
[rating=4] Parla d’Amore il nuovo album del cantautore toscano Giancarlo Benericetti. L’amore per la musica lo ha portato, dal 2007 ad oggi, alla creazione di molti brani, gli ultimi dei quali costituiscono “Soltanto Amore”. La sua voce è accompagnata ora dal piano, ora dalla chitarra, ora dagli archi ma le combinazioni sonore e i testi ricercano costantemente la cantabilità e la melodia, mantenendo costante la tematica dell’Amore, in tutte le sue molteplici sfaccettature.
Ed eccole emergere, una ad una, nelle diverse canzoni. Cosa farò domani, giunta alle semifinali del Tour Music Fest 2013 promosso dalle case discografiche Sony e Universal Music, porta in primo piano temi attuali, l’autore si domanda che ne sarà del futuro in un mondo che corre via così velocemente e all’incertezza risponde con la certezza del presente, col suo straordinario attaccamento alla vita, quella vita che scorrendo rivela a piccoli passi quel che sarà il futuro.
Dal carattere meditativo e riflessivo del brano di apertura si passa ad una reale constatazione esistenziale. I momenti fragili della vita si superano con l’Amore, quel nobile sentimento che vissuto intensamente, ci permette di innalzarsi al di sopra delle fragilità quotidiane. Ed ecco nascere Fragile, sostenuta musicalmente da armonie concitate ed energiche che lasciano trasparire quella vitalità, quella forza di riscatto che trova fondamento proprio nell’Amore.
Soltanto Amore è il brano che dà il titolo all’intero album, un vero e proprio inno, un grido musicale, di passione, di ricerca, di condivisione del bello; sensazioni, emozioni che si possono e si devono sempre ricercare in noi stessi e nel mondo che ci circonda per sfuggire all’isolamento, alla solitudine, alla malinconia, alla disperazione.
Di carattere più intimo e personale, con taglio autobiografico sono i brani Quando nasce un fiore, Una vita in due e Dov’è. La prima canzone celebra la nascita del nipotino Dante e si fa portavoce di quella gioia, di quella felicità che accoglie l’entrata in famiglia e nel mondo di una nuova vita, quella vita che porta una ventata di primavera, di speranza, proprio come la nascita di un fiore. Con la seconda canzone Benericetti ripercorre la propria vita di coppia e riflette sull’iniziale bellezza dell’Amore e sulla necessità di un impegno quotidiano di entrambi per mantenere quella felicità iniziale, capirsi e sostenersi, mettersi in gioco continuamente, cercando di rinnovare e tenere accesa quella fiamma. E questa vita di coppia musicalmente strizza l’occhio al pop e allo stile di Eros Ramazzotti. Nella terza creazione il cantautore si domanda dove sia quel mondo che suo babbo e suo nonno gli avevano prospettato e additato e che sembra, adesso, introvabile, quasi un’illusione, un’utopia.
E da questa utopia, dalla ricerca di questo mondo forse scomparso o forse mai manifestatosi nasce Una nuova dimensione. Benericetti sembra quasi lasciare la dimensione terrena, il mondo contemporaneo e i suoi problemi – dalla crisi economica, alle catastrofi ambientali, dalla miseria, alla povertà – per innalzarsi e varcare la porta di quel Paradiso che ha posto quale regola di vita l’Amore.
Vincitrice del Festival Tricolore della Canzone Italiana tenutosi a Reggio Emilia nel 2011 in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è la canzone Italia unita. Un confronto e un contributo personale alla Nazione e alla sua storia. Il cantautore mette sui piatti della bilancia due possibilità per il futuro della nostra penisola: tornare a 200 anni fa, all’Italia degli Stati e dei Granducati oppure rimanere uniti. Il piatto più pesante per lui è il secondo, lo stivale è e deve rimanere unito, tanti sono stati i morti e le vite che si sono sacrificate per l’unificazione, oggi dobbiamo fare lo stesso, lottando insieme saremo migliori, come lo sono stati i nostri avi.
Un omaggio ai Nomadi, la sua band preferita, è Amore che prendi amore che dai, brano che anticipa il gran finale dell’album È la nostra vita. Un ringraziamento a questo straordinario dono. Qualunque essa sia, qualunque vita noi desideriamo, quella che abbiamo dobbiamo amarla e viverla al meglio delle nostre possibilità. È interessante e prezioso il momento centrale del brano, solo strumentale. Intenzione del cantautore è stata, infatti, quella di concedere all’ascoltatore il privilegio di riflettere sulla propria vita, accompagnato da un’atmosfera musicale positiva, aperta e pensante.
Molti gli apprezzamenti della critica e del pubblico che hanno già fruito della nuova compilation di Giancarlo Benericetti, pubblicata dalla Music Valley Records e già approdata su iTunes e trasmessa in diverse radio della Toscana.