Terezin artisti fra le ceneri

[rating=3] A Terezin pochi km da Praga fra il 1940 e il 1945 morirono oltre 35.000 ebrei. All’apparenza una semplice cittadella fortificata che avrebbe dovuto raccogliere i migliori artisti della scena europea, in verità un brutale campo di concentramento dove si affollarono alcune fra le più brillanti menti del secolo scorso: compositori, registi, pittori, intellettuali, nomi troppo noti per poter essere immediatamente deportati e che furono loro malgrado i protagonisti di un pietoso documentario ordinato dal Fhurer per mostrare al mondo la benevolenza del Terzo Reich nei confronti del popolo semita.

A dirigerlo fu chiamato Kurt Gerron, un attore già noto ad Hollywood che aveva interpretato il mago ne L’angelo azzurro, recluso a Terezin e obbligato dagli squadristi della svastica ad orchestrare una posticcia scenografia e a dirigere le comparse.

L’ignobile richiesta diviene tuttavia il pretesto per allungare la vita dei compagni di reclusione, con la giustificazione della necessità di cibo e abiti per gli attori del documentario; è questa la storia di “Terezin artisti fra le ceneri”, spettacolo conclusivo degli allievi del corso Lazio in scena allestito al Teatro Vittoria di Roma.

Nobile scelta, perfetta per la cadenza in calendario proprio il giorno della memoria, bravi gli attori: su tutti Francesca Marchionne nel ruolo della sposina coraggiosa, Federico Balzarini nei panni del sornione Victor e il bravo Alessio Moneta (Peter) anche autore del testo con Matteo Ciocci, Valentina Rizzi e Alessandra Verdura, impeccabili anche gli allievi del conservatorio di Santa Cecilia, equilibrato l’allestimento scenografico e il disegno luci.

Qualcosina in sottrazione forse non sarebbe guastata, un momento didattico-esplicativo di meno per esempio, sostituito perché no da un qualche inserto sull’opera ai più sconosciuta Der Kaiser von Atlantis scritta proprio da Victor Ullmann e Peter Kien durante la loro prigionia, ma nel complesso bel lavoro, qualche acerba stella da palcoscenico brillerà in ben più prezzolate costellazioni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here