
Questo libro è dedicato a che ci crede da sempre. Forse perché abita nel mondo delle sibille. Carla, Claudio, Pietro. Grazie.
Giunti Editore
Dopo essere arrivata finalista al Premio Strega con il libro Nessuno sa di noi, Simona Sparaco torna con una nuova appassionante pubblicazione: Se chiudo gli occhi.
Spesso crediamo di conoscere fino in fondo qualcuno, quasi mai è così. Non lo è nemmeno se si tratta di chi ci ha messo al mondo, questo il tema centrale del romanzo. Viola è piena di risentimento nei confronti di un padre che ha passato la vita a essere assente, non c’era nemmeno quando ha partorito Cristina, ogni traguardo, ogni volta che ne aveva bisogno, l’attesa si rivalava vana, la felicità delle conquiste restava non condivisa con quell’uomo tanto ammirato dai suoi occhi di bambina.
Adesso Viola è una donna, porta con sé rancore, rabbia, ma soprattutto domande, tanti tasselli mancanti, un vuoto che paradossalmente è contenitore di un grande amore taciuto per anni. Chi è allora Oliviero, non più un semplice padre, “l’artista, o l’orfano, il figlio della basterderia che scolpiva la neve nella piazza della Rocca.” È un uomo che si rivela piano agli occhi della figlia, chidendole di accompagnarlo nei luoghi della sua infanzia, così quei paesaggi diventeranno poco a poco anche quelli di Viola.
Tutta la vita rimasta nascosta dentro ai silenzi, alle assenze, alle spiegazioni mai arrivate, inizia a prendere forma nel posto magico alle pendici dei Sibillini. Un ritorno alle origini per ripartire da un panino al prosciutto, dalla semplicità del volersi bene.
Se chiudo gli occhi è un romanzo denso di amore e poesia.