a grande vivacità cromatica fanno dello spettacolo un momento ricchissimo di battute e situazioni a comicità intelligente.