Barbarossa & Marcorè: duetto irresistibile tra note e risate

[rating=4] Le pietre delle gradinate della cavea dello splendido anfiteatro romano di Fiesole trasmettevano ancora il calore del sole accumulato durante una splendida giornata estiva.
Al calar della sera l’arena si è illuminata per far luce sulla “strana coppia” formata da Luca Barbarossa e Neri Marcorè e sul loro “Attenti a quei due”: un piacevole viaggio attraverso vecchie e nuove canzoni del cantautore romano, aneddoti di vita, sagace ironia e una vivacissima satira politica con i mille volti del poliedrico attore marchigiano.

Luca Barbarossa si è esibito in alcune delle sue più celebri canzoni della sua carriera in un percorso a ritroso, iniziando dalla gavetta quando con Mario Amici, che lo accompagna ancora alla chitarra nei suoi concerti, si esibiva per le strade di Roma ispirandosi al repertorio della musica west coast americana. Passando per le canzoni più note, da “Roma Spogliata”, portata a Sanremo ad appena 19 anni, a “Portami a ballare” con la quale nel 1992 vinse il Festival, procedendo con “Via Margutta”, “L’amore Rubato” e la recente “Via delle storie infinite”.
Il cantautore romano ha dimostrato una grande verve da palcoscenico e si è rivelato un’ottima spalla allo scatenato Marcorè.

Neri Marcorè ha dato il meglio di sé, portato in scena momenti di spassosa e penetrante comicità con i suoi personaggi più divertenti: da Ligabue, a Pierferdinando Casini, all’ex ministro Gasparri, Capezzone, Di Pietro e l’inimitabile interpretazione del maestro Amedeo Minghi.
Ottime anche le sue doti canore nell’interpretazione di alcuni pezzi come “Aspettando il 2000” e “Ali di Cartone”.
Ancora una volta Marcorè ha dato prova della sua versatilità, confermandosi come uno degli artisti più eclettici e capaci del palcoscenico italiano.

Sul palco i due artisti sono stati accompagnati da una band dal suono molto acustico: alla chitarra acustica, classica e armonica Mario Amici, alla tastiera Stefano Cenci, alla batteria e percussioni Roberto Polito, al basso Mauro Formica e alla chitarra elettrica Claudio Trippa.

Barbarossa e Marcorè nelle oltre 2 ore di spettacolo hanno dimostrato un grande affiatamento, dettato da un’amicizia e da ideali comuni che vanno al di là del palcoscenico. Un giusto equilibrio di enorme leggerezza tra musica e comicità ha coinvolto la platea emozionandola e trascinandola verso le risate più sfrenate.
Gli artisti sono riusciti a creare e mantenere un’atmosfera calda e familiare, un bel mix fatto di musica, racconti, improvvisazioni e gag ad alto ritmo che hanno reso piacevole la serata dell’Estate Fiesolana in ogni istante, dalla prima nota all’ultima battuta.