
Venerdì 3 maggio alle ore 21.00 al Piccolo Teatro Mauro Bolognini di Pistoia va in scena Dies Irae del Teatro Sotterraneo, spettacolo all’interno della rassegna Teatri di Confine, una vetrina di spettacoli e artisti che si interrogano sull’oggi con linguaggi diversi, non convenzionali, promossa da Fondazione Toscana Spettacolo ed Associazione Teatrale Pistoiese.
Dies Irae è un ritratto in cinque episodi, ironico e sfrontato, del nostro tempo. A tracciarlo è Teatro Sotterraneo, una delle giovani compagnie italiane più amate dal pubblico per la sarcastica leggerezza e il sorprendente lirismo con cui restituisce la realtà che ci circonda (Premio Speciale UBU 2009 come “uno dei gruppi guida dell’attuale ricambio generazionale”). Il collettivo di ricerca fiorentino da quest’anno ha iniziato con l’ATP una residenza artistica, individuando nella città di Pistoia il territorio per nuove idee e produzioni.
Dies irae propone uno sguardo postumo sull’oggi, un’archeologia del presente con cui selezionare e archiviare porzioni d’immaginario collettivo. È un modo per cantare il nostro tempo, ma anche per vederlo scorrere in fast-forward e soffermarsi sulla polvere che sta, sempre e comunque, dietro e dentro l’apparenza delle cose. Dies irae indaga la scomparsa dell’umanità non in termini di catastrofe ma come scavo e dissotterramento di una specie perduta.
Non potrai mai camminare a fianco di un neandertaliano. Non potrai mai nemmeno parlare con un mesopotamico oppure osservare il cielo con un maya. Non vedrai l’arrivo di una delegazione aliena sul maxischermo e non vedrai il sole diventare supernova. In realtà non ti sei visto nascere e non ti vedrai nemmeno morire. Il presente è un tempo storico. Il presente è una convenzione. Il presente è soprattutto un perimetro d’azione. Per colonizzare passato e futuro possiamo immaginare due archeologie opposte: una che dissotterri il passato e una che sotterri il presente in attesa di un dissotterramento futuro. Abbiamo sempre seguito delle tracce e non potremo non lasciarne di nuove. Ognuno viva e canti il suo tempo e poi torni alla polvere. Alleluia.
Maggiori informazioni: www.teatridipistoia.it