
[rating=4] “Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno”. L’arte e il genio di uno dei pittori più tormentati e amati al mondo, rivivono, fino al prossimo 12 aprile, nella mostra multimediale “Van Gogh Alive”, nella ex Chiesa di Santo Stefano al Ponte, a pochi passi di Ponte Vecchio a Firenze. Entrare in punta di piedi nelle opere di Vincent Van Gogh, accompagnati dalla musica di Satie o di Schubert, e ritrovarsi subito immersi in una vibrante sinfonia di luci, di colori e di suoni. Ecco la mostra multimediale dell’artista olandese: oltre tremila immagini proiettate in altissima definizione – grazie all’innovativo sistema “Sensory4” – che compongono un originale museo “in movimento”, in modo da offrire al visitatore un viaggio unico e visionario dell’artista.
Dagli esordi nei Paesi Bassi, alla Parigi degli Impressionisti, fino alla permanenza ad Arles, Saint Rémy e Auvers-sur-Oise, dove ha dipinto molti dei suoi intramontabili capolavori, Van Gogh offre al pubblico un’immersione totale nella sua pittura geniale e controversa: dai Mangiatori di Patate, ai celebri Girasoli – da cui Van Gogh si sentiva irresistibilmente attratto, tanto da scrivere “Il Girasole, in un certo senso, mi appartiene” – dalle Notti Stellate allo struggente quadro Campo di Grano con Corvi.
Il percorso della pittura di Van Gogh – suddiviso in “movimenti” come fosse una partitura musicale – è arricchito sia dalla proiezione dei disegni delle sue opere, in modo da permettere al pubblico di conoscere la genesi creativa dei suoi quadri, sia da alcuni brani tratti dalle sue lettere inviate al fratello Theo e a suoi amici, dalle quali emergono uno spaccato della vita dell’artista, le sue idee e il suo tormento interiore: “La natura è il miglior modo per comprendere l’arte; “I pittori ci insegnano a vedere”; “Solo cadendo posso rialzarmi”; frasi che delineano il lavoro dell’artista, le sue fonti d’ispirazione, ma anche il dramma cupo della follia con cui lottò, senza riuscire a salvarsi. Parole e immagini sono accompagnate dalle musiche di Handel, Tiersen, Lalo, Delibes, Viseur, Barber, Schubert, Kusturica, Godard, Part, Chabrier, Nielsen, Sakura, Satie, Zorn, Saint-Saëns, Liszt, Delibes e Godard.
Il viaggio attraverso le opere di Van Gogh ha inizio con la sua terra natia in Olanda: paesaggi, persone e nature morte vengono dipinte con toni scuri; uno stile che invece – ispirato dall’esperienza culturale parigina – emerge con colori più luminosi e vivaci. Infine il suo viaggio ad Arles, nel sud della Francia. Qui è il periodo dei Girasoli e della Provenza, fino all’amore per l’arte giapponese. Il percorso prosegue quindi con l’opera La camera e altri suoi famosi lavori. Da evidenziare la serie di autoritratti di Van Gogh: uno stile che evidenzia le sue inquietudini, e la sua continua evoluzione spirituale.
La mostra, grazie all’alta definizione delle immagini proiettate, consente al visitatore una visione inedita e ravvicinata dei dettagli delle sue opere e della sua particolare tecnica e utilizzo del colore. “Sensory4” utilizza infatti un sistema unico, che incorpora 40 proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround come quello delle sale cinematografiche. Per questo motivo è stato definito come uno dei più coinvolgenti ambienti multi screen al mondo. Le opere di Van Gogh sono trasformate in immagini enormi, nitide e cristalline – realizzate su misura per la ex Chiesa di Santo Stefano al Ponte – così reali da desiderare di toccarle con mano.
La mostra multimediale è prodotta e realizzata da “Grande Exibitions” e “perlage Grandi Eventi”.