Il cartellone di punta della 33esima Stagione dell’ORT

Un cartellone di punta all’insegna della duttilità e dell’alta qualità quello proposto dall’ORT per la sua 33esima Stagione che prosegue nella fortunata formula tra scoperta e rilettura: oltre a ragionate rivisitazioni di repertorio, stavolta con Schubert e Schumann protagonisti, preziose incursioni nel contemporaneo (Tan Dun) e valorizzazione di perle del Novecento strumentale italiano (insieme con Berio anche Dallapiccola, Malipiero, Castelnuovo Tedesco e Martucci.

Attorno ai direttori Kawka e Rustioni, che hanno maturato un suono tanto caratteristico quanto duttile nell’Orchestra, tre solisti nella doppia veste di direttori, con i graditi ritorni di Michele Campanella e di Patricia Kopatchinskaja. E poi direttori emergenti del panorama italiano, virtuosi eccellenti (dalla giovane Gloria Campaner a Isabelle Faust e Alban Gerhardt). Programma affascinante quanto vario e sapiente, dunque, che ha le carte in regola per appassionare il pubblico di tutta la regione.

Unire la cultura ad una intelligente capacità di utilizzare le risorse può aprire un orizzonte di stimolante novità, come dimostra il Cartellone ORT 2013/2014, disegnato da Giorgio Battistelli con sensibilità e precisa coerenza di gusto e comunicatività. I filoni, già frequentati con esiti brillanti in precedenza, sono quelli di un’indagine diffusa del repertorio classico e romantico, che stavolta affronta Schubert e le sue sinfonie e lo Schumann concertista, non accantonando Beethoven (presente con le magnifche Romanze per violino), unita alla perlustrazione del pre-contemporaneo (soprattutto Novecento italiano, ma anche Scuola di Vienna e con attenzione particolare alle trascrizioni). Senza disdegnare puntate nel contemporaneo (con l’attesissimo Grammy Award Tan Dun), e la “contaminazione” del Concerto/Spettacolo di Carnevale pensato da Maria Cassi.

Il tutto mira ad espandere ulteriormente la palette sonora di un’orchestra sempre più versatile e capace. Questo grazie all’ospitalità di solisti di spessore: non solo gli “strumenti principe”, ma anche gli “ancillari” (ad esempio fagotto e arpa) e nella formula della doppia veste solista-direttore.

Si parte con il concerto inaugurale (30 ottobre) affidato a Daniele Rustioni, che continua nella sua esaltante rilettura mendelssohniana, ma offre anche una chicca nelle Otto romanze di Verdi  trascritte da Luciano Berio.

Dopo il concerto dell’orchestra ospite, l’Orchestra da Camera di Mantova (con programma ancora da definire) il già citato concerto “clou” (il 30 novembre) del compositore cinese, americano di adozione, Tan Dun, in veste di direttore, che presenta la sua trilogia degli elementi, Concerti per orchestra e percussioni ad acqua, carta e pietre e ceramica: nella sua “esoticità” un concerto che è un banco di prova difficile per l’orchestra, chiamata a rendere sonorità complesse e sfuggenti.

Tan Dun

Dopo il festoso concerto natalizio (24 dicembre, ore 17) dedicato alla danza con musiche di Glinka, Cajkovskij, Ponchielli e Prokof’ev affidato ancora a Rustioni, toccherà al direttore principale Daniel Kawka (il 7 gennaio) il compito di anfitrione all’ennesima solista di sicuro avvenire: la giovane pianista veneziana Gloria Campaner la quale eseguirà il  Concerto di Schumann op. 54.

Ad assistere al battesimo fiorentino del giovanissimo violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan sarà Rustioni (il 22 gennaio). Il solista, del quale fu mentore l’ultimo Rostropovich, sarà impegnato con il Concerto di Schumann, mentre il direttore stabile oltre al diletto Mendelssohn eseguirà pagine squisite di Dallapiccola e Martucci.

