
Anno speciale questo 2015: giunto alla sua XII edizione il Leggio D’Oro, che Ferruccio Amendola aveva definito “L’Oscar del doppiaggio”, compie 20 anni. Miglior voce maschile: Riccardo Niseem Onorato, doppiatore ufficiale di Jude Law e figlio del celebre Glauco Onorato, per il doppiaggio di Benedict Cumberbatch in The imitation game di Morten Tyldum, film che narra la storia del geniale matematico Alan Turing e dell’invenzione con cui riuscì a risolvere l’Enigma dei codici nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Riccardo, hai doppiato un grande attore e stasera hai vinto un “Oscar”: ti senti doppiamente Onorato?
Doppiare un bravo attore è sicuramente molto soddisfacente. E’ molto più semplice dare la voce a un bravo attore piuttosto che a uno meno dotato; il lavoro è già stato fatto. A noi “voci” non resta che fare quello che ha già fatto l’attore sul set. Riuscire ad avvicinarsi il più possibile all’originale è il massimo che si può desiderare!
Puoi dirci qualcosa sulla lavorazione?
Benedict non è un attore che ho doppiato molte volte, slo in 4 film fin’ora, ma la produzione italiana ha voluto comunque me. Ne sono stato strafelice, anche per il personaggio che interpretava. Complesso al punto giusto! Ricordo che siamo stati parecchio tempo su una battuta in particolare: “decifriamo un indecifrabile codice nazista e vinciamo la guerra”. Era detta in modo molto veloce e io continuavo a “scivolare”, che in gergo vuol dire sbagliare, impaperarsi. Alla fine ci sono riuscito. Dopo un paio di giorni mi chiamano per doppiare il trailer e cosa ti trovo? Proprio quella battuta…volevo andar via.
The imitation game e I segreti di Osage County sono tra i tuoi doppiaggi più recenti di Cumberbatch e i due protagonisti sembrano avere molte cose in comune: timidezza, introversione, fragilità e difficoltà nei rapporti sociali. Un po’ distanti dai ruoli di fascino cui ci hai abituati, ma un’ottima sfida per un interprete. È un tipo di lavoro che sta nelle tue corde? Come li hai restituiti?
Sono un attore, devo avere a disposizione molte corde…Come ho già detto, se un attore al quale presti la tua voce è bravo, allora il lavoro è già fatto al 50%. Per quel che mi riguarda, più il personaggio è complesso, più mi diverto a farlo. Non si tratta di una sfida, ma di piacere puro nel farlo!
Cumberbatch si è distinto per le sue doti di attore versatile e camaleontico e per un uso magistrale della voce, anche come doppiatore (Smaug in The Hobbit. La desolazione di Smaug; il lupo de I pinguini di Madagascar). Dà maggior soddisfazione seguire qualcuno che condivide i segreti del mestiere?
In Italia siamo abituati male; un attore di teatro difficilmente avrà una carriera da doppiatore e viceversa. Lo stsso dicasi per il cinema e la televisione. Nel resto del mondo no. Se sei un attore lo sei a 360 gradi. Non c’è distinzione tra registrare in studio o recitare su un palcoscenico o su di un set. Più che soddisfazione direi frustrazione….
Nascerà un nuovo sodalizio voce-volto?
Me lo auguro, ma non dipende certo da me. Ci sono dei colleghi fantastici che hanno doppiato questo attore, io sono uno dei tanti. Se mi dovessero chiamare ancora a farlo ne sarei ultrafelice. Sono sicuro che sceglieranno comunque la voce giusta per lui!
Ti riascolteremo ancora su Jude Law?
Ma certo che si!!!! Guai a chi me lo tocca!!!! 🙂
È stata una settimana densa d’impegni per te, che vieni direttamente da New York, giusto? Com’è andata?
New York è una città pazzesca, una città che ha mille faccie: tutto quello che vuoi essere a NY PUOI esserlo.
Ho adorato i quartieri più periferici come Bushwick, piccolo borgo in Brooklyn. Una zona fino a qualche anno fa assolutamente “off limits”, il quartiere con la maggior presenza di ispanici a NY. Ora, grazie agli “street artist” sta rinascendo come la nuova East Village. Stanno aprendo numerosi locali, è tappezzata di Murales bellissimi. Ho fatto delle foto meravigliose!
Hai avuto anche esperienze come insegnante. Cosa puoi dirci in merito?
Attraverso l’insegnamento hai modo di capire davvero quanto complesso e difficile sia questo lavoro. Non è facile trasmettere ai ragazzi tutto quello che ho imparato in tanti anni di lavoro. Ma la cosa che dico a tutti e alla quale credo fortemente è che senza una conoscienza di se stessi non si va da nessuna parte. Per questo nei miei incontri cerco di portare le persone a conoscersi a capire quale è il loro reale potenziale. Faccio fare molti esercizi di rilassamento e meditazione. Alla fine molti mi ringraziano. A prescindere da cosa decideranno della loro vita, avranno avuto modo di scoprire qualcosa di se stessi che non perderanno mai più!
Hai suggerimenti per i giovani aspiranti doppiatori?
Ascolate le parole di Steve Jobs alla Stanford University. E’ tutto lì! Esiste solo questa vita ed è un attimo. Non perdete tempo a vivere la vita di qualcun’altro. Siate creativi, unici.
Un sondaggio: colonna unita o colonna separata?
Preferisco di gran lunga lavorare con altri miei colleghi. Purtroppo i tempi non ci permetteno quasi più questo. E ci si ritrova da soli in sala a incidere tutta la nostra parte. Spero vivamente che le cose tornino un pò come erano prima (ahhhhh, ai miei tempi….), ma ne dubito.
Progetti futuri?
Ho appena iniziato una nuova serie tratta da un fumetto: “Constantine”, molto bella!
Poi fra pochì giorni uscirà il nuovo film delle Marvel dove intepreto Ant Man. Poi vacanzaaaa!
Potresti fare un saluto ai nostri lettori?
Ma certo che si! Ciao LETTORI!!! Se avete dubbi, domande o volete dei chiarimenti, mi trovate nell’etere sui principale social network. Sono molto connesso!
Grazie.
Ma grazie a te!