
[rating=3] In questi giorni al teatro Diana di Napoli, un’ affascinante Serena Autieri, sta portando sulla scena “La Sciantosa” eccentrica, popolare, storica, ricordata da pochi dimenticata dai più, mai conosciuta dalle giovani generazioni.
Nei panni del pulcinella presentatore, canta brani antichi immedesimandosi in Elvira Donnarumma, la sciantosa che fu. Le canzoni testimoni di un mondo e di un’epoca da proteggere da rivalorizzare che permettano di rivolgere anche “uno sguardo allo strapotere dell’immagine mordi e fuggi dei nostri giorni. Elvira Donnarumma, “a capinera napoletana”, che sfidò la sua malattia ogni sera fino alla morte pur di non abbandonare il pubblico; lei che avvolta dalla bandiera italiana, in precario equilibrio e con gli occhi pieni di lacrime, cantò “Addio” davanti a tutta Napoli che la acclamava”.
Unica attrice sulla scena, Serena entra ed esce dal palco, gioca con il suo corpo, con il pubblico rendendolo partecipe e parte attiva delle canzoni e del tempo che fu. Palomma `e notte, fenesta vascia, io te vurrìa vasà, Santa Lucia Luntana, Ninì Tirabusciò, Reginella, sono solo alcune delle melodie cantate dalla Autieri e musicate dal gruppo sapientemente diretto dal maestro Pizzo. Quando il pubblico canta a viva voce, ed applaude costantemente, la missione è compiuta.