
Adriana Assini, romana, è sempre stata attratta dai viaggi, dai colori e dai racconti. Acquarellista non convenzionale ha esposto a Madrid, Bruxelles, Londra e Siviglia. I suoi dipinti vengono scelti spesso per illustrare libri di saggistica italiana e spagnola. E’ autrice di romanzi storici, nei quali lascia spesso che siano le signore a primeggiare: La Contessa Báthory, Giulia Tofana, Semiramide, Giovanna I^ di Castiglia…
Alcuni dei suoi titoli hanno ottenuto importanti riconoscimenti; altri, sono stati tradotti e pubblicati in inglese e spagnolo. “Ogni tanto, li ho messi in valigia per andare a parlarne altrove: Bruxelles, Barcellona, Madrid, Almerìa, Salamanca, Oviedo”.
In Storie di donne che non si arrendono, ha avuto il privilegio di veder narrare la sua avventura professionale accanto a quelle di Anna Magnani, Tina Modotti, Franca Rame e altre immortali. Nel luglio scorso, l’Università di Siviglia le ha dedicato un convegno di studi di due giorni e in Grecia sta per essere discussa una tesi di dottorato sulla sua opera.
La scrittura unisce la sua passione per la Storia – che ama rivedere e correggere – a quella per l’arte del racconto. Preferisce ancora la carta, le penne e gli inchiostri a una tastiera del pc, però in alcune fasi del lavoro “mi piego alla comodità e alterno l’uso dell’uno e dell’altro mezzo”.
I romanzi pubblicati sono davvero molti, da Un sorso di arsenico a Il bacio del diavolo, a Le rose di Cordova, Nella foresta di Soignes, Il mercante di zucchero, ecc. Ne La Riva Verde racconta l’insolita storia delle dame della Compagnia della Conocchia, che nelle fredde notti da Natale alla Candelora si riunivano in segreto per scambiarsi consigli e condividere un sogno di libertà. Le loro vicende s’intrecciano con quelle – molto animate – dei tintori del blu e del rosso. Tutto nell’affascinante scenario della Bruges di fine Trecento.
I suoi autori preferiti sono “Marguerite Yourcenar, penna eccellente, cultura raffinatissima. Memorie di Adriano? Un capolavoro. Lei, la più grande scrittrice di tutti i tempi. Borges, affabulatore cortese, capace di affrontare con vena poetica tutti i grandi temi della filosofia e della letteratura. Ovvero, della vita. Pasolini. I suoi saggi, articoli, romanzi, film, poesie sono stati la colonna portante degli anni della mia formazione. Una voce alta e chiara, che purtroppo non ha lasciato eredi”.
Se deve descrivere la sua passione per gli Acquerelli lo fa così: “Un tuffo del cuore dove l’acqua si tinge di azzurro, di giallo oro, di rosso vermiglio. Tracciare la forma e poi trovare i suoi colori, per farne – insieme – un godibile racconto”. (Sul suo sito www.adrianaassini.it potete guardarli!)
Il prossimo febbraio esporrà alcuni dei suoi acquerelli alla galleria Saint-Jacques di Bruxelles. Ed il giorno successivo alla chiusura della mostra, è previsto un prestigioso passaggio delle opere in una sala del Parlamento Europeo, nell’ambito di un convegno di studi sull’arte contemporanea italiana.
Le chiedo se è faticoso fare il lavoro dello scrittore? E quali sono i suoi ingredienti per fare una storia? “Si lavora molto, almeno quando si tratta di un romanzo storico, che richiede, oltre alle fatiche della stesura, anche un periodo di tempo più o meno lungo da dedicare alla ricerca. Ma si tratta, comunque, di un’occupazione appassionante, di cui non se ne avverte il peso. Nel caso dei miei romanzi, occorre fornire al lettore sufficienti informazioni e descrizioni per delineare il contesto storico e sociale in cui si svolgono gli avvenimenti, senza tuttavia eccedere in noiosi particolari. D’obbligo, poi, accorciare le distanze tra il lettore e i protagonisti, che devono poter dialogare a dispetto dei secoli che li separano. Cosa meno ardua di quanto si possa pensare, visto che il tempo passa e tante cose cambiano, ma più nella forma che nella sostanza”.
Adriana Assini è una scrittrice dai romanzi densi, mai banali, ricercati ma al contempo di gusto ampio. Una lettura che consiglio a tutti, ed in modo particolare a coloro che amano rileggere la storia attraverso la forma del romanzo. Potete iniziare da Le rose di Cordova o La Riva Verde entrambe edite grazie al prezioso lavoro della casa editrice indipendente Scrittura & Scritture.
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