Atteso quanto gradito il ritorno (30 gennaio) di Patricia Kopatchinskaja, oltre che immaginifica con il suo violino anche direttore; la scalza moldava oltre a Beethoven (Romanza n.1 ed Eroica) sarà alle prese con il K.218 di Mozart, ma soprattutto offrirà un assaggio del “suo” Mansurjan, compositore armeno del quale ha appena registrato un cd per la prestigiosa ECM.

Altrettanto benvenuta la rentrée di Michele Campanella (6 febbraio) nella sua città di elezione: lo specialista lisztiano sarà alle prese come interprete e direttore nei capolavori estremi di Mozart e Brahms. Situazione rovesciata rispetto a Campanella quella dell’israeliano Asher Fish, assai più noto nella veste di direttore (specialmente di Wagner) e che stavolta si presenta anche in qualità di pianista (del resto suo maestro è Barenboim), con un programma tutto viennese: il Concerto K.466 di Mozart, la Kammersymphonie di Schönberg e l’Adagio della incompiuta Decima di Mahler (20 febbraio).

Ancora da defnire il programma dell’esibizione (4 marzo) con protagonista la one-woman show Maria Cassi, che prosegue nella tradizione di collaborazioni tra ORT e attori toscani, dopo Paolo Poli, Bustric ecc. Le musiche e l’ispirazione di questa gioiosa performance spaziano tra  Mendelssohn, Mozart, Rossini, Bizet, Beethoven, Rodrigo, De Andrè, Bernstein, J.Strauss.

Importante il compito della mezzosoprano Laura Polverelli nel cavallo di battaglia della dedicataria Cathy Berberian e delle tante eccellenti interpreti fno a Dawn Upshaw: le insidiose Folksongs, capolavoro di Luciano Berio, dirette dal rigoroso Paolo Carignani, molto apprezzato all’estero (8 aprile).

Concerto di Pasqua (16 aprile) con un altro giovanissimo, l’australiano Daniel Smith, con la spericolata (anche al volante) violinista britannica Clöe Hanslip che dietro al  “sicuro” Beethoven della Settima e della celeberrima Seconda Romanza, insinuano gli americani Ives e Adams, il cui Concerto per violino è una “prima” per Firenze con l’ORT.

Un altro giovane direttore italiano su cui l’ORT ha investito, Tito Ceccherini, accompagna l’eterea arpa di Floraleda Sacchi nel Concertino di Castelnuovo Tedesco e, con il flauto di una delle prime parti dell’Orchestra, Fabio Fabbrizzi nel mozartiano K.299. Sarà interessante ascoltare l’interpretazione di Ceccherini del monumento sinfonico schubertiano, la Grande (8 maggio).

Floraleda Sacchi

Siamo ai fuochi d’artificio finali con il secondo concerto di Daniel Kawka (16 maggio) che si avvale di una prima parte dell’Orchestra, il fagottista Umberto Codecà per la Romance di Elgar e della stratosferica Isabelle Faust (alla quale si deve tra l’altro una delle più accattivanti incisioni recenti delle Partite bachiane) nel Secondo Concerto per violino di Bartok; stuzzicante la proposta, da parte di un analitico come il maestro francese, della sinfonia “delle Cornamuse” di Malipiero.

Ultimo appuntamento della stagione (28 maggio) con l’inconfondibile voce del violoncello di Alban Gerhard, autentica stella quanto il direttore, il danese Thomas Dausgaard, che si misura stavolta non con i suoi amati scandinavi, ma con il Prokof’ev della Sinfonia concertante e l’arcinota Quarta di Čajkovskij. Rivisitazione con sensibilità nuova, questa la cifra stilistica. Non per niente la maggior parte degli interpreti sono specialisti del contemporaneo, di pagine consolidate di repertorio, con attenzione però ad una puntualità critica e al contempo storico-musicale.

Obiettivo precipuo la proposta in anticipo di talenti in fase di sviluppo e di maturazione (ad un passo dalla consacrazione, per così dire) nonché il  curioso confronto con zone poco battute nella prassi esecutiva, ma soprattutto utilizzo di tutto questo quale base per l’arricchimento di esperienza, anche emotiva oltre che professionale, nel fare musica. Chi ha presente la storia recente dell’orchestra lo sa bene, tutto ciò concorre a contraddistinguere il timbro particolare, il “suono” inconfondibile, di una formazione nella quale prevale il piacere dell’esecuzione su ogni altra considerazione.

Infine segnaliamo un importante appuntamento con la solidarietà in programma al Teatro Verdi il 21 novembre. L’ORT appoggia e sostiene le attività di Oxfam Italia ospitando un concerto diretto da Massimiliano Stefanelli con le soprano Laura Giordano e Alessandra Rezza, la mezzosoprano Valeria Sepe e Annalisa Stroppa, il tenore Cataldo Caputo, il baritono Mario Cassi, il tenore Antonio Poli e il basso Paolo Pecchioli e con la straordinaria partecipazione di Luciana D’Intino. I fondi raccolti saranno devoluti ad Oxfam Italia, onlus toscana da 30 anni impegnata a combattere l’ingiustizia della povertà (www.oxfamitalia.org).

La Fondazione ORT arriva alla presentazione odierna accompagnata da numerosi dati incoraggianti prodotti nella stagione appena conclusa. I numeri dicono che rispetto al periodo precedente c’è stato un aumento del pubblico del 14% mentre gli incassi lordi sono addirittura aumentati del 31% (il 18% in regione). La presenza media degli spettatori al Teatro Verdi sfora adesso le mille unità (anche qui con un progresso rispetto alla Stagione 2012-13), ed altrettanto interessanti sono i dati che arrivano dagli altri teatri toscani dove si svolge la nostra programmazione. La  corretta ed attenta gestione, ed i risultati lusinghieri non limitano certo la voglia di migliorare e di innovare della Fondazione.

Molte le novità che sono in preparazione sul piano dei contenuti, degli strumenti e dell’accoglienza. l segni in questo momento più evidenti sono il nuovo logo e il nuovo visual ideati da Marco Innocenti e Luca Parenti per Kidstudio. Non uno stravolgimento della vecchia grafica, ma un’evoluzione che semplifica le forme e disegna un corale, armonioso stormo di uccelli, sintesi perfetta del senso di condivisione espresso da un’orchestra, che è poi il segno distintivo del nostro tempo. Le iniziative non si fermeranno certo qui, ma anzi iniziano proprio da questo punto per aprirsi sempre di più alla città, intesa come pubblico e come istituzioni. Da segnalare infine che anche per questa stagione rimangono invariati i prezzi sia dei biglietti (a partire da 11,00 euro) che degli abbonamenti (a partire da 100,00 euro). Rinnovato e incrementato l’impegno con le scuole e per gli studenti, non solo italiani. Marco Mangani sarà anche quest’anno il coordinatore di quest’area che la Fondazione considera di primaria importanza per la sua attività.

Scarica qui il programma

Ma le attività ed iniziative in ponte per la nuova stagione non finiscono qui, con Prove d’orchestra, Invito alla Musica, Le vie della musuica, l’ORT e le Stagioni d’Opera, Festival. Eccoli nel dettaglio.

Orchestra della Toscana

PROVE D’ORCHESTRA

a cura di Marco Mangani per gli studenti della Scuola Media Inferiore preferibilmente a indirizzo musicale oppure orientate all’insegnamento di uno strumento musicale.

3 gli incontri in Teatro per ascoltare l’Orchestra in prova con direttori e solisti. La conduzione di “Prove d’Orchestra” è affidata a Marco Mangani, musicologo, docente all’Università di Ferrara, e guida carismatica soprattutto per i giovani studenti. Gli incontri, che hanno luogo al Teatro Verdi di Firenze dalle 9.30 alle 10.30, prevedono un primo tempo di introduzione e a seguire l’ascolto di parte della prova. Singola prova € 5,00 – Abbonamento 3 prove € 10,00 – docenti ingresso gratuito.

INVITO ALLA MUSICA

a cura di Marco Mangani per gli studenti delle Scuole Medie Superiori di II grado.

L’iniziativa da più di 10 anni contribuisce a formare gli ascoltatori di domani. Realizzata dall’Orchestra della Toscana è rivolta alle scuole secondarie di secondo grado del territorio fiorentino. L’intenzione è quella di favorire l’apertura di alcune finestre sul ruolo fondamentale svolto dall’arte musicale nel contesto della civiltà occidentale, contesto che costituisce l’oggetto privilegiato delle discipline storiche, letterarie e filosofiche che i giovani studenti sono chiamati ad apprendere. ‘Invito alla musica’ nelle classi entra secondo una formula sperimentata, con lezioni specifiche su alcuni aspetti del programma della stagione concertistica. Gli studenti possono scegliere 5 concerti e accedere in teatro con una tessera speciale di € 30,00. Per i docenti l’ingresso è gratuito.

LE VIE DELLA MUSICA

L’iniziativa, arrivata alla 9° edizione, ha dimostrato tutta la sua efficacia raggiungendo nell’ultima Stagione 1920 presenze. A partire da quest’anno la Fondazione mira a incentivare ulteriormente la partecipazione dei cittadino dell’area metropolitana ai concerti in programma al Teatro Verdi di Firenze. Stiamo lavorando per amplificare la rete dei percorsi che già toccano il Mugello (3 direttrici), Pontassieve (1 direttrice) e Greve in Chianti (1 direttrice). La proposta quest’anno passa da 5 a 6 spettacoli con una piccola variazione sul costo dell’abbonamento: € 85 comprensivo del trasporto andata e ritorno. 7 novembre – 22 gennaio – 6 febbraio – 4 marzo – 16 aprile – 16 maggio.

L’ORT E LE STAGIONI D’OPERA

Stagioni liriche di Livorno, Lucca e Pisa Nel mese di ottobre l’Orchestra e il Coro della Toscana saranno ospiti della Stagione Lirica del Teatro Verdi di Pisa con La forza del destino di Giuseppe Verdi, per proseguire con una nuova produzione del Teatro Goldoni di Livorno con Carmen di  Georges Bizet per la regia di Francesco Torrigiani.

Orchestra della Toscana

FESTIVAL 2013-14 Terza Edizione

Riconfermato per il terzo anno il Festival PLAY IT! dedicato alla musica classica contemporanea italiana. Avrà un’anteprima speciale ad ottobre per poi svolgersi dal 27 al 29 marzo 2014.

Anteprima PLAY IT! Giovedì 17 ottobre 2013 ore 21.00 Firenze, Teatro Verdi

Orchestra della Toscana MARCO ANGIUS direttore, Esti Kenan Ofri voce solista, Coro di voci bianche di Radio France, Sofi Jeannin maestro del coro, live electronics Tempo Reale | BERIO Ofanìm – BERIO Rendering

Nella passata Stagione l’ORT ha ricordato in più occasioni Luciano Berio, uno dei più grandi compositori classici della seconda metà del ‘900, in occasione del decennale della scomparsa.

Lo ha fatto inserendo alcuni appuntamenti all’interno della programmazione tra cui l’ultimo concerto che ha ospitato la Sinfonia dell’Assenza, commissione esclusiva della Fondazione ORT al compositore Andrea Portera.

L’anteprima della terza edizione di Play It! propone due grandi opere di Berio che hanno segnato la vita dell’artista ma anche la storia dell’Orchestra della Toscana: Ofanìm, per due cori, due gruppi strumentali, voce femminile e live electron ics (opera con la quale l’ORT debuttò al Teatro alla Scala di Milano nel 2000 diretta dallo stesso compositore) e il celebre Rendering. Un omaggio aI maestro e musicista che ha segnato la storia della musica del Novecento, curando con rigore e affetto la formazione toscana fin dalla sua costituzione.

L’appuntamento viene anticipato venerdì 11 ottobre al Teatro alle Tese di Venezia (ore 20.00) all’interno del 57esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea – Biennale Musica 2013. In quella occasione l’ORT sarà diretta da Danilo Grassi sul podio, in programma solo Ofanìm.

Maggiori informazioni: www.orchestradellatoscana.it

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