Marsiglia è una città che non si concede mai del tutto, ma che sa sorprendere chi la osserva con attenzione. A pochi passi dal Vieux Port, sotto il portico discreto di un edificio storico, si nasconde il ristorante Les Arcenaulx, un universo sospeso tra libri antichi, vini rari e profumi di cucina mediterranea.
Fondato nel 1980 da Jeanne e Simone Laffitte, il ristorante nasce nella cornice carica di storia dell’Arsenal des Galères, che nel XVII secolo ospitava i magazzini del porto mercantile e la chiurma delle galere. Oggi, quell’anima portuale vive ancora tra le pietre vive, i soffitti alti e le travi a vista, trasformata in un’oasi di raffinatezza culturale e gastronomica.

Il sogno di Jeanne di unire una libreria e una cantina è diventato realtà grazie alla visione condivisa con la sorella Simone. La libreria Jeanne Laffitte, con i suoi volumi antichi e moderni, si apre in continuità con il ristorante-salone da tè, creando un ambiente dove il piacere della lettura si fonde con quello della tavola. Un vero e proprio sanctuaire per gli amanti del bello e del buono.

In cucina, lo chef Eric Cornilleau celebra con maestria la ricchezza del Mediterraneo. La sua è una cucina di stagione, che guarda con rispetto e creatività alla tradizione del Midi de la France. I prodotti del mare, protagonisti assoluti, si alternano ai frutti della terra provenzale in piatti armoniosi e intensi.
La cena si è aperta con un paté di olive nere, intenso e sapido, accompagnato da crostini croccanti che ne hanno esaltato la rusticità. A seguire, il flan di carciofi, vellutato e profondo, arricchito dall’aroma deciso dell’olio extravergine d’oliva Geraci – proveniente dalla Sicilia – e completato da carpaccio di carciofi freschi, guanciale croccante e un’emulsione al bacon che legava tutto con grazia.

Grande classe anche nel foie gras, profumato al sommacco, spezia orientale leggermente acidula, servita con una marmellata fichi e nocciole, dolce e terrosa, che ne sottolineava la ricchezza senza coprirla, accompagnata da pane fragrante farcito all’uvetta.

Il piatto principale, una bouillabaisse sontuosa, ha portato in tavola l’anima stessa di Marsiglia con uno dei suoi piatti più iconici: cinque varietà di pesce, brodo carico di zafferano, patate fondenti, crostini e la rouille all’aglio e zafferano, cremosa e intensa, che firma ogni cucchiaio con un tocco indelebile.

In chiusura, due dessert che raccontano letteratura e territorio. Il Temps retrouvé, tributo a Marcel Proust, propone un gelato alla verbena abbinato a liquore alla verbena: un sorbetto mentale, evocativo e fresco. Il Calendal, omaggio a Frédéric Mistral, è più selvatico e aromatico: gelato al timo bagnato con La Farigoule, liquore al timo selvatico della Provenza: un dessert che sa di vento e di collina.

In accompagnamento ai piatti, un Vin de France firmato Façon Phanette: “Allez zou, à la cave!” Blanc 2024. Fresco, fruttato, con una nota agrumata vivace e una mineralità sottile, è il vino che non si prende troppo sul serio ma che sa fare la sua parte. Perfetto per accompagnare sia la delicatezza del foie gras che l’intensità della bouillabaisse, ha il carattere disinvolto di un bianco mediterraneo, ma la profondità di chi ha qualcosa da dire.
Non un semplice ristorante, dunque: Les Arcenaulx si propone come un luogo dove la cultura si respira, il gusto si celebra e il tempo sembra rallentare. Un’esperienza sensoriale e intellettuale che solo Marsiglia poteva offrire così, con questo equilibrio di grazia e carattere.
Restaurant Les Arcenaulx
25 Cr Honoré d’Estienne d’Orves
13001 Marseille, Francia
https://www.les-arcenaulx.com/