Un’Iliade contemporanea – Alessio Boni nei panni di Zeus e Achille a Trento

Iliade ph Luciano Rossetti
Iliade ph Luciano Rossetti

Dal 6 al 9 novembre 2025 il Teatro Sociale di Trento ha visto in scena “ILIADE. Il gioco degli dei”, liberamente ispirato all’Iliade di Omero, con la drammaturgia di Roberto Aldorasi, Francesco Niccolini, Marcello Prayer e Alessio Boni interprete anche dei ruoli di Zeus e Achille.

La trama è molto semplice. Gli dèi dell’Olimpo Zeus (Alessio Boni), Era (Antonella Attili), Hermes (Haroun Fall), Afrodite (Jun Ichikawa), Ares (Francesco Meloni), Apollo (Marcello Prayer), Atena (Elena Nico) e Teti (Liliana Massari) sono ormai stanchi, annoiati e presi dai loro eccessi. Tra una battuta e l’altra ricordano il loro periodo d’oro, quando diedero inizio, per capriccio alla guerra di Troia. Presi da questo senso di nostalgia, decidono di rievocare quelle gesta, che lo spettatore vede alternarsi ai momenti di dialogo tra loro.

La scenografia è essenziale, basata soprattutto su un gioco di musiche e luci che passano dal nero al rosso. Nelle scene in cui vengono raccontate le gesta degli eroi omerici, gli attori indossano maschere e armature vuote, un chiaro simbolo che rimanda all’idea dell’assenza di libero arbitrio degli umani. Lo vediamo ad esempio nelle scene dei combattimenti, come quello epico ed indimenticabile tra Achille ed Ettore.

La bravura e la prestanza attoriale del cast sono innegabili: Alessio Boni è sempre molto abile e versatile a destreggiarsi tra un’interpretazione leggera e parti più drammatiche. 

La scelta stilistica della trama e l’idea di portare in scena uno spettacolo che vuole cercare anche il divertimento dello spettatore come contrasto alla crudeltà della guerra, è interessante e avrebbe del potenziale, ma purtroppo risulta a tratti banale. Ares il dio della guerra viene presentato come il simbolo della pochezza della guerra, ma viene ridicolizzato eccessivamente. Le parti comiche risultano eccessivamente vicine alle commedie contemporanee o alla comicità della televisione dei nostri giorni, scadendo a volte nel volgare.

Il tema della guerra è un chiaro rimando anche ai giorni nostri, lo capiamo dalla tematica presentata alla fine dello spettacolo da Zeus, riguardante il cavallo di Troia come simbolo della fine del dominio degli dei sugli uomini. Per quanto questo tema sia attuale, ci chiediamo se questa rivisitazione passi adeguatamente il messaggio agli spettatori, e se abbia quella potenza elegiaca tale da far riflettere anche dopo la visione dello spettacolo.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Drammaturgia
Attori
Allestimento scenotecnico
Pubblico
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uniliade-contemporanea-alessio-boni-nei-panni-di-zeus-e-achille-a-trentoALESSIO BONI / ANTONELLA ATTILI <br>ILIADE. Il gioco degli dei  <br>testo di Francesco Niccolini  <br>liberamente ispirato all’Iliade di Omero  <br>drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer <br>con (in o.a.) <br>Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer <br>scene Massimo Troncanetti  <br>costumi Francesco Esposito  <br>disegno luci Davide Scognamiglio  <br>musiche Francesco Forni  <br>creature e oggetti di scena Alberto Favretto, Marta Montevecchi, Raquel Silva  <br>regia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer <br>produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo  <br>in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia