Nagasaki è una città di porto dove si respira aria multinazionale e multietnica. Posta nel sud-ovest del Giappone, è circondata da tutte le parti dalla bellezza della natura: da una parte si affaccia sul mare, dall’altra è abbracciata dalle montagne. La prefettura è piena di ricchezze storiche, tradizionali e culturali. Storicamente, Nagasaki ha svolto un ruolo importante nelle relazioni internazionali del Giappone, aprendosi per prima all’Ovest e all’Europa: proprio l’architettura, il cibo ed i suoi eventi attestano questa coesione e armonia di anni e anni di storia tra cultura giapponese e culture straniere, con un rapporto privilegiato con il cristianesimo.
Noi ne respiriamo l’atmosfera di apertura e fermento culturale con una breve ma intensa visita di una giornata, organizzata grazie all’Ente del Turismo di Nagasaki.
1. Il Museo di Storia e Cultura di Nagasaki

Prima tappa necessaria per comprendere a pieno la natura culturalmente vivace e aperta della prefettura è una visita al Museo di Storia e Cultura di Nagasaki, uno dei musei più importanti del Giappone che ripercorre la storia dello scambio internazionale tra Est e Ovest.
Qui ammiriamo preziosi materiali storici della storia moderna di Nagasaki, opere d’arte e antichi scritti, scopriamo il Tateyama, l’ufficio del magistrato di Nagasaki del periodo Edo, dove si può assistere ad una breve performance drammatica, ed infine, in onore del 150° anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone, abbiamo la fortuna di ammirare il ritratto di Ito Mancio, ambasciatore cristiano giapponese in Europa nel XVII secolo da poco riscoperto.
Il museo offre anche un intimo ristorante, dove potrete assaggiare il connubio est/ovest con piatti unici che uniscono la nostrana pasta al tonkatsu giapponese: da provare!

2. Gunkanjima: l’Isola ‘fantasma’ della Battaglia

Subito dopo pranzo andiamo alla scoperta della famosa Hashima, nota anche per il suo soprannome “Gunkanjima” (Isola della Battaglia) grazie alla sua silhouette davvero unica.
Aggiunta nel 2015 all’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO per il suo valore storico fondato sul suo patrimonio industriale, l’isola ha anche ricevuto un’attenzione a livello mondiale grazie alla sua presenza in numerosi film come “Skyfall” (2013) o “L’attacco al Titano” (2015). Gunkanjima fiorì come comunità di estrazione mineraria dal 1890. Nel 1974, quando la miniera di carbone venne chiusa, l’isola divenne completamente deserta: aggirarsi tra le sue rovine è un’esperienza elettrizzante, che vi farà sentire veri James Bond.
Oggi, l’isola è raggiungibile solo con escursioni in barca organizzate da vari tour operator.
Prima dell’uscita in barca, vi consigliamo una visita al nuovo Museo Digitale di Gunkanjima: un museo interattivo, dove potrete scoprire grazie a foto, filmati e pannelli in 3D, il passato di quest’isola oggi così affascinante e ‘misteriosa’.

3. Silence di Martin Scorsese e Nishizaka Church: sulle tracce dei ventisei martiri cristiani in Giappone

La Nishizaka Church, dedicata a San Filippo di Gesù, uno dei 26 martiri del Giappone, è stata costruita nel 1962 dall’architetto giapponese Kenji Imai: salite la ripida scalinata, resterete completamente ammaliati da questo splendido edificio che ricorda molto lo stile di Gaudì. Le torri, simbolicamente, proprio come nella Sagrada Familia, rappresentano il rapporto diretto tra Dio e la comunità: quella a sinistra è la torre di Nostra Signora, dedicata alla Madonna, quella a destra allo Spirito Santo.
Al suo interno potrete ammirare reliquie dei 26 martiri; sull’altare, in un cerchio, vedrete incise 26 croci con l’Alfa e l’Omega, simboli d’Eternità ed infine il crocifisso del XVI-XVII secolo, il più antico in Giappone.
Il rapporto secolare e conturbante tra Nagasaki e il Cristianesimo presto sarà raccontato dal regista Martin Scorsese nel film Silence, tratto dal romanzo “Silenzio” dello scrittore giapponese di religione cristiana Shusaku Endo, basato in parte sulla storia di personaggi realmente esistiti come Padre Christovao Ferreira e il gesuita italiano Giuseppe Chiara.
4. Glover House and Garden: il giardino di Madame Butterfly

Merita senz’altro una visita il Glove Garden, designato come patrimonio mondiale. Qui potrete visitare le splendide case tradizionali costruite per i mercanti britannici, tra cui la più antica casa in legno in stile occidentale in Giappone, eretta dal commerciante scozzese Thomas Glover. Il lussureggiante giardino, dove si gode di una splendida vista sul porto di Nagasaki, sarebbe la famosa location da cui Madama Butterfly attendeva il ritorno del suo amato Pinkerton. E ben si sposano le note pucciniane a questo ameno giardino.
5. Nagasaki: la vista notturna più spettacolare del mondo

Per il pernottamento abbiamo scelto il Best Western Premier: un ottimo albergo arredato in stile contemporaneo a soli cinque minuti a piedi dalla stazione JR di Nagasaki. Una location perfetta per raggiungere tutte le tappe del nostro tour.
Dall’albergo ammiriamo una spettacolare vista sul porto di Nagasaki che lascia davvero senza fiato: e la sera lo spettacolo è davvero unico! Non a caso Nagasaki è stata scelta come una delle tre città con la vista notturna più spettacolare del mondo al World Night View Summit 2012.
I quattro ristoranti e bar dell’hotel offrono un’atmosfera unica e rilassata che, unita alla tradizione occidentale, vi farà sentire a casa.