Al Verdi di Pisa “La modestia” firmata Luca Ronconi

Penultimo titolo della Stagione teatrale di quest’anno, sabato 2 marzo alle ore 21.00 e domenica 3 marzo alle ore 17.00 è di scena al Teatro Verdi di Pisa La Modestia di Rafael Spregelburd, il giovane drammaturgo argentino, due volte Premio Ubu in Italia per la migliore novità straniera, considerato fra i più acuti  e originali interpreti della difficoltà delle persone ad orientarsi nella complessità contemporanea.

Regista dello spettacolo è Luca Ronconi, fra i nostri grandi registi italiani certo il più lucido e coraggioso; quattro i bravissimi protagonisti: Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon e Fausto Russo Alesi. L’impianto scenico è di Marco Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca e le luci di A.J.Weissbard. Lo spettacolo è coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto e dall’Associazione Mittelfest, su progetto di Santacristina Centro Teatrale.

Ispirandosi alla pittura grottesca e visionaria di Hieronymus Bosch, e in particolare alla celebre tavola della Ruota dei sette peccati capitali, Spregelburd ha scritto sette pièces raccolte sotto il titolo di Eptalogia di Hyerionimus Bosch, con le quali ripensa ed aggiorna i peccati boschiani declinandoli ai nostri tempi e individuandoli in paranoia, stravaganza, caparbietà, stupidità, panico, inappetenza e finta modestia, pericolosissimo vizio che sa di mediocrità.

L’interesse di Luca Ronconi, sempre più attento ai nuovi autori, ai giovani attori e ai temi dell’oggi, si è incentrato sul La Modestia, il cui succo è sintetizzato nella battuta di uno dei personaggi, Anja: «È colpa mia se la vita mi passa accanto senza vedermi».

«La commedia – spiega Luca Ronconi – è enigmatica o ironica, a seconda dell’occhio con cui lo spettatore sceglie di vederla. Spregelburd prevede quattro attori, due coppie, per otto personaggi. La vicenda, una storia di equivoci e di espedienti, si svolge in un unico spazio, che indica due luoghi – e di conseguenza due tempi – diversissimi e lontani: Buenos Aires ai nostri giorni, forse un paese dei Balcani in un tempo passato. Colpisce la sensazione di spaesamento che pervade i personaggi: nessuno si sente mai a casa propria, né in senso logistico, né in senso identitario. Il teatro di Spregelburd fa pensare ad un certo cinema che abbiamo conosciuto ed apprezzato grazie a registi e sceneggiatori come Alessando Gonzales Iñarritu e Guillermo Arriaga, autori di film come Babel o 21 grammi. Una cifra tipicamente sudamericana ma che ci è divenuta familiare e che viviamo come profondamente contemporanea».



Due ore e 45 minuti senza intervallo per un testo insolito, di un autore graffiante, terreno ideale per Luca Ronconi e il suo quartetto di eccellenti attori. Un thriller grottesco, un intreccio di storie dal sapore cinematografico, condite da una spietata ironia.

Definito dalla critica «un labirintico incanto attoriale», «un’affascinante caoticità che, se da un lato mette in difficoltà lo spettatore, dall’altro affascina e coinvolge. Un labirinto lungo tre ore nel quale alcuni si perdono e altri semplicemente percorrono, godendo del cammino sino a scordarsi di cercare una via d’uscita»La Modestia è sicuramente un appuntamento di grande teatro, da non perdere.

Maggiori informazioni: www.teatrodipisa.pi.it

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