Gospodin, l’antieroe metropolitano

[rating=3] Un giovane dissidente si aggira per strade di una fantomatica città tedesca. Ha deciso di combattere strenuamente il capitalismo, vero nemico di ogni uomo e per farlo sa che è necessario avere delle regole ben precise. E Gospodin, questo il nome dell’ eroe, lo sa. Ecco perchè un giorno scrive a lettere cubitali sui muri della sua cucina le seguenti regole: 1) Una partenza è da escludere, sarebbe troppo facile lasciare il proprio paese 2) I soldi non devono essere necessari, quindi tuttalpiù si vive di baratti 3) Ogni proprietà è da rifiutare 4) Libertà è non dover prendere decisioni.

Ma cosa ha scatenato la sua rabbia contro il sistema? E’ colpa (o merito) di Greenpeace che gli ha portato via il suo lama con la futile scusa di maltrattamento di animali. E questo ha dato il via alle sue surreali avventure: incomincia a dare a tutti quelli che incontra di “piccoli leccaculo borghesi”, accetta di sostituire un amico ad un funerale, si fa sottrarre uno ad uno tutti elettrodomestici, rifiuta le maledette offerte di lavoro che lo perseguitano, tiene a casa sua per un losco individuo una valigia piena di denaro. Trova l’agognata felicità in un’amena cella del carcere, luogo che finalmente gli consente di mettere in pratica la sua filosofia ovvero di “prendere per le palle il capitalismo”.

Una tragicomica storia in cui lo strampalato eroe metropolitano corre affannato da un parte all’altra della città perchè quando corre pensa quasi a tutto, anche se poi non riesce mai a formulare pensieri precisi. La regia di Corsetti costruisce una narrazione scenica efficace,complice una scenografia composta da pannelli e cubi sui quali vengono proiettati oggetti scenici e un cast di attori d’ eccezione.

Infaticabile Gospodin-Santamaria ed estremamente versatili Picello e Prayer che ricoprono con grande disinvoltura molteplici ruoli. La messa in scena diverte e commuove allo stesso tempo con le vicende strampalate, i personaggi inconsapevolmente feroci nel loro continuo “desiderare”e l’ingenuità di Gospodin nel rifiutare tutto e tutti. Un’umanità messa a nudo e ridicolizzata per i suoi finti bisogni.

“Sventurato il Paese che ha bisogno della pubblicità per comprare il latte” dice Gospodin. E pensare che una volta il Paese aveva bisogno di eroi.

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