Weekend comedy

In scena al teatro Vittoria di Roma l'esilarante commedia di Jeanne & Sam Bobrick, direttamente dal teatro off di Broadway

Una casa in mezzo al bosco, due coppie e una convivenza forzata di quarantotto ore nello stesso chalet. Frank e Peggy sono una coppia rodata, sposata da quasi trent’anni anni, da tempo hanno programmato  un  romantico weekend in un cottage immerso nella natura, lontano dal tran tran quotidiano. E mentre i due tentano di risvegliare una passione da tempo assopita,entrano senza preavviso Jill e Tony, una giovane coppia che ha affittato lo chalet negli stessi giorni. Alcuni istanti di sconcerto e rabbia, prima di capire che si è trattato di un deprecabile errore dell’agenzia immobiliare. Jill e Tony sono pronti  ad andare via, ma Frank, in uno slancio di generosità – o forse terrorizzato dall’idea di trascorrere un intero weekend da solo con la moglie lontano dalla civiltà – li invita prima a restare per cena e poi, complice qualche bicchiere di champagne di troppo, a fermarsi per l’intero weekend. Una convivenza difficile che mostrerà ad ogni coppia, tra gag, equivoci e risate il proprio “lato oscuro”.

La regia di Messina è efficace, aboliti i tempi morti, restituisce alla commedia la sua leggerezza, conferendole il suo ritmo originario;complice un cast di grande livello tecnico e artistico, con uno strepitoso Roberto Della Casa e una divertente Claudia Crisafio. A spezzare questo ritmo così ben sostenuto, soltanto l’interruzione tra un atto e l’altro e i cambi a vista, che forse potevano essere evitati. Ad accompagnare la messa in scena, una scenografia ben costruita e una “colonna sonora” discreta nell’insinuarsi tra le pieghe dell spettacolo. La scommessa appare comunque riuscita: portare in Italia la commedia di Jeanne e Sam Bobrick, dopo il grande successo ricevuto sul palcoscenico di Off Broadway e riadattarla al gusto del pubblico italiano, lasciandone intatto il messaggio.

Weekend comedy si interroga sulla crisi di coppia, offrendo una possibile via d’uscita.
Da una parte Tony che si aggrappa alla vita, cercando di non perderne nemmeno un attimo, lui che non è certamente “sano di mente “, ma consapevole di essere soltanto “aggiustato”.
Dall’altra Frank che nella quotidianità, lui che è senza poesia, cerca affannosamente un po’ di stabilità. A quest’ultimo il finale agrodolce:”Però qualcosa di sensato l’abbiamo detto, vero Peggy?” dice implorando la moglie e interrogando forse ad alta voce un se stesso troppo a lungo inascoltato.