
Edito da Neri Pozza
Traduzione di Simona Fefè
Dedicato a Dan Hemingway (1972-1991)
Il romanzo d’esordio di Will Wiles, Istruzioni per la manutenzione del parquet guadagna da subito il favore dei lettori, selezionato per il National Book Award nel 2012.
Il protagonista non deve far altro che prendersi cura della casa dell’amico Oskar, partito per Los Angeles a sistemare gli affari di cuore. Niente di più semplice: tenere in ordine, dare da mangiare ai gatti, avere un grosso occhio di riguardo per il parquet, ma soprattutto, seguire le istruzioni.
Oskar non sarà mai totalmente assente, la sua presenza, infatti, incomberà continuamente attraverso i biglietti nascosti nei posti più impensabili.
La prima parte del romanzo è lenta, Wiles si dilunga un po’ troppo nei dettagli risultando prolisso, i periodi lunghi affaticano la lettura e le ripetizioni lessicali e di immagini non aiutano. Andando avanti, però, la storia prende corpo e diventa sempre più coinvolgente, facendo scivolare il lettore fino alla fine tra i colpi di scena alla Tarantino.
L’appartamento a un certo punto, sembra prendere vita mettendo in atto una vera e propria azione di ritorsione nei confronti dell’ospite, continuamente vittima della Legge di Murphy e sempre in bilico tra il voler fuggire o confessare i danni.
Come spiegare al minimalista Oskar le macchie di vino sul parquet o la morte di uno dei gatti? A lui che è talmente organizzato da voler comporre una sinfonia basata sulla classificazione Dewey.
Il protagonista prima o poi dovrà confrontarsi con la realtà, ma nuovamente, non mancheranno le sorprese…
Will Wiles vive a Londra. Tra le numerose attività, cura siti web di architettura e blog.
Info: http://willwiles.blogspot.it/
Twitter: @Neri_Noemi