
Guardando Perfect Days, l’ultimo film di Wim Wenders, è fin troppo facile cadere in domande che sono già per sé stesse dei giudizi sulla vita del protagonista. Del tipo: sarà davvero così bello vivere sereni ma poveri? Perché non cerca qualcosa di meglio? Come si sarà ridotto a fare quel lavoro? E poi, che avrà da sorridere?
Ma sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano di fronte alle infinite casistiche dell’esistenza, che sono le vere protagoniste del film.
Perché Perfect Days è un film molto zen, e lo zen è anche diffidenza nei confronti del giudizio logico-razionale.
Wenders con questo film ci dice che “in tutto c’è il tutto”, che in una vita, anche la più semplice, c’è posto per il riso e per il pianto, per la fortuna e la sfortuna, per sé stessi e per gli altri, per l’amore e per l’odio (verso suo padre, se non è odio poco ci manca).

Di fronte a tanta ricchezza di comportamenti e circostanze prodotta dalla natura umana e dalla natura in generale, i nostri piccoli calcoli (quelli a cui accennavamo prima: conviene vivere così? Non si annoia a fare tutti i giorni la stessa cosa? Non ha un po’ di ambizione nella vita? E come farà quando avrà bisogno del dentista o del medico?), questi nostri piccoli calcoli – dicevamo – dovrebbero dissolversi come la logica si dissolve di fronte all’apparente assurdità di un koan. I koan sono brevissimi racconti zen, o meglio dei “sillogismi illogici”, che sembrano non avere una soluzione ma che si comprendono – quando si comprendono – solo grazie a una intuizione illuminante che segue una lunga (a volte di molti anni) meditazione, intesa non come riflessione, ma nel suo senso più corretto che per noi occidentali si avvicina di più a quello di “contemplazione”.
Ecco, Perfect Days è un film da contemplare, che sfugge a ogni tipo di ragionamento, in primis a quello se vivere così sia giusto o sbagliato (o peggio ancora, se sia “conveniente”). Non è né giusto né sbagliato, “è” e basta, con tutta la ricchezza, la varietà e l’imprevedibilità che anche nella più ferrea routine la vita ci riserva ogni giorno.