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19 Ottobre 2025

Slovenia autentica: viaggio slow tra natura e cucina d’autore

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Tra le Alpi e l’Adriatico, la Slovenia è una sorpresa che si svela lentamente.
Un piccolo paese dove il turismo si intreccia con la natura, dove la sostenibilità è vissuta e non solo raccontata, dove ogni incontro lascia un segno di autenticità.
Questo itinerario di sette giorni unisce laghi, foreste e mare, attraversando una rete di luoghi che condividono un’idea semplice e concreta: il benessere è equilibrio.
Dalle Alpi di Bohinj alle alture del Carso, dai laboratori artigiani alle tavole che raccontano il territorio, il viaggio diventa un modo per conoscere la Slovenia attraverso chi la abita e la custodisce ogni giorno.

Giorno 1 – Il respiro delle Alpi Giulie

Sunrose 7 © Sunrose 7
Sunrose 7 © Sunrose 7

Il viaggio inizia nel cuore delle Alpi Giulie, tra montagne che si specchiano nei torrenti di Bohinj.
Il Sunrose 7, boutique hotel storico e pioniere dell’ospitalità green, accoglie i viaggiatori con un’eleganza sobria e silenziosa. Qui il lusso è fatto di tempo, di aria pulita e di piccoli gesti: il rumore dell’acqua che scorre, la luce che filtra dalle vetrate, il profumo del legno antico.

Dopo il check-in, si può esplorare il Triglav National Park, cuore naturale della Slovenia, con i suoi sentieri che si snodano tra abeti e ruscelli. Nel pomeriggio, una passeggiata nella valle alpina di Bohinj regala scorci da cartolina e incontri con la vita rurale locale.

Sunrose 7 © Sunrose 7
Sunrose 7 © Sunrose 7

Rientrati al Sunrose 7, la giornata si chiude con una cena a quattro portate nel ristorante dell’hotel, guidato dallo chef Jože Godec: piatti che parlano la lingua delle erbe spontanee, dei formaggi di malga e delle trote del torrente Mostnica. Un assaggio autentico di territorio, in chiave leggera e contemporanea (leggi l’approfondimento).

Giorno 2 – Il Lago di Bled e le acque segrete di Bohinj

Lago di Bled © Fermata Spettacolo
Lago di Bled © Fermata Spettacolo

Sveglia presto: il lago di Bled è una meta da vivere nelle prime ore del mattino, quando la foschia si dissolve sull’acqua e i battelli ancora non solcano la superficie. Arrivare presto permette anche di trovare parcheggio facilmente e di godersi un panorama quasi silenzioso. La camminata intorno al lago regala vedute spettacolari sull’isoletta e sul castello arroccato.

Lago di Bohinj © Fermata Spettacolo
Lago di Bohinj © Fermata Spettacolo

Nel pomeriggio si torna verso Bohinj, più selvaggio e meno frequentato. Da qui parte il sentiero che conduce alla cascata Savica, una delle più iconiche del Paese: 78 metri di salto d’acqua incastonati tra le rocce del Triglav. La breve camminata (circa 20 minuti di scalinata) attraversa boschi di faggi e regala scorci spettacolari.

Cascata Savica © Fermata Spettacolo
Cascata Savica © Fermata Spettacolo

Al rientro, il Sunrose 7 invita a una pausa nel suo wellness Zlata Vila, ispirato alle leggende delle fate d’oro di Bohinj. Kneipp therapy, sauna alle erbe locali, bagno perlato e aromaterapia: un rituale rigenerante che riporta equilibrio e calma.
La giornata si chiude con una cena leggera e stagionale al ristorante dell’hotel, tra luci soffuse, vini sloveni e un’atmosfera di quiete assoluta.

Giorno 3 – Dormire tra gli alberi a Luče

Hiša Raduha © Hiša Raduha
Hiša Raduha © Hiša Raduha

Lasciato Bohinj, la strada scorre dolce tra boschi e villaggi fino a Luče, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui sorge Hiša Raduha, una dimora fondata nel 1875 e trasformata oggi da Martina e Matjaž Breznik in un rifugio di charme e creatività.
La Tree House, costruita con legni locali e affacciata sul fiume Savinja, è un piccolo capolavoro di design alpino e sostenibilità: una vasca idromassaggio sul balcone, il profumo del larice e il fruscio dell’acqua come unica colonna sonora.

Hiša Raduha © Fermata Spettacolo
Hiša Raduha © Fermata Spettacolo

La cena, firmata dalla chef Martina, è un racconto familiare che intreccia memoria e innovazione: piatti che nascono dall’orto di casa e dalla storia di tre generazioni di donne. Vini selezionati dal figlio Filip completano l’esperienza, in un’atmosfera intima e poetica (leggi l’approfondimento).

Giorno 4 – Legno, arte e natura: la valle del Savinja

La colazione © Fermata Spettacolo

La mattina comincia con una colazione servita al tavolo dalla figlia Kristina: marmellate fatte in casa, yogurt locale, succhi di sambuco e dolci appena sfornati. Poi, una breve passeggiata (appena 200 metri) conduce al laboratorio Slanger Woodart, dove il legno “racconta la sua vita nascosta”. L’artista Jože Strmönik plasma materiali del territorio in opere scultoree che sembrano respirare, riflettendo il legame profondo tra uomo e natura.

Jože Strmönik (Slanger) © Fermata Spettacolo
Jože Strmönik (Slanger) © Fermata Spettacolo

Nel pomeriggio si sale verso la cascata Rinka, la più alta della valle di Logar, con un salto di quasi 90 metri. Il sentiero che porta al punto panoramico attraversa una foresta maestosa, profumata di resina e di muschio, fino al piccolo rifugio Orlovo Gnezdo, dove un caffè o un bicchiere di birra artigianale accompagnano la vista sull’acqua che precipita.

Cascata Rinka © Fermata Spettacolo
Cascata Rinka © Fermata Spettacolo

A pochi chilometri in macchina, la Kmetija Matk – Authentic Farm Experience apre le sue porte ai visitatori: un’autentica fattoria alpina dove degustare formaggi freschi, burro di malga e un sorprendente gelato al latte di capra.

Kmetija Matk © Fermata Spettacolo
Kmetija Matk © Fermata Spettacolo

La sera, di nuovo a Hiša Raduha, dopo un rigenerante bagno nell’hot tube, la cena diventa un rito conviviale: sapori di montagna e racconti di famiglia, nella luce calda del legno.

Giorno 5 – Altopiani e tradizione: da Velika Planina al Carso

Velika Planina © Fermata Spettacolo
Velika Planina © Fermata Spettacolo

Partenza di buon’ora verso Velika Planina, uno dei luoghi più suggestivi della Slovenia. L’altopiano, raggiungibile con funivia o con un sentiero panoramico, è un mondo sospeso nel tempo: pascoli verdi, capanne di pastori in legno, greggi e panorami infiniti sulle Alpi di Kamnik.
Passeggiare tra le malghe, entrare in una delle piccole latterie e assaggiare il formaggio fresco di giornata è un’esperienza che restituisce la semplicità del vivere lento.

Špacapanova Hiša © Špacapanova Hiša
Špacapanova Hiša © Špacapanova Hiša

Nel pomeriggio, il viaggio prosegue verso sud, fino al Carso e alla Špacapanova Hiša a Komen. Qui, tra pietra bianca e vigneti battuti dal vento, la famiglia Špacapan accoglie con calore familiare. Cena nella loro locanda stella verde Michelin, con piatti che uniscono leggerezza, tradizione e radici profonde del territorio (leggi l’approfondimento).

Giorno 6 – Grotte, mare e un passaporto gastronomico

Križna Jama © Fermata Spettacolo
Križna Jama © Fermata Spettacolo

La giornata comincia con una colazione da re: pane appena sfornato, burro fatto in casa, salumi, formaggi, uova fresche, frutta di stagione e yogurt dei piccoli produttori locali. Poi, partenza per la visita alla Križna Jama, una delle grotte carsiche più affascinanti della Slovenia: un percorso in barca sul primo lago sotterraneo e nel cosiddetto “bear tunnel”, in un silenzio quasi sacrale, tra concrezioni e acque cristalline.

Piran © Fermata Spettacolo
Piran © Fermata Spettacolo

Nel pomeriggio si raggiunge la costa slovena: Piran, elegante e veneziana, e Portorož, la sua sorella balneare. La cena è un’esperienza d’alta cucina al COB – Cooking Outside the Box, ristorante una stella Michelin affacciato sul porto. Lo chef Filip Matjaž trasforma ogni piatto in un viaggio sensoriale, un passaporto gastronomico che tocca il mondo intero restando radicato nella tradizione istriana.

Raviolo aperto al nero di seppia con ragù di polpo © COB
Raviolo aperto al nero di seppia con ragù di polpo © COB

Rientro a Špacapanova Hiša per la notte, tra il profumo del ginepro e la quiete del Carso.

Giorno 7 – Arte e castelli

Artes Hiša © Fermata Spettacolo
Metka e Dragan di Artes Hiša © Fermata Spettacolo

L’ultimo giorno è dedicato all’arte e alla memoria. A pochi chilometri da Komen, la galleria Artes Hiša è una scoperta preziosa: Metka e Dragan, padroni di casa e amanti d’arte, accolgono i visitatori con calore e consigli sinceri su luoghi autentici da esplorare. Le opere presentate nella loro galleria, fatte di materia e poesia da giovani promesse slovene e artisti affermati, raccontano il paesaggio carsico con occhi contemporanei.

Castello di Rihemberk © Fermata Spettacolo
Castello di Rihemberk © Fermata Spettacolo

Sulla via del ritorno, una sosta al Castello di Rihemberk, una delle fortezze più antiche e panoramiche della Slovenia, chiude il viaggio con una vista che abbraccia boschi e colline fino al mare.
Un itinerario breve ma intenso, che restituisce il senso di un paese dove la sostenibilità è pratica quotidiana e la lentezza diventa una forma di cura e benessere.