L’ora di merenda: un pit stop da Spettacolo!

Edito da Parigi & Oltre, per la Giunti Industrie Grafiche, la pubblicazione di Elena Caporicci e Marta Manetti, corredata dalla versione inglese curata da Lisa Goodinson

[rating=4] Un’attenta Prefazione di Ciro Vestita ci introduce nella pubblicazione di Elena Caporicci e Marta Manetti, corredata dalla versione inglese curata da Lisa Goodinson dal titolo L’ora di merenda.

Un argomento attualissimo che sembra capitarmi tra le mani quale eco dell’Expo appena conclusasi; ma, cercandone gli estremi di pubblicazione, scopro che tutto ciò è edito da Parigi & Oltre, per la Giunti Industrie Grafiche, nell’ormai lontano ottobre 2010.

Dalla sua comparsa sul mercato editoriale L’ora di merenda riporta in tavola, è proprio il caso di dire, l’importante tema dell’Educazione alimentare e, nello specifico, di quel momento che si lega alla Merenda. Il libro di Elena Caporicci è impreziosito dalle illustrazioni della co-autrice Marta Manetti.

Quel breve momento che separa il pranzo dalla cena assume, in questa pubblicazione, il sapore della tradizione, di quei valori che oggi sembrano perdersi nelle grandi catene dei fastfood, americani o italini che siano.

Ed ecco la necessità di far capire a grandi e piccini la Cultura del Cibo, quella con la C maiuscola, che lega Amore e Passione per la Cucina e per i suoi ingredienti semplici e genuini, prodotti nelle terre che ci circondano (nello specifico del libro la Vallata del Mugello). Così, ogni tipo di merenda si lega alla Natura, all’alternarsii delle quattro stagioni con i loro prodotti tipici, i loro sapori unici e originali, i loro saperi, quelle conoscenze autentiche che solo un attento e costante dialogo con la Natura sa darci.

Un piccolo ma importante volume che trova i suoi più preziosi e stretti collaboratori nella Vallata, dalle montagne ai pascoli, dalle stalle alle coltivazioni, dagli orti alle olivete, dai vigneti ai castagneti. Tutti in cucina accompagnati dall’Olio di Oliva dell’Oleoteca Villa Campestri, dai formaggi della Storica Fattoria “Il Palagiaccio”, dalle farine e dai pani del Panificio Faini, dalle marmellate e dai prodotti dolciari della Premiata Pasticceria Cesarino.

Fette, bozze, filoni, pezzi di schiacciata e ciabatte si sposano con l’Olio nuovo, appena uscito dal frantoio; con le Marmellate, nate dalla frutta di stagione cotta insieme allo zucchero; col Pomodoro che, nelle calde estati, maturato e raccolto dai contadini, viene strofinato dalle mamme o dalle nonne sulle fette di pane; con il succo d’uva, il Vino rosso che, insieme allo zucchero che si ubriaca, diventa un gustoso miscuglio rosato; con la Ricotta dolce, una leccornia; col Pecorino e le Pere; con le Castagne e i Marroni dell’Alto Mugello.

Riappropriarsi della conoscenza delle materie prime che la terra ci offre permetterà alle generazioni future di maturare quella consapevolezza alimentare che sta alla base di una equilibrata alimentazione e di uno stile di vita sano e unico, ben lontano dalle logiche del “cibo veloce” del mercato globale. Tutto ciò vuol dire investire nel futuro, creare sapienza, conoscenza, esperienza e quindi educazione e valorizzazione.

Le illustrazioni di Marta Manetti non fanno altro che sottolineare questo connubio tra tradizione e innovazione, ponendo al centro di ogni quadro ora la cucina ora il prato all’aria aperta; luoghi d’incontro e di socializzazione, fulcri del passaggio e della trasmigrazione delle radici culturali enogastronomiche della nostra penisola tra generazioni passate e future.

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