
L’esperienza romantica ed il Risorgimento si fondono con le tre arti sorelle, letteratura, arte e musica, in una mostra multimediale che celebra presso il Complesso Museale di Santa Maria della Scala i 150 anni dell’Unità d’Italia, ovvero L’anima e la musica, a cura di Sergio Carrubba, Paola Ciucci,Orietta Rossi Pinelli, Roberto Venuti, a Siena fino al 19 giugno 2011.
L’esposizione si articola in sei sezioni suggestive che si snodano attraverso i fascinosi temi romantici dell’amore, della leggenda e del mito, del sogno, del sublime, ma anche del viaggio, della Nazione e del Risorgimento: occorre abbracciare in un unico sguardo le azioni dei fratelli Bandiera e l’avventura di Garibaldi, le arie di Verdi, Mercadante e Donizetti, i versi di Goffredo Mameli e le pagine di Ippolito Nievo perché, come afferma Lucio Villari, “attraverso queste vibrazioni romantiche e con l’emozione di un’epopea contemporanea deve essere riletto il Risorgimento”.
Un percorso dunque nell’Europa dell’Ottocento, e più precisamente in una casa ottocentesca, un viaggio attraverso le sale della biblioteca, celanti i celebri ritratti di William Wordsworth, George Sand, Alexis de Tocqueville, Renè de Chateaubriand, Stendhal, George Byron, tra valzer e mazurche; il suggestivo salotto con lo splendido trompe – l’œil delle vetrate multimediali gettanti sugli struggenti paesaggi di Carl Gustav Carus, Caspar David Friedrich, George Caleb Bingham, Ludwig Richter, Karl Friedrich Schinkel, William Turner, Jean-Bruno Gassies, Telemaco Signorini, nel turbinio di arie di Bellini (Norma, Casta Diva), Verdi (Vespri Siciliani), preludi di Chopin, sinfonie di Mendelssohn e Brahms, miste alle passionali poesie di Byron, Stendhal e Shelley: appare allora tutta la magnificenza dell’Italia, “una terra / che fu la più possente, nel suo antico impero, / ed è la più bella e sempre deve essere / la forma modello della divina mano della Natura”, con “Il Vesuvio, che dopo i ghiacciai, è la più impressionante esibizione delle energie della natura che ho mai visto. Non ha la incommensurabile grandezza, la irresistibile magnificenza né, sopra tutto, la radiante bellezza dei ghiacciai; ma possiede tutta la loro caratteristica forza, tremenda e irresistibile. […] La lava, come il ghiaccio, striscia continuamente con un suono crepitante come quello del fuoco che si spegne.”
Il viaggio prosegue all’insegna dell’emozione e del sentimento in un giardino “alcova dell’amore”, tra nebulosi notturni musicali e dipinti, poesie cariche di passione, paesaggi emblematici dello Sturm und Drang, afflato e anelito all’infinito di tramonti, effetti di luna, spiriti e fantasmi, sguardi su immensi orizzonti dai connotati berlioziani: emblematico Gertrude, Amleto e il fantasma del padre di Amleto di Fussli.
Infine, nell’ultima sezione “prende fuoco” il Risorgimento in tutta la sua vitalità, tra battaglie e soldati, con i dipinti di Carlo Ademollo Un episodio della battaglia di San Martino, Giovanni Fattori Carica di cavalleria, Telemaco Signorini Avanti a braccia, che trascolorano tra i mastodontici cori verdiani del Nabucco e Macbeth, l’Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini ed i Puritanidi Bellini: una conclusione all’insegna della forza e della grandezza di un’Italia finalmente unita.