“Il diario di Eva” nei giorni della creazione del mondo

Edito da Feltrinelli
Traduzione di Barbara Lanati
Illustrazioni di Lester Ralph

Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, nell’opera “Il diario di Eva” descrive l’Eden visto con gli occhi di Eva. Sarà la sua voce, infatti, a guidarci tra le meraviglie della natura e a nominare le cose di volta in volta.

Adamo quando la vede ha paura, si rifugia sugli alberi, tanto che lei lo crede un rettile: “Non riesco a capire a che cosa possa servire, quell’essere; non una volta che sia riuscita a vederlo far qualcosa, una cosa qualsiasi.”

La donna è animata da una curiosità dilagante che la porta a scoprire il mondo intorno a sé, la creatura che più l’attrae però, rimane lo scostante Adamo il quale “Parla pochissimo. Forse perché non è intelligente e gli dispiace e cerca di nasconderlo.

Troverà in sé stessa la migliore amica che le manca, ossia il riflesso di sé nell’acqua che, come Narciso, proverà a raggiungere tuffandosi. Quell’uomo che si aggira nel paradiso proprio non la convince, lei vorrebbe socializzare, parlargli, condividere le nuove esperienze da cui ogni giorno trae delle massime. Adamo la guarda sospettoso, si interessa di costruire capanne, è estremamente pratico e solo poco alla volta accetterà l’esuberanza di Eva. Lei, per piacergli, tenterà di rubare la mela proibita, lui farà la spia.

Nonostante le differenze tra i due, sottolineate da Twain più volte in maniera anche parodistica, la natura farà il suo corso, Eva lo ama “Semplicemente perché è maschio” e aggiunge: “È questione di sesso, credo.” A prevalere, dunque, sarà l’istinto, Eva sceglierà di essere la compagna di Adamo per sempre.

Disseminati nel libro, troviamo una serie di indicazioni che collocano il testo sull’onda del femminismo. Sarà Eva a dare la parola ad Adamo, a scoprire il fuoco, a ritenere gli animali superiori all’uomo e ad essere continuamente tesa al progresso e alla curiosità tipica dell’essere umano: “penso di essere stata creata per cercare i segreti di questo mondo meraviglioso”.

La superiorità della donna viene continuamente riconfermata, tanto che Adamo sembra un povero sfigato che deve ancora fare tanta strada. Alla fine, però, anche lui avrà il suo riscatto con una bellissima conclusione.

Noemi Neri: consulenzaletteraria@libero.it

